Lessicografia della Crusca in rete

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BARBIERE, e BARBIERI
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BARBIERE, e BARBIERI.
Definiz: Da barba. Quegli, che taglia, e rade la barba, e tonda, e tosa i capelli. Lat. tonsor.
Esempio: Fav. Esop. Non s'ardivano d'andare a tondersi, e radersi la 'ncanutíta barba in piazza, ma facevansi venire il barbiere in casa.
Esempio: Fior. Vir. Ag. M. Promisono una gran quantità d'oro a un barbiere, che lo radeva, ed ei gli dovesse segar la gola, quando lo venisse a radere.
Esempio: Ant. Al. Son. 18. Io porto in dosso un così stran mantello, Che mai barbier v'affileria rasóio.
Esempio: Lasc. Sibil. 4. 4. Gli riusciva più netta, ch'un bacin da barbieri.
Esempio: Galat. Va chiama il barbieri: e perchè non il barbadomani?
Definiz: §. Per similit.
Esempio: Boc. Nov. 80. 5. Sì ha soavemente la barbiera saputo menare il rasoio.
Esempio: E Bocc. Nov. 6. Avvenne, che una di queste barbiere, che si faceva chiamare Madonna Iancofiore.
Definiz: §. Dicesi: Pian barbier, che 'l ranno è caldo. Quando vogliam dire: Che si faccia a bell'agio, e che si vada di bello. Lat. cunctanter quaeso.
Definiz: §. Da Barbiere Barbieria, che è La bottega del barbiére.