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Dizion. 3° Ed. .
LANGUIRE
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pag.935
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LANGUIRE.
Definiz: | Svenire, mancar di forze, infiebolire, perdere il vigore, divenire afflitto. Latin. languescere, languere, deficere. |
Esempio: | Boc. Introd. n. 15. Quasi abbandonati, per tutto languiéno. |
Esempio: | E Bocc. Canz. 6. Deh dolgati per me del mio languire.
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Esempio: | G. V. 9. 105. 3. E quei traditori, che gli aveano renduta Santa Maria a Monte, per
sospetto, menò a Lucca in prigione, e languendo, gli fece morire [cioè con istento] |
Esempio: | Dan. Par. 16. Quaggiù, dove l'affetto nostro langue. |
Esempio: | E Dan. Inf. 29. Ch'era a veder per quella oscura valle,
Languir gli spirti, per diverse biche. |
Esempio: | Petr. Son. 27. Ma perchè pur languire? Di noi pur fia qualche ordinato è già
(cioè affliggersi. Lat. se afflictare) |
Esempio: | E Petr. Canz. 42. Come fior colto, langue. |
Esempio: | E Petr. Canz. 29. Che memoria dell'opra anco non langue.
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Esempio: | Lodov. Mart. St. p. sec. Altro non è languir, ch'odiar se stesso, E tor l'alma
di pace, e porla in guerra. |
Esempio: | Tass. Gerus. 9. 86. E in atti sì gentil languir tremanti Gli occhi, e cader sul
tergo il collo mira. |
Esempio: | E Tass. Gerus. 19. 20. Già nelle sconce forze il vigor langue,
Sì come fiamma in deboli alimenti. |
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