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Dizion. 2° Ed. .
LANGUIRE
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pag.461
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LANGUIRE.
Definiz: | Sveníre, mancar di forze, infiebolíre, perdere il vigore, divenire afflitto. Lat. languescere, languere. |
Esempio: | Boccac. Introd. n. 15. Quasi abbandonati, per tutto languiéno. |
Esempio: | E Bocc. canz. 6. Deh dolgati per me del mio languíre.
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Esempio: | G. V. 9. 105. 3. E quei traditori, che gli aveano renduta Santa Maria a Monte, per
sospetto, menò a Lucca in prigione, e, languendo, gli fece morire [cioè con istento.] |
Esempio: | Dan. Par. 16. Quaggiù, dove l'affetto nostro langue. |
Esempio: | E Dan. Inf. c. 29. Ch'era a veder, per quella oscura valle,
languir gli spirti, per diverse biche. |
Esempio: | Petrar. Son. 27. Ma perchè pur languir? Di noi pur fia quel che ordinato è già
[cioè affliggersi.] Lat. se afflictare. |
Esempio: | E Petr. canz. 42. Come fior colto langue. |
Esempio: | E Petr. canz. 29. Che memoria dell'opra anco non langue.
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Esempio: | Lodov. Mart. st. p. sec. Altro non è languir, ch'odiar se stesso, E tor l'alma
di pace, e porla in guerra. |
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