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1) Dizion. 5° Ed. .
ASPETTARE.
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ASPETTARE.
Definiz: Att. Attendere persona o cosa, che deve o si crede dover giungere.
Dal lat. aspectare o exspectare. –
Esempio: Dant. Inf. 18: Ahi come facean lor levare le berze Alle prime percosse! e già nessuno Le seconde aspettava, nè le terze.
Esempio: E Dant. Inf. 32: Sappi ch'io fui il Camicion de' Pazzi, Ed aspetto Carlin che mi scagioni.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 30: Alessandro non lo aspettò [Federico], ma se ne fuggì a Guglielmo re di Puglia.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 169: Temendosi.... che i Tedeschi, che si aspettavano al soccorso suo, passassero il paese ec.
Esempio: Tass. Lett. 3, 116: Aspetto di costà qualche scudo, perchè la borsa.... oggi è vuota affatto. Red. Lett. 3, 2: Mio padre e mia madre vi aspettano con ansietà.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 6, 386: Io non vi posso dir altro delle cose sue;... bisogna aspettare il tempo, che è padre della verità.
Esempio: E Machiav. Pros. var. 8, 107: Andò un pezzo serpeggiando per quei chiassi,.... e non trovando uccelli che lo aspettassino, si volse ec.
Esempio: Galil. Op. astronom. 3, 381: Non tanto rigidamente, che io non possa almeno rispondere ad alcuna delle lettere degli amici e padroni,.... che tutte aspettano risposta.
Definiz: § II. Per Attendere, sperando o temendo, alcun fatto o effetto, che può o dee sopravvenire. –
Esempio: Dant. Inf. 31: Ancor ti può nel mondo render fama; Ch'ei vive, e lunga vita ancor aspetta, Se innanzi tempo grazia a sè nol chiama.
Esempio: E Dant. Parad. 20: Quel mormorar dell'aquila.... Fecesi voce quivi, e quindi uscissi Per lo suo becco in forma di parole, Quali aspettava il cuore, ov'io le scrissi.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 157: Giannotto, il quale aspettava direttamente contraria conclusione a questa,.... fu il più contento uomo che giammai fosse.
Definiz: § III. E figuratam. –
Esempio: Borgh. V. Lett. IV, 4, 170: Quel buon uomo che andava dicendo d'aver tre poderi, cioè uno, ch'egli aspettava per eredità,.... e due altri ec.
Definiz: § IV. Costruito col Che. –
Esempio: Cic. Opusc. 450: Esci della città,.... e se tu aspetti che ti sia detto dove, vanne in esilio.
Esempio: Tass. Lett. 2, 554: Io sono stato quasi tutt'oggi a la finestra, aspettando ch'ella venisse a vedermi.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 95: Tra i buoni figliuoli e i cattivi la differenza si riduce a questo, che i buoni aspettano che il padre muoia, i cattivi lo desiderano.
Definiz: § V. Per Ripromettersi, Sperare; usato più comunemente colle particelle pronominali. –
Esempio: Guicc. Stor. 1, 131: Come da un giudice incapace e imperito non si possono aspettare sentenze rette, così da un popolo, che è pieno di confusione e d'ignoranza, non si può aspettare.... deliberazione prudente o ragionevole.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 30: Ma certo, fratel mio, questo non m'aspettavo da voi.
Esempio: Grazz. Pros. 2: Cominciarono.... a trarre confusamente ai giovani, i quali, quanto meno se lo aspettavano, tanto più parve loro il caso strano e meraviglioso.
Esempio: Maff. Veron. illustr. 1, 81: Intendean eglino [i Romani] come dagli uomini adulatori e vili e pronti alla servitù nè si può aspettar valore, nè fede.
Definiz: § VI. E colla preposizione. Di, seguendo un infinito. –
Esempio: Tass. Gerus. 19, 70: L'anima mia puote scemar la pena, Che d'esser vendicata in breve aspetta.
Definiz: § VII. Aspettare di fare checchessia, vale ellitticamente Aspettare il tempo, il luogo, l'opportunità di farlo. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 37: E pervenendo al fiume del Nilo con alquanti pani che avea portati con seco, aspettava di poter passare.
Definiz: § VIII. E colla voce espressa. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 4: Celatamente Amor l'arco riprese, Com'uom che a nuocer luogo e tempo aspetta.
Esempio: Varch. Sen. Benef. 259: In questo certo pecchi tu grandemente; chè tu non aspetti il tempo.
Definiz: § IX. In forma di Neutr. Indugiare, Trattenersi. –
Esempio: Dant. Inf. 16: Volse il viso ver me, e, ora aspetta, Disse; a costor si vuole esser cortese.
Esempio: E Dant. Inf. 22: Io vidi, ed anche il cuor mi s'accapriccia, Uno aspettar così, com'egli incontra, Che una rana rimane, e l'altra spiccia.
Definiz: § X. E figuratam. –
Esempio: Borgh. R. Rip. 117: I quali modelli sono molto a proposito,.... perciocchè la cera sempre aspetta e ad ogni ora si può rimuovere quello che non piace.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 384: S'ella si contenta, per oggi tirerò avanti io medesimo, giacchè l'intonaco non può più aspettare.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 29: Ma, diss'io, miei signor, la cena aspetta.
Definiz: § XI. Per Stare in aspettativa. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 124: Io son dell'aspettar omai sì vinto,.... Ch'i' aggio in odio la speme.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 113: Sembiante faccendo di cercarne, alquanto gli tenne in aspettare.
Esempio: Alam. L. Colt. 2, 135: Che 'l soverchio aspettar soverchio offende.
Esempio: Tass. Lett. 2, 298: È più di male ne l'aspettare che nel patire, come scrive Euripide.
Esempio: E Tass. Lett. 2, 305: L'aspettare incresce più a coloro che son in maggior afflizione.
Definiz: § XII. In forza di Neutr. pass. aspettarsi Trattenersi, Indugiare. –
Esempio: Bocc. Decam. 6, 61: Aspettati, che io ti mostrerò che elle n'hanno due.
Esempio: E Bocc. Decam. 7, 118: Una notte di verno il fa stare sopra la neve ad aspettarsi.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 51: Vogliamcene noi andare ancora? deh, aspettati un poco.
Definiz: § XIII. Aspettarsi ad alcuno, trovasi usato ellitticamente per Serbarsi ad esso, ripromettendosi di conseguirne checchessia. –
Esempio: Dant. Purg. 18: Quanto ragion qui vede, Dir ti poss'io; da indi in là t'aspetta Pure a Beatrice, ch'è opra di fede.
Esempio: E Dant. Parad. 17: Le sue magnificenze conosciute Saranno ancora sì, che i suoi nemici Non ne potran tener le lingue mute: A lui t'aspetta, ed a' suoi beneficj.
Definiz: § XIV. Aspettare a gloria, ed anche a braccia aperte, vale Attendere checchessia con gran desiderio. –
Esempio: Salv. Granch. 1, 2: Però per non lasciare Che se ne fugga questa occasïone, Che già più giorni s'è aspettata a gloria.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 8: L'altro l'aspetta a gloria, e in su la porta, Per veder s'egli arriva, ognor s'affaccia.
Esempio: Not. Malm. 543: L'aspetta a gloria, l'aspetta con gran desiderio, con pazienza estrema. Si dice anche Aspettare a bocca aperta.
Definiz: § XV. Non aspettar le due, vale Non frapporre indugio in far checchessia, Fare alcuna cosa alla prima. –
Esempio: Bern. Orl. 39, 4: Non aspettan le due, che sono arresi.
Definiz: § XVI. Qui t'aspettava, dicesi ad alcuno, per significare d'averlo colto in fallo o in frode, dapprima sospettata o prevista. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 27, 275: Disse Turpin: tu menti per la gola, Ribaldo; appunto qui t'aspettav'io.
Definiz: § XVII. Aspetta, aspetta, dicesi ad alcuno che ha mal fatto, per modo di minaccia.
Definiz: § XVIII. Aspettare il corvo. –
V. Corvo.
Definiz: § XIX. Aspettar la palla al balzo. –
V. Palla.
Definiz: § XX. Aspettare il porco alla quercia. –
V. Porco.
Definiz: § XXI. Aspettare lo zoppo. –
V. Zoppo.
Definiz: § XXII. Chi la fa, l'aspetti; vale in proverbio: Chi fa male altrui, aspetti di ricevere altrettanto. –
Esempio: Giambull. B. Ciriff. Calv. 3, 480: E finalmente chi la fa, l'aspetti.
Esempio: Bellinc. Rim. 43 t.: Sai che si dice: chi la fa, l'aspetti.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 38: Onde fece apparir sempre più vero il proverbio, che dice: Chi la fa, l'aspetti.