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Dizion. 2° Ed. .
ARRIVARE
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pag.77
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ARRIVARE.
Definiz: | Condurre, e accostare alla ríva. Lat. ad ripam admovere. |
Esempio: | Dan. Inf. 17. E quella falsa immagine di froda, Sen venne, e arrivò la testa, e 'l
busto, Ma in su la riva non trasse la coda. |
Definiz: | ¶ In signifi. neut. giugnere, finíre il cammino, pervenire à luogo, condursi. Lat. pervenire. |
Esempio: | Bocc. n. 8. 3. Arrivò a Genova un valente huomo di Corte, costumato, e ben
parlante. |
Esempio: | Dan. Inf. c. 13. Dico, che arrivammo ad una landa. |
Esempio: | E Dan. Inf. di sotto. Non era ancor di là Nesso arrivato.
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Esempio: | E Dan. Inf. can. 24. Perch'io. Maestro, fa che tu arrivi
Dall'altro cinghio, e dismontiam lo muro. |
Esempio: | Pet. So. 73. Da se stessa fuggendo arriva in parte, Che fa vendetta. |
Esempio: | E Petr. So. n. 211. Vedrà s'arriva a tempo ogni virtute.
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Esempio: | Boc. n. 12. 5. Ne mi parrebbe il dì ben potere andare, ne la notte vegnente bene
arrivare. [cioè ben capitare] |
Definiz: | Diciamo Arrivare uno, raggiugnerlo, in camminando. L. aliquem
assequi. |
Definiz: | ¶ Arrivare una cosa, pigliarla, essendoci alquanto lontana, onde ci convegna allungare il braccio.
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Definiz: | ¶ Arrivare a una cosa: esser tanto grande, ch'ella s'aggiunga, e possa pigliarsi. Lat.
ad aliquid pertingere. |
Definiz: | E ARRIVO l'arrivare. |
Esempio: | Granch. Salv. Tosto avrete lettere dell'arrivo di Fortunio. |
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