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1) Dizion. 5° Ed. .
CONFESSARE.
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CONFESSARE.
Definiz: Att. , che usasi anche assolutam. Dire una cosa tale quale è in fatto, Dirne il vero, Manifestare, Palesare, sia spontaneamente, sia costretto: e propriamente riferiscesi ad azioni comecchessia riprovevoli, delle quali alcuno è chiamato a render conto o in giudizio o altrimenti. In costrutto, usasi con la cong. Che, o con l'Infinito.
Provenz. confessar, cofessar; spagn. confesar; francese confesser: forme derivate, del pari che l'italiana, dal partic. lat. confessus. –
Esempio: Dant. Purg. 31: Se tacessi o se negassi Ciò che confessi, non fôra men nota La colpa tua: da tal giudice sassi.
Esempio: Comp. Din. Cron. 18: Uno di loro.... il fe' un'altra volta tirar su: il perchè confessò avere ricevuta una testimonianza falsa per messer Niccola Acciaiuoli.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 78: Il secondo modo che si confessa il peccato, si è in giudicio, quando la persona accusata d'alcuno escesso... è presentata dinanzi a legittimo giudice; e da lui domandata ed esaminata, dee confessare la verità, non ostante la paura di qualunque pena o danno.
Esempio: Nard. Stor. 1, 7: Non potendo negare, vedendosi convinto, confessò liberamente essere stato richiesto dagli ammoniti del suo favore.
Esempio: Borgh. S. Tertull. 3: Sorpresi [i malvagj] tremano, accusati negano, e tormentati non sempre confessano con facilità.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 19: Dite il ver, confessate a dirittura, Perchè di bocca vi saprò cavare La verità.
Definiz: § I. Talvolta vale semplicemente Dichiarare d'aver fatto o saputo checchessia. –
Esempio: Vill. G. 333: O colpa o non colpa, per martoro li fece confessare che doveano tradire la terra, e dare certe porte a' Bianchi e Ghibellini.
Esempio: Bocc. Decam. 4, 110: Il Duca, che molto la Maddalena amava, focosamente alla casa corso, Ughetto prese e la sua donna, e loro, che di queste cose niente ancor sapeano, cioè della partita di Folco e della Ninetta, costrinse a confessar sè insieme con Folco esser della morte della Maddalena colpevoli.
Esempio: Pitt. B. Cron. 71: Mi disse ch'egli era stato tormentato di molta colla; e che in fine gli fu insegnato dire quello che voleano che dicesse, e ch'egli lo disse, e dipoi di sua mano lo scrisse per paura di non esser più tormentato; e che dipoi.... fu letto quello che avea confessato e scritto,... narrando assai de' capitoli veri, e oltre a quelli uno non vero; ciò fu che ec.
Definiz: § II. In senso particolare, Esporre al sacerdote, nel sacramento della Penitenza, i proprj peccati. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 78: Il quarto modo che 'l peccato si confessa,... è quando il peccatore, ricognoscendo il suo peccato, si sottomette al ministro della Chiesa, cioè al prete, il quale ha a dispensare il sacramento della penitenza.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 143: Narrando quello che ser Ciappelletto per lo suo maggior peccato piangendo gli avea confessato.
Esempio: S. Bern. Cosc. 143: Io confesso che io sono stato negligente a ripensare li miei peccati, e però n'ho dimenticati molti. E quelli, che io ho conosciuti, non gli ho confessati tutti per la loro moltitudine. E quelli che io ho confessati, non gli ho confessati puramente per la loro bruttura, ovvero che al postutto gli ho celati. Ma quelli, che io ho bene o male confessati, non gli ho pianti ec.
Esempio: Fr. Cherub. Vit. matr. 131: Guadagnare alcuna anima per la illuminazione e dottrina che riceverà sapendo confessare e' suoi peccati.
Esempio: Petr. Vit. volg. 59 t.: In questo tempo fiorì beato Egidio abate, al quale Carlo Magno confessò tutti e' suoi peccati.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 227: E poi 'l condusse in chiesa, e volle Ch'e' confessassi in pubblico e' peccati.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 2, 310: Nè ancora è necessario confessar tutti i peccati mortali, come gli occulti, e quelli che ec.
Esempio: Segner. Op. 4, 624: Cristo nostro Signore non ha obbligati i fedeli a confessare tutti i peccati commessi, ma a confessare solo quei che verranno loro a memoria.
Definiz: § III. Ed anche Riconoscere i proprj peccati nella sua coscienza e dichiararsene reo dinanzi a Dio. –
Esempio: S. Bern. Cosc. 4: Non può essere niuno giustificato dal peccato, se in prima non confessa il peccato suo: perocchè allora comincia ciascuno ad essere giusto, quando è accusatore di sè medesimo.
Definiz: § IV. E altresì Manifestare, Palesare, riferito semplicemente a cosa segreta, nascosta, anche non riprovevole. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 102: E non confessava ad alcuno ch'io avessi speranza; e nell'animo dava favore a' miei desiderj.
Esempio: E Simint. Ovid. Metam. 2, 107: Poi ch'io l'ebbi veduta (Cefalo, Procri), mi maravigliai, e buonamente ch'io ebbi lasciate le pensate tentazioni per la sua fede; e a pena mi potea rattenere ch'io non le confessassi il vero, e ch'io non la baciassi come si convenia.
Esempio: Tass. Lett. 1, 220: Il qual [magnano] mi confessò d'essere stato in Corte ad aprir una camera, de la quale diceva il conduttore d'aver perduta la chiave.
Esempio: Leopard. Pros. 2, 59: Ed ora confesso a te quello che avrei voluto tener segreto, e che non confesserei ad altri per cosa alcuna del mondo; dico che quel che tu immagini della mia intenzione, è la verità.
Definiz: § V. E poeticam. in locuz. figur. –
Esempio: Mascher. Inv. Lesb. 269: A le dimande sue (della Fisica) confessa il peso Il molle cedente aere.
Definiz: § VI. Pure per Manifestare, Palesare, Scoprire; riferito ad animo, volontà, intenzione, e simili. –
Esempio: Dant. Parad. 17: Come volle Beatrice, fu la mia voglia confessa.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 498: Fu la mia vollia, cioè la voluntà di me Dante; confessa, cioè confessata e manifestata a messer Cacciaguida.
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 113: Violentato dall'atrocità del martirio, confessi prima del suo incenerimento il suo interno, e con la propria dichiarazione, metta in chiaro qual sentimento sia il suo.
Definiz: § VII. E riferito alla persona stessa che confessa, con l'apposizione di qualche aggiunto, vale Manifestare, Dichiarare, tale quale l'aggiunto stesso significa o accenna: nel qual senso usasi più comunemente in forma di Neutr. pass. confessarsi
Esempio: Dant. Parad. 3: Ed io, per confessar corretto e certo Me stesso, tanto quanto si convenne Levai lo capo a profferir più erto.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 78: Ed io, cioè Dante; per confessar corretto, della falsa oppinione del denso e raro; e certo, della vera oppinione detta da Beatrice de la cagione del turbo de la Luna; Me stesso, cioè Dante; Levai il capo ec.
Definiz: § VIII. In senso figurato, vale Dimostrare, Dare a divedere, parlandosi di segni, atti od altro di esteriore, appartenenti a persona o ad un essere ideale personificato. –
Esempio: Bocc. Amet. 64 t.: Io non so se egli ardeva; ma gli occhi in ciò confessavano quello che il sentimento negava.
