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1) Dizion. 5° Ed. .
ORATORE.
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ORATORE.
Definiz: Verbal. masc. da Orare. Chi o Che òra, cioè prega.
Lat. orator, che però dagli scrittori classici si usò esclusivamente nel significato retorico. –
Esempio: Dant. Parad. 33: Gli occhi da Dio diletti e venerati, Fissi nell'orator, ne dimostraro Quanto i devoti prieghi le son grati.
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 67: Niuno sia quivi, se non colui che òra e colui ch'è orato; perocchè testimone non aiuta, ma grava lo diritto oratore.
Esempio: Fiorett. S. Franc. 182: L'uomo oratore dee fare come fa il buono cavaliere in battaglia, che avvegnach'egli sia o punto o percosso dal suo inimico, non si parte però subito dalla battaglia.... E così similmente dobbiamo fare noi, cioè non per ogni tentazione partirci dalla orazione.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 57: Oratore m'è detto che è stato assai; ha detto molti paternostri andandosi al letto, e l'Ave Maria almeno, quando sonava nel popul suo (qui per ischerzo in doppio senso).
Esempio: Domin. Gov. Fam. 154: Crescerà nell'amore ed esercizio di tale nobilissima arte, sarà oratore contemplativo, separato da' vizj ec.
Esempio: E Domin. Gov. Fam. 182: Dove sono pochi oratori e molti bestemmiatori, assai peccatori e pochi buoni, diventa (una città) abitazione dello 'nferno e procede di male in peggio.
Definiz: § I. Per Supplicante, Instante. –
Esempio: Cellin. Vit. 513: E non avendo, detto oratore, mai avuto niente, e trovandosi al presente in qualche disastro, acciò possa nutrire la sua famiglia, supplica Vostra Eccellenza Illustrissima si degni ec.
Definiz: § II. Trovasi anche per Adoratore. –
Esempio: Marc. Pol. Mil. B. 29: Trovarono un castello chiamato Galasaca, cioè a dire, in francesco, castello degli oratori del fuoco.
Definiz: § III. Comunemente s'intende per Parlatore con arte in pubblico; e in particolare Chi pronunzia un discorso in assemblea o dinanzi a personaggi ragguardevoli. –
Esempio: Albanz. Petr. Uom. fam. R. 1, 173: Si facea capo del favore di tutti, chiamando già Fabio non indugiatore ma pigro,... e.... in presenza di tutti con chiara voce e con molte parole, a modo di oratore, della infamia del suo capitano cercando gloria a sè.
Esempio: Ar. Orl. fur. 41, 45: Se migliore Non sei dimani in questo campo armato, Che tu mi sia paruto oggi oratore, Mal troverassi Orlando accompagnato.
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 25: La qual (memoria).... non solo all'oratore.... è necessaria, ma anche ad ogni uomo, e quasi in ogni cosa.
Esempio: Borgh. R. Rip. 157: Voi dite vero..., perchè, come buono oratore, solo quelle cose lodate che fanno al proposito vostro.
Esempio: Tass. Lett. 3, 30: Vostra Signoria faccia non solo l'ufficio di medico, ma quel d'oratore; perchè altrimenti indarno avrebbe fatto tanto studio ne le belle lettere.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 19: Pirro aveva appresso un certo Cinea di Tessaglia..., il quale avendo sentito favellar Demostene, solo infra gli eloquenti di quel secolo rinnovellava agli ascoltanti nella memoria, come in un'imagine, l'efficacia e fierezza di sì grande oratore.
Esempio: Dav. Tac. 2, 293: Oratore è colui che sopra ogni cosa proposta può dire vago e adorno, a persuadere atto.
Esempio: Salvin. Annot. Tanc. 548: Da Dione Grisostomo, oratore insieme e critico e filosofo, è assomigliato il sofista.... alla civetta.
