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Dizion. 3° Ed. .
SAPERE
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pag.1436
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SAPERE.
Definiz: | Verbo, che anche si disse SAVERE, e in diversi suoi modi fu usato in varie terminazioni. Aver certa
cognizion d'una cosa per via di ragione, o di esperienza, e si usa non che nella sign. attiva, ma nella neutra, e
nella passiva ancora. Latin. scire, sapere. |
Esempio: | Mor. S. Greg. Sapere è aver sapor delle cose: ora molti hanno saper delle cose
eterne, e nientedimeno non le intendono. |
Esempio: | Coll. Ab. Isac. Non è lungi dal sapere, quelli, che ha incominciato ad intendere
quello, che egli non sa. |
Esempio: | Dant. Par. 2. Sicchè poi sappi sol tener lo guado. |
Esempio: | E Dan. Par. Cant. 11. Dio lo si sa, qual poi mia vita fusi.
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Esempio: | E Dan. Par. Cant. 23. Fatta più grande di se stessa uscío, E
che si fesse rimembrar non sape. |
Esempio: | E Dan. Purg. 2. Poi d'ogni parte ad esso m'apparia, Un non
sapea che, bianco. |
Esempio: | E Dan. Purg. Cant. 5. Salsi colui, che innanellata pria,
Disposando m'avea colla sua gemma. |
Esempio: | E Dan. Purg. Cant. 31. Salsi colei, che la cagion mi porse,
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Esempio: | E Dan. Purg. appresso. Non fora men nota La colpa tua da tal
giudice sassi. |
Esempio: | Boc. Nov. 97. 8. Temo morire, e già non saccio l'ora. |
Esempio: | Petr. Son. 217. Ne so che me ne pensi, o che mi dica. |
Esempio: | E Petr. Canz. 38. 5. E gli aspidi incantar sanno in lor note.
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Esempio: | Bocc. Nov. 42. 9. E non sappiendo, ella stessa, che cagione a ciò la si movesse,
in se stessa prese buono augurio d'aver questo nome udito, e cominciò a sperare, senza saper che. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 77. 19. Ma sai, che è? portatelo in pace, che
quello, che stanotte non è potuto essere, sarà un'altra volta. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 79. 46. Voi tremavate, come verga, e non
sapavate, dove voi vi foste. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 39. 11. La mattina seguente fu saputo, per tutta
la contrada, come questa cosa era stata [Latin. rescire] |
Esempio: | Guitt. Lett. 34. Questo è mio giuoco, e ad altro giuocare non sappo. |
Esempio: | E Guitt. Lett. appresso. Ch'io più non sappo, che tu oggi nol
sappia. |
Esempio: | Franc. Barb. 196. E sacci, che è maggiore Viltà, se nò l'onore.
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Definiz: | §. Sapere: Aver sapore. Lat. sapere. |
Esempio: | Dant. Parad. 17. Tu proverrai, siccome sa di sale Lo pane altrui. |
Definiz: | §. Sapere: Metaf. Latin. sapere, colere, redolere, nel Gr.
ποτόσδεν, disse
Teocrito. |
Esempio: | Salv. Spin. Tant'è, non mi dite a me, che a ogni modo, ella non sappia di come io
debbia chiamarmela. |
Esempio: | Lib. Son. Sì, ch'io so Poggio mio troppo di povero. |
Definiz: | §. Sapere: Avere odore; onde si dice: Saper di muschio, saper di rose, e simili.
Lat. redolere, olere. |
Esempio: | Morg. E sapeva di vin, come un'arlotto. |
Definiz: | §. Saper di mille odori: per modo proverbiale: dicesi di Che che sia, che spiri gran fragranza.
Lat. totam spirat Arabiam. Gr. τὸν
ἀραβίαν
ἀποπνεῖ, vedi Flos. 294. n. 58.
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Definiz: | §. Saper buono, cioe Parer buono. Lat. placere, perplacere.
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Esempio: | Fr. Giord. S. Nondimeno sono dell'anima, che gli ama, e vuole, sannole buoni.
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Esempio: | Sen. Ben. Varch. 1. 5. Così ci fa il migliore dono, e ne sapemo maggior grado.
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Definiz: | §. Saperne male, saper reo, e simili: che vale Parere strano, dispiacere. Latin.
displacere. |
Esempio: | Nov. Ant. 55. 1. Mess. Brancadoria il ride; seppeli reo. |
Definiz: | §. Saper fare: dicesi dell'Usar modi industriosi per arrivare a' suoi fini. Latin.
calliditate uti, callidum esse, astu contendere. |
Esempio: | Sen. Ben. Varch. 2. 28. Colui non è pari a me, ne di meriti, ma ha saputo fare.
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Definiz: | §. Saper far tanto: lo stesso, che Saper far di maniera, in guisa. Modo basso. Latin.
efficere, perficere. |
Esempio: | Boccac. Nov. 77. 43. Io seppi tanto fare, che io costassù ti feci salire; sappi tu
ora tanto fare, che tu ne scenda. |
Definiz: | §. Non saper fare altro, che gridare: cioè Non far mai altro, che gridare, al quale è simile.
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Esempio: | Petr. Son. 209. Ne l'orecchie, che udire altro non sanno [Latin.
nihil aliud velle, aut posse] |
Definiz: | §. Non saper, che si fare, non saper che si dire: cioè Essere inrisoluto. Latin.
incertum amimi animi esse, rei exitum non invenire, quid quis agat nescire.
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Esempio: | Bocc. Nov. 34. 9. Sappiendo, che il Re Guiglielmo suo avolo, data avea la sicurtà
al Re di Tunisi, non sapeva, che farsi. |
Definiz: | §. Saper grado di che che sia: vale Averne obbligazione. Latin. habere
gratiam. Gr. εἰδέναι
χάριν. |
Esempio: | Sen. Ben. Varch. 1. 5. E ne sapemo maggior grado, quanto meno ne saremo stati in
pendente. |
Definiz: | §. Non ne saper grado, che anche si dice Non ne saper ne grado, ne grazia; contrario
dell'altro: il che vale Non si riconoscere obbligato, non aver gratitudine. Latin. gratiam non
habere. |
Esempio: | Liv. M. Non ne seppono ne grado, ne grazia allo 'mperadore. |
Esempio: | Vit. Plut. Che se essi non passarono Gange, non ne sapeva loro ne grado, ne
grazia. |
Esempio: | Fir. Luc. 53. Io ho fatto bene alla fe, ella non me ne sa grado, ne grazia.
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Definiz: | §. Sapere a mente: Avere impresso nella memoria in maniera, che si possa ridire. Latin.
memoria tenere. |
Esempio: | Boc. Nov. 70. 10. Si fu uno, il qual pareva, che tutti i miei peccati sapesse a
mente. |
Definiz: | §. Saper per lo senno a mente che che sia: vale Averne intera scienza, minutissima notizia. Latin.
exploratum: perspectumque habere, probè callere. |
Definiz: | §. Ei sa molto, e io so molto: e vale E' non sa, e io non so. Maniere particolari. |
Esempio: | Fir. Lucid. E' sa molto dov' s'è colui; (potrebbe dirsi così ironicamente in
Latin. ubi sit, aut qui sit bene novit, sat scio) |
Definiz: | §. Che so io? Che sa' tu? ec. Detto nello stesso senso. |
Esempio: | Bocc. Nov. 10. 9. Che so io, madonna, se nell'eleggere degli amanti, voi vi
facesse il simigliante [Latin. quî sciam? nescio] |
Definiz: | §. Se tu sai: soggiunto a modo di confermazione all'antecedente detto v. g. |
Esempio: | Esempio del CompilatoreFa, se tu sai: fate pur, se sapete, ec.
vale lo stesso, che Quanto tu puoi, per quant'è dalla vostra parte, dal canto vostro. Lat.
quantumvis. |
Esempio: | Bocc. Nov. 79. 21. Sie pur infermo, se tu sai, che mai di mio mestiere io non ti
torrò un denaro. |
Definiz: | §. Sapere a' quanti dì è San Biagio: Proverbialmente, in modo basso, e vale Avere delle notizie
ignote al volgo. |
Definiz: | §. Saper dove il diavol tien la coda: Aver esperienza, e notizia, anche delle cose meno note, e non
avvertite comunemente. |
Definiz: | §. Saper vivere: Aver prudenza. |
Definiz: | §. Saper di barca menare: modo basso: Avere astuzie per arrivare a' suo' fini. |
Definiz: | §. Saper di Geometria, Gramatica, e simili: Esser dotto di quelle. |
Definiz: | §. Saper di libro: Esser dotto assolutamente. |
Definiz: | §. Saper buono: Aver caro, approvare. |
Definiz: | §. Saper di buono: Spirar buono odore: e Figurat. Avere in se bontà. |
Definiz: | §. Non saper di buono: Dare indizio di malvagità. |
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