Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
CANOVAIO e CANOVARO
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CANOVAIO e CANOVARO.
Definiz: Sost. masc. Colui che ha in custodia la canova: e più particolarmente dicesi oggi quel frate che nei monasteri ha un tal ufficio. –
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 329: Il canovaio di quel luogo avea messo nella cella del detto luogo due artefici.
Esempio: Cavalc. Dial. S. Greg. 108: Comandò al canovaro che gli desse quello poco di olio, che gli era rimaso.
Esempio: Lemm. Testam. 79: Alle celle il cellaio, alla canova il canovaio, e alla cucina il cuoco.
Esempio: Sacch. Rim. M. 508: Bere e mangiar fa' dare al canovaio Sì ordinato, che niun tragga guaio.
Esempio: Cecch. Esalt. 1, 4: Eccomi vostro spenditore e cuoco, E canovaio, e ciò che voi volete.
Esempio: Tass. Dial. 1, 385: Strana usanza è certo quella d'alcune case, ne le quali il canovaro o 'l dispensiero se ne porta con le chiavi ogni facoltà ancora di sovvenire a' bisogni de la famiglia.
Esempio: Ner. I. Pres. Samm. 11, 31: Stando intorno a colei che innanzi giva, Come i novizi intorno al canovaro.