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BARBIERE
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BARBIERE.
Definiz: Quegli, che taglia, e rade la barba, e tonda, e tosa i capelli. Lat. tonsor. Gr. κουρεύς.
Esempio: Fav. Esop. Non s'ardivano d'andare a tondersi, e radersi la 'ncanutita barba in piazza, ma facevansi venire il barbiere in casa.
Esempio: Fior. Vir. Ag. M. Promisono una gran quantità d'oro a un barbiere, che lo radeva, ed ei gli dovesse segar la gola, quando lo venisse a radere.
Esempio: Ant. Alam. son. 18. Io porto in dosso un così stran mantello, Che mai barbier v'affilería rasoio.
Esempio: Lasc. Sibill. 4. 4. Gli riusciva più netta, ch'un bacin da barbieri.
Definiz: §. I. Per similit.
Esempio: Bocc. nov. 80. 5. Di quegli vi sono stati, che la mercatanzia, e 'l navilio ec. lasciate v'hanno, sì ha soavemente la barbiera saputo menare il rasoio.
Esempio: E Bocc. num. 6. Avvenne, che una di queste barbiere, che si faceva chiamare Madonna Iancofiore.
Esempio: Cas. lett. 88. Imparerà a far questione colla barbiera, e star senza cavarsi sangue.
Definiz: §. II. Dicesi, Pian barbier, che 'l ranno è caldo, quando vogliam dire, che si faccia a bell'agio, e che si vada bel bello. Lat. cunctanter quaeso.
Definiz: §. III. Rifarsi del barbiere, dicesi delle persone attempate, che si lisciano, e stribbiano per essere più appariscenti.
Esempio: Gell. Sport. 5. 5. Questo dirmi oggi la maggior parte degli uomini, ch'io ho riscontro, buon prò ti faccia, e tu ti rifai del barbiere, mi pare un bel dirmi copertamente, tu hai tolto moglie, e sei vecchio.