Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
CONFESSARE
Apri Voce completa

pag.380


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
CONFESSARE.
Definiz: Affermare, concedere. Lat. fateri.
Esempio: Dan. Par. 3. Ed io per confessar corretto, e certo.
Esempio: Boc. Nov. 19. 13. Che tu medesimo confesserai esser vero.
Esempio: E Bocc. Nov. 23. 10. Maisì, ch'io le conosco; e confessovi, ch'io feci male.
Esempio: Amet. 65. Certo io non so, se egli ardeva, ma gli occhi in ciò confessavano quello, che il sentimento negava.
Esempio: Cron. Mor. A domandare, risquotere, esigere, confessare, e finire ogni quantità di danari [qui far quietanza]
Esempio: Dant. Par. 17. E come volle Beatrice, fu la mia voglia confessa [cioè palesata, e manifestata]
Definiz: §. Stare a udire i peccati altrui, per assolvernelo: uficio proprio de' Sacerdoti. L. confitentem audire.
Esempio: Boc. Nov. 1. 18. Il santo Frate, che confessato l'aveva.
Esempio: Dant. Inf. 10. Io stava, come il Frate, che confessa Lo perfido assassin.
Definiz: §. In signif. neutr. pass. Dire al Sacerdote i suo' falli, perchè te ne dia l'assoluzione. Latin. peccata confiteri.
Esempio: Boc. Nov. 65. 8. Ella voleva andar la mattina della Pasqua alla Chiesa, e confessarsi, e comunicarsi.
Esempio: E Bocc. num. 9. Quivi andasse la mattina per tempo, e confessassesi.