Lessicografia della Crusca in rete

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LASCIARE
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LASCIARE.
Definiz: E il non torre, o non portar seco, in partendosi, che che si sia. Lat. relinquere.
Esempio: Boccac. Introd. n. 48. Li miei pensieri lasciai dentro alla porta della Città.
Esempio: E Bocc. nov. 15. 35. Lui dentro nell'arca lasciarono racchiuso.
Esempio: E Bocc. nov. 13. 4. E a loro, come legittimi eredi, ogni suo bene, e mobile, e stabile, lasciò [cioè ne gli fece eredi]
Esempio: E Bocc. nov. 1. Mio padre mi lasciò ricco huomo [cioè redai molta roba]
Definiz: ¶ per contrario, di tenere. Lat. dimittere.
Esempio: Boccac. nov. 26. 24. Lasciami, non mi tener più, ec. Tempo hai di lasciarmi, lasciami, io te ne priego.
Definiz: ¶ Per abbandonare. Lat. deserere.
Esempio: Boccac. Introd. n. 39. Sole in tante afflizioni n'hanno lasciate.
Esempio: Petrar. Son. 206. Il mio cuor, che per lei lasciar mi volle.
Esempio: Dan. Par. 5. Non fate, come agnel, che lascia il latte.
Definiz: Onde il proverb. Lasciare in Nasso: che è lasciare uno ne' pericoli, sanza aiuto, e senza consiglio, preso dalla favola d'Arianna, lasciata da Teseo nell'Isola di Nasso.
Definiz: ¶ In vece di permettere. Lat. sinere, permittere.
Esempio: Boccac. nov. 44. 10. Lasciami vedere, come l'usignuolo ha fatto dormir la Caterina?
Esempio: Petr. canz. 39. 2. Del piacer, che felice Nol può mai fare, e respirar nol lassa.
Definiz: ¶ Per tralasciare. Latin. omittere.
Esempio: Dan. Par. 14. Amor mi scuserà di quel ch'io lasso.
Esempio: Boccac. n. 46. 15. Il quale, quantunque turbato il vedesse, non lasciò di dire il parer suo.
Esempio: E Bocc. nov. 2. 12. Che io, per niuna cosa, lascerei di Cristian farmi.
Definiz: ¶ In signific. neutr. pass. riserbarsi, conservarsi, e ritenersi. Lat. sibi reservare.
Esempio: Boccac. nov. 40. 4. Intanto, che ne parente, ne amico lasciato s'avea.
Definiz: Lasciare stare, cessar di fare. Lat. desinere.
Esempio: Boccac. n. 47. 18. Udito il comandamento del Signore lasciò star lei.