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FORO, col primo o stretto.
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FORO, col primo o stretto.
Definiz: Sost. masc. Apertura che ha del rotondo, e non molto larga: lo stesso che Buco, ma è voce alquanto più scelta.
Da forare. –
Esempio: Pallad. Agric. 102: Avere un cotal quasi aguto, che sia o di ferro o d'osso,.. e metterlo tra la corteccia e 'l tronco addentro tre dita.... E indi ritratto fuor questo agutello, incontanente sommettere ivi in quel foro il ramuscello che tu vuogli innestare.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 411: Dico che più non si dee a me esser disdetto l'averle scritte (certe parole), che generalmente si disdica agli uomini, ed alle donne dir tutto dì: foro, e caviglia, e mortaio, e pestello, ec.
Esempio: Frez. Quadrir. 3, 12: Domizïan mostrommi, e poi Nerone, E molti altri tiranni, e nulla staccia Ha tanti fori, quant'han lor persone.
Esempio: Bald. Vers. 87: Indi prendendo La sua zampogna d'ineguali avene,... La mirò d'ogni parte; e perchè forse Temea che qualche picciola festuca Chiuso le avesse i fori, in guisa il fiato Forte le diè, ch'a me parve ec.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 266: Volendo servirci di tale strumento, dobbiamo sospendere il filo da quel piccolo foro, che si vede al principio della squadra de' bombardieri.
Esempio: Bellin. Disc. 2, 90: Tutti i miei arnesi consistevano in un semplice succhielletto di acutissima e forte punta; con esso facevo un foro in quel luogo che a me pareva più proprio, ec.
Esempio: E Bellin. Disc. 2, 94: Lo scommettimento e l'insinuazione del nostro strumento nella materia che egli scommette, e in cui s'insinua, sarà insieme e taglio e foro, ma foro andante e lungo o continuato per lunghezza, e per lunghezza dirittissima, ec.
Esempio: Martin. G. B. Stor. Music. 1, 341: Gli strumenti ebraici costretti ad accordarsi col canto con sì poche loro e corde e canne e fori, come mai poter seguirlo a seconda della tanta numerosità degl'intervalli cromatici ed enarmonici?
Definiz: § I. E nello stesso senso, detto di non grande apertura che apparisca a fior di terra o d'una superficie qualsiasi. –
Esempio: Dant. Inf. 19: Io vidi per le coste e per lo fondo Piena la pietra livida di fori D'un largo tutti, e ciascuno era tondo. Non mi parean meno ampj nè maggiori, ec.
Esempio: E Dant. Inf. 34: Poi uscì fuor per lo foro d'un sasso, E pose me in sull'orlo a sedere.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 496: Di fori; cioè di buchi,... e ciascun era tondo; di quelli buchi; ed aggiugne una comparazione dicendo: Non mi parean; quei fori, meno ampj, nè maggiori Che quei che son.... nella chiesa di San Giovanni di Fiorenza, Fatti per luogo de' battezzatori; ecco che dichiara a che sono fatti quelli tondi che sono nel San Giovanni di Firenze.
Esempio: E But. Comm. Dant. 1, 858: Poi uscì fuor; Virgilio con lui, per lo foro d'un sasso; nel quale era confitto lo Lucifero.
Definiz: § II. E in particolare, detto di piccola apertura pure di forma più o meno tonda, in alcun membro od organo del corpo animale. –
Esempio: Vallisn. Op. 1, 163: Può bene stare lateralmente il foro degli escrementi, sì perchè l'osserviamo così nelle lumache, in moltissimi testacei di terra e di mare e d'acqua dolce, e in altre simili bestioluzze; sì perchè ec.
Esempio: E Vallisn. Op. 1, 164: Il foro dell'ano in alcuni testacei è laterale.
Esempio: Cocch. R. Lez. anat. 99: Un'apertura fra le due auricole del cuore detta il foro ovale, ed un canale che ec.
Esempio: E Cocch. R. Lez. anat. 101: Quell'altra apertura fra le due auricole del cuore, che si chiama il foro ovale, è più angusta sempre del canale arterioso.
Definiz: § III. E per estensione, d'uso più che altro poetico, Ferita o Piaga. –
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. 184: Se io non vedesse nelle sue mani i fori delli chiovi, coi quali esso fu confitto,... io non credo nulla che 'l sia resuscitato.
Esempio: E S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. appr.: E disse a santo Tommaso: Metti qui lo dito tuo, e conosci i fori delle mie mani.
Esempio: Dant. Purg. 5: Li profondi fori, Onde uscì il sangue, in sul qual io sedea, Fatti mi furo in grembo agli Antenori.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 111: Li profondi fori; cioè le profonde ferite.
Esempio: Frez. Quadrir. 2, 18: Sì come fa il leon che prende il toro, Che 'l morde, e per la fretta nol manduca, Ma succia il sangue dove ha fatto il foro.
Definiz: § IV. In più largo senso prendesi per Cavità più o meno ampia o profonda, nel suolo o attraverso al suolo. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 56 t.: Ma l'acque del lago sì entrono sotto terra, e corrono chiuse e per fori privati dentro da la terra.
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. M.: Fa lo segno della croce alla bocca del foro, e incontanente il serpente se ne trae morto.
Esempio: Sacch. Nov. 2, 215: Uno di questi granchj, sì come quelli che mai non trovano luogo, cercando de' fori donde possano uscire e ancora rimbucarsi, uscì ec.
Esempio: Soder. Agric. 102: D'in su la bocca del pozzo si cominci a trivellare nel mezzo del fondo,... ed in questa maniera quel pancone o ghiaia o terreno penetrando lo caverà, e farà per quel foro su l'acqua zampillare a bastanza.
Definiz: § V. Parlandosi di edifizj, prendesi per Apertura, in senso generico, Vano. –
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 2, 5: Fra colonna e colonna compartiti, Distinse i fori il nobile architetto: I mesi intorno a quei stanno scolpiti, ec.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 182: Sopra la detta tavola, in un semicirculo grande quanto il foro della cappella, fece la trasfigurazione del Signore, e gli Apostoli a basso, che furono tenute delle migliori figure che mai facesse.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 11, 118: Il foro o vero vano della porta, riman quadro, ma d'architettura nuova, bizzarra e bellissima.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 29: Io là donde riceve L'alta vostra meschita e l'aura e 'l die, Di notte ascesi, e trapassai per breve Foro, tentando inaccessibil vie.
Esempio: Maff. Anfit. 109: Osservisi la prima medaglia in cui la porta di Nicea si vede pur simile a quella dell'antidette, e con un foro solo.... E per imparare che variamente si costruivano, eccone una in modo non più osservato, cioè a tre fori o sia ingressi.