Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 1° Ed. .
SAPERE
Apri Voce completa

pag.749


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
» SAPERE
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
SAPERE.
Definiz: Avere certa cognizione d'una cosa per via di ragione. Lat. scire.
Esempio: Mor. S. Greg. Sapere è aver sapor delle cose: ora molti hanno saper delle cose eterne, e nientedimeno non le intendono.
Esempio: Dan. Par. 2. Sì che poi sappi sol tener lo guado.
Esempio: E Dan. Par. cant. 11. Dio lo si sa, qual poi mia vita fusi.
Esempio: E Dan. Par. cant. 23. Fatta più grande di se stessa uscío, E che si fesse rimembrar non sape.
Esempio: E Dan. Purg. 2. Poi d'ogni parte ad esso m'apparía Un, non sapea che, bianco.
Esempio: E Dan. Purg. cant. 5. Salsi colui, che 'nnanellata pria, Disposando m'avea con la sua gemma.
Esempio: E Dan. Purg. cant. 31. Salsi colei, che la cagion mi porse.
Esempio: E Dan. Purg. appresso. Non fora men nota La colpa tua da tal giudice sassi.
Esempio: E Dan. Purg. 12. Allor fec'io, come color che vanno Con cosa in capo da lor non saputa.
Esempio: Petr. Son. 217. Ne so che me ne pensi, o che mi dica.
Esempio: E Petr. canz. 38. 5. E gli aspidi incantar sanno in lor note.
Esempio: Bocc. nov. 42. 9. E non sappiendo ella stessa, che cagione a ciò la si movesse, in se stessa prese buono agurio d'aver questo nome udito, e cominciò a sperare, senza saper che.
Esempio: E Bocc. nov. 44. 9. La giovane saputo questo, prestamente vi fece fare un letto.
Esempio: E Bocc. nov. 77. 19. Ma sai che è? portatelo in pace, che quello che stanotte non è potuto essere, sarà un'altra volta.
Esempio: E Bocc. nov. 79. 46. Voi tremavate, come verga, e non sapavate dove voi foste.
Esempio: E Bocc. nov. 39. 11. La mattina seguente fu saputo, per tutta la contrada, come questa cosa era stata.
Definiz: ¶ Per aver sapore.
Esempio: Dan. Par. 17. Tu proverrai, sì come sa di sale Lo pane altrui.
Esempio: Bocc. nov. 10. 9. Che so io, Madonna, se, nell'eleggere degli amanti, voi vi faceste il simigliante? [cioè io non son sicuro, che voi nol faceste]
Esempio: E Bocc. nov. 79. 21. Sie pure infermo se tu sai, che mai di mio mestiere io non ti torrò un denaio [cioè ammala pur quanto tu puoi]
Definiz: Non ne saper ne grado, ne grazia.
Esempio: Liv. M. Non ne seppono ne grado, ne grazia allo 'mperadore [cioè non n' ebbero]
Definiz: Saper buono, cioè parer buono.
Esempio: Fr. Giord. S. Nondimeno sono dell'anima, che gli ama, e vuole, e sannole buoni.
Definiz: Saper reo, parere strano, dispiacere.
Esempio: Nov. ant. 55. 1. Mess. Brancadoria il vide, seppeli reo.
Definiz: ¶ Diciamo. E' non sa fare altro che gridare non saper far altro che gridare, cioè e' non fa mai altro che gridare, alquale è simile, udire altro non sanno non sapere udire altro.
Esempio: Petr. Son. 209. Ne l'orecchie, che udire altro non sanno.
Definiz: Non saper che si fare, non saper che si dire [cioè essere inrisoluto]
Esempio: Bocc. n. 34. 9. Sappiendo che il Re Guiglielmo suo avolo, data avea la sicurtà al Re di Tunisi, non sapeva che farsi.
Definiz: Saper far tanto, cioè di maniera.
Esempio: Bocc. nov. 77. 43. Io seppi tanto fare, che io costassù ti feci salire. Sappi tu ora tanto fare, che tu ne scenda.
Definiz: Sapere a mente, avere impresso nella memoria in maniera, che si possa ridíre.
Esempio: Bocc. nov. 70. 10. Si fu uno, ilqual pareva, che tutti i miei peccati sapesse a mente.
Definiz: ¶ Ben sai Ben sapere vale SI, modo affermativo.
Esempio: Bocc. nov. 65. 8. Ben sai ch'io fo de' peccati, come l'altre persone.
Esempio: Passav. car. 147. Ben sapete voi che sì, da che huomo mai non mi s'appressò.
Esempio: Bocc. nov. 73. 15. Sappi chi sarebbe stato sì stolto, che avesse creduto, che, ec. [cioè chi domin sarebbe stato]