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CONFONDERE
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CONFONDERE.
Definiz: Mescolare insieme senza distinzione, e senza ordine. Si usa nel sentim. att. nel neutr. e nel neutr. pass. Lat. confundere, permiscere. Gr. συγχέειν.
Esempio: Lab. 136. E ciò, ch'è di sopra, e di sotto, universalmente ad un'ora poter confondere, guastare, e tornare a nulla.
Esempio: Dant. Par. 29. Perchè tu veggi pura La verità, che laggiù si confonde.
Definiz: §. I. Per metaf.
Esempio: Dant. Inf. 6. Al tornar della mente, che si chiuse Dinanzi alla pietà de' duo cognati, Che di tristizia tutto mi confuse Nuovi tormenti, e nuovi tormentati Mi veggio intorno.
Esempio: E Dan. Inf. 25. E avvegnachè gli occhi miei confusi Fossero alquanto, e l'animo smagato, Non poter quei fuggirsi tanto chiusi, Ch'io non scorgessi ben Puccio Sciancato.
Esempio: E Dan. Purg. 8. Ben discerneva in lor la testa bionda, Ma nelle facce l'occhio si smarría, Come virtù, ch'a troppo si confonda.
Definiz: §. II. Per Mettere al fondo, Precipitare. Lat. perdere. Gr. ἀποβάλλειν.
Esempio: Din. Comp. 3. 70. Iddio glorioso, il quale i peccatori batte, e gastiga, e in tutto non gli confonde, si mosse a piatà.
Esempio: Sen. Pist. Dio le confonda, che così sono sorprese di lussuria.
Esempio: Guid. G. E così confondeva, e uccideva, e feriva li Greci.
Esempio: Ovid. Pist. Deh, Iddio confondete, e subbissate la nave, ove ella viene.
Definiz: §. III. Per Diradare, Rarefare, Sciogliere.
Esempio: Tes. Br. 2. 37. Ella monta tanto in alto, che 'l calor del sole la confonde.
Definiz: §. IV. Per Convincere altrui con ragioni, Far rimaner confuso. Lat. revincere, confutare.
Esempio: Mor. S. Greg. Poichè dispregiavamo d'ubbidire a quelli, fussimo confusi per gli esempli.
Esempio: Bocc. nov. 6. tit. Confonde un valent'uomo con un bel detto la malvagia ipocrisia de' religiosi.