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Dizion. 3° Ed. .
CONFESSARE
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CONFESSARE.
Definiz: | Affermare, concedere. Lat. fateri. |
Esempio: | Dan. Par. 3. Ed io per confessar corretto, e certo. |
Esempio: | Boc. Nov. 19. 13. Che tu medesimo confesserai esser vero. |
Esempio: | E Bocc. Nov. 23. 10. Maisì, ch'io le conosco; e confessovi,
ch'io feci male. |
Esempio: | Amet. 65. Certo io non so, se egli ardeva, ma gli occhi in ciò confessavano quello,
che il sentimento negava. |
Esempio: | Cron. Mor. A domandare, risquotere, esigere, confessare, e finire ogni quantità di
danari [qui far quietanza] |
Esempio: | Dant. Par. 17. E come volle Beatrice, fu la mia voglia confessa [cioè
palesata, e manifestata] |
Definiz: | §. Stare a udire i peccati altrui, per assolvernelo: uficio proprio de' Sacerdoti. L. confitentem audire. |
Esempio: | Boc. Nov. 1. 18. Il santo Frate, che confessato l'aveva. |
Esempio: | Dant. Inf. 10. Io stava, come il Frate, che confessa Lo perfido assassin.
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Definiz: | §. In signif. neutr. pass. Dire al Sacerdote i suo' falli, perchè te ne dia l'assoluzione. Latin.
peccata confiteri. |
Esempio: | Boc. Nov. 65. 8. Ella voleva andar la mattina della Pasqua alla Chiesa, e
confessarsi, e comunicarsi. |
Esempio: | E Bocc. num. 9. Quivi andasse la mattina per tempo, e
confessassesi. |
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