Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
LANCIARE.
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LANCIARE.
Definiz: Att. Tirare, Scagliare, e propriamente con mano, lancia, o checchessia, a modo di lancia; anche assolutam.
Dal basso lat. lanceare, lanciare. –
Esempio: Vill. G. 736: Lanciata gli fu una corta lancia manesca.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 2, 97: Un mortifero folgore in man prende (Giove),... Lancia, e tonando impetuoso scende L'ardente stral che ec.
Esempio: Car. Eneid. 2, 889: In questa, acceso Il debil vecchio (Priamo) alzò l'asta e lanciolla Sì, che ec.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 95: Mentre egli dubbio stassi, Argante lancia Il pomo e l'else alla nemica guancia.
Esempio: E Tass. Gerus. 11, 31: E gli altri ordigni orribili di Marte. Onde in guisa di fulmini si lancia Ver le merlate cime or sasso or lancia.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 342: I loro esercizj d'armi erano maneggiare lo spadone, lanciare il dardo, e tirare a segno con l'arco.
Esempio: Pindem. Poes. 865: Che diletto esser può.... Lanciar di palo, o trar di fromba e d'arco, Ed altri giuochi esercitar di guerra Là, 've di guerra il cor più non ci parla?
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Pindem. Poes. 290: Non il fanciul che la dipinta palla Lancia e rilancia solitario in alto, Ma quello imita che ec.
Definiz: § II. In locuz. figur. –
Esempio: Tass. Lett. 1, 226: Lo scrittore è, o sarà, l'Ariosto; al qual credo però, anzi son sicuro, che da altri saranno somministrate l'armi ch'egli mi lancerà contra.
Definiz: § III. E figuratam. –
Esempio: Dav. Tac. 1, 251: Gli versava tesori, gli lanciava onori (lat. largiri opes, honores).
Esempio: Pindem. Odiss. 1, 88: Quelle Son d'Ulisse le mani, i piè son quelli, E il lanciar degli sguardi, e il capo, e il crine.
Esempio: E Pindem. Odiss. Poes. 1, 311: Di lanciarle due motti ardire io presi.
Esempio: E Pindem. Odiss. 1, 482: Da i Tre lanciata venne, e senza Timor d'inganno, la mortal sentenza.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 21: In me lanciava una parola acerba Che fu gioia ai nemici.
Definiz: § IV. E per Spingere con violenza, Gettare lungi da sè. –
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 146: Urtando finalmente il carretto in un gran petrone,... fu da la foga lanciato in mare che giaceva a piè dello scoglio.
Esempio: Parin. Poes. 79: Il piede Villan del servo con l'eburneo dente Segnò di lieve nota; ed egli audace Con sacrilego piè lanciolla.
Esempio: Pap. L. Coment. 6, 43: Scoppiò la mina e.... tutta quella folla fu lanciata in aria con un fracasso spaventevole.
Definiz: § V. E per Gettare, Spingere, a un dato punto o termine, per lo più per forza di ordigni. –
Esempio: Tass. Gerus. 18, 44: Lancia (la torre) dal mezzo un ponte e spesso il pone Su l'opposta muraglia a prima giunta.
Esempio: E Tass. Gerus. 71: Tenta ogni torre omai lanciare il ponte: Cozza il monton con la ferrata fronte.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 31, 2, 56: Quindi lanciavano un ponte ingangherato alla torre, il qual cadendo, co' grandi unghioni di ferro ond'era armato, ghermiva, la sommità de' merli.
Definiz: § VI. E riferito a naviglio, vale Mettere, Calare, in mare; anche in locuz. figur. –
Esempio: Capp. Econ. 386: Oggi noi pure abbiamo lanciato nell'alto mare delle speculazioni il nostro debole navicello.
Definiz: § VII. Si usò per Colpire, o Ferire, di lancia. –
Esempio: S. Bern. Serm. 110: Quando egli ripensa el Signore.... essere stato preso, lanciato, legato, crucifisso, ec.
Esempio: Liv. Dec. 1, 401: Lasceretevi voi qui lanciare e sattare a' nemici senza difesa e senza vendetta?
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 116: Poichè furono tanto approssimati, che si poteano saettare e lanciare, corsono l'uno contra l'altro.
Esempio: Medit. Alb. Cr. 52: Vedranno colui, il quale eglino lanciarono e confissero.
Esempio: Libr. Pred. 66: Fu preso e legato..., maladetto e condannato, crocifisso e lasciato.
Esempio: Stor. Vend. Crist. 2: Cristo fue battuto molto duramente ad una colonna.... e fue morto, e chiavellato nella croce, e fedito e lanciato.
Esempio: Bianc. Laud. 104: Ma pur si rimaneva Confitto in su quel legno El corpo del benigno El qual poi fu lanciato.
Definiz: § VIII. E figuratam., si usò per Affliggere, Tormentare, Travagliare, e simili. –
Esempio: S. Bern. Cosc. 47: Ma che dirò io delle membra vili e meno onorate, se elle presumeranno di ribellarsi? Certo sieno lapidate e lanciate colle riprensioni.
Esempio: Dant. Purg. 7: Sanno la vita sua viziata e lorda, E quindi viene il duol che sì li lancia.
Esempio: Arrighett. Avvers. Fort. volg. 50: L'ira ismania, e con innumerabili saette mi lancia il cuore.
Definiz: § IX. Lanciare, dicesi comunemente, nel linguaggio dei Ragionieri, per Segnare, in un registro di varie partite, con una linea trasversale, quelle che sono state riscontrate o rivedute. Ed usasi anche per Contrassegnare con una linea pur trasversale le partite saldate.
Definiz: § X. Neutr. pass. lanciarsi Gettarsi con impeto, Slanciarsi, verso chicchessia o checchessia, ed anche Scagliarsi, Avventarsi, contro alcuno. –
Esempio: Liv. Dec. 1, 51: Alquanti gittavano vituperevolmente l'arme e si lanciavano nel fiume.
Esempio: Dant. Inf. 25: Com'i' tenea levate in lor le ciglia, Ed un serpente con sei piè si lancia Dinanzi all'uno, e tutto a lui s'appiglia.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 19: E dove aspetta il suo Baiardo, passa, E sopra vi si lancia e via galoppa.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 37, 96: E da rive e da grotte si lanciaro, Parendo lor così d'esser più sciolti.
Esempio: Varch. Stor. 2, 348: No, rispose il Ferruccio, e abbassando il capo, si lanciò in un folto stuolo, che veniva per offendergli.
Esempio: Car. Eneid. 5, 349: Qual vento o strale, Lanciossi a terra, e si scagliò nel porto.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 139: In un medesmo punto L'un verso l'altro per ferir si lancia.
Esempio: Chiment. Cical. III, 1, 90: L'indiscreto Plutone,... lanciandosele alla vita, seco per forza la portò.
Esempio: Maff. Anfit. 221: Unita alle reti era una serie di punte molto lunghe,... con che s'impediva alle bestie il lanciarsi.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 296: Un cane.... adocchiò le pantofole, e dal terrazzo del padrone lanciassi colà dov'erano.
Esempio: Mont. Iliad. 21, 692: Fuor delle soglie allor lanciossi Apollo In soccorso de' Troi.
Esempio: Giust. Vers. 232: Si lancia ove ricorre angusta ed alta Cinque braccia da terra una finestra.
Definiz: § XI. Figuratam. –
Esempio: Cavalcant. Rim. 5: Allor si parte ogni vertù da' miei (occhi); Il cor si ferma per veduto segno, Dove si lancia crudeltà d'amore.
Definiz: § XII. E per Far lanci, Saltare, e simili; detto di bestia spaventata. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 151: Si comincia a lanciare (il cavallo) ed a percuotere Agnolo or qua or là negli arcioni.
Definiz: § XIII. Neutr. Scagliar la lancia, Tirar di lancia, di giavellotto, e simili. –
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 346: Le pose lo padre in mano uno lanciotto, ed al collo le pose l'arco e le saette, ed insegnavale lanciare e saettare.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 127: Si diede a ben cavalcare, lanciare a prova con gli altri suoi iguali, a correre.
Esempio: Lanc. Comp. Eneid. 179: D'uno miracolo che avenne sopra colui che lanciò al cavallo.
Esempio: Vill. M. 1, 127: Lo re in prima lanciò, e fedì in prima lo re Vermiglio.
Esempio: Car. Eneid. 12, 945: Altri assalir le porte.... Altri lanciando Oppugnar la muraglia.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. I, 55: Niuno ardì d'aspettarlo o di venir seco alle mani, ma da lontano lanciando e saettando l'uccisero.
Definiz: § XIV. Arme da lanciare, dicesi Quella che si scaglia con mano, come dardo, giavellotto, e simili. –
Esempio: Serdon. Stor. Ind. volg. 149: Mentre che quivi combattè dall'una e dall'altra parte con artiglierie e con arme da lanciare, egli intanto dimostrò ec.
Esempio: E Serdon. Stor. Ind. volg. appr.: Fino a che si combattè di lontano con arme da lanciare, la battaglia passò del pari.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 85: Gl'Indiani s'andavano ritirando con diligenza; ma però sempre mostrando il viso, e non lasciando di combattere da lontano con l'armi da lanciare.
Definiz: § XV. Lanciar cantoni, o campanili, in aria. –
V. Campanile, § VII, e Cantone, § XII.