Esempio: Fosc. Poes. C. 329: Pur minacciavi: all'imminente danno, Orator del Congresso, or più non guardi? In te la patria o l'eloquenza dorme.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 349: Il che si vede in particolare nella Miloniana, tutta maravigliosa, ma nel fine maravigliosissima, dove l'oratore introduce sè stesso.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 140: Dopo Archimede, l'oratore chiamava a paragone anche Carneade: e lì il lettore era rimasto arrenato.
Esempio: Guast. Scritt. Art. 54: Cresciuto il sapere, si volle il predicatore, come l'oratore antico, sciente di tutte le cose.
Definiz: § IV. E per similit. –
Esempio: Giust. Vers. 288: Dalla manca, oratore Di que' Birri bestiali, Sbucò pien di furore Un Mangialiberali.
Definiz: § V. E per Predicatore; comunemente nella locuzione Oratore sacro.
Definiz: § VI. Si usò per Ambasciatore, Rappresentante ufficiale di un principe o di uno Stato; ed anche semplicemente Messaggero, Nunzio, o Chiunque abbia incarico di parlare o trattare a nome di altri. –
Esempio: S. Antonin. Lett. 189: Essendo stato chiamato e deputato con più altri per oratori al Santo Padre a visitarlo..., sarei stato contento che altri avessi avuto questo onore, il quale a me è tedio.
Esempio: Machiav. Leg. Comm. 2, 382: Benchè Sua Santità avessi deliberato aspettare risposta dal vescovo, voleva mandare a Vinegia avanti procedessi più là; tamen veduto la insolenzia loro, era deliberata convocare gli oratori delle nazioni e farli risentire di questo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 14, 69: Egli (Carlomagno) tra Baroni e Paladini, Principi ed Oratori, al maggior tempio Con molta religione a quei divini Atti intervenne.
Esempio: Bern. Orl. 56, 26: Intanto l'orator con riverenza.... Parlò sì bene e fu lor tanto grato, Ch'al fin concluse quel per ch'era andato.
Esempio: Guicc. Stor. Gh. 1, 236: Continuossi questo ragionamento in Roma molti giorni, facendo instanza apertamente il Pontefice e gli oratori de' re di Spagna e del Duca di Milano e quello del re di Napoli con lo imbasciadore Viniziano, essere necessario ec.
Esempio: E Guicc. Stor. Gh. 3, 96: Al quale (sposalizio) il Re non volle, per l'odio grande che aveva al Re cattolico, che l'Oratore suo vi intervenisse.
Esempio: E Guicc. Op. ined. 3, 101: Per mettere tempo in mezzo e dare parole, licenziati i primi imbasciadori, vi furono mandati nuovi oratori.
Esempio: Bemb. Rim. 151: Dunque vostra mercè, che sempre è molta, Darete a gli oratori omai congedo.
Esempio: Tass. Dial. 1, 254: A pieno da te mi terrei sodisfatto, se tu m'insegnassi quel che fosse l'ambasciatore, e quel che l'ufficio e il fin suo, in quella guisa che queste cose stesse ne l'oratore sono da altri state dimostrate; il qual convenendo nel nome con l'ambasciatore, perchè l'uno e l'altro è detto oratore, è verisimile ch'in altro ancora siano somiglianti.
Esempio: Lipp. Malm. 12, 30: Un oratore intanto de' più bravi A Celidora Malmantile invia.
Esempio: Bentiv. C. Teb. 2, 706: Nè al sacro nome d'orator, nè al sacro Diritto delle genti omai pon mente.
Esempio: Forteguerr. Cap. 217: Non qual gran rege Aver suol per diporto in colle aprico Stanza pur di delizie e di conforto; Ma in sua cittade, ove in gran trono assiso D'incliti regi gli orator riceva.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 10: Dall'elvetiche genti, a cui vi piacque Inviarlo orator, Padri, ritorna Il figlio mio.
Esempio: E Niccol. Poes. 2, 18: Sai che in Vinegia un orator straniero È vicino fatale; e quel di Spagna Il bel giardino agli occhi tuoi funesto Signoreggia col guardo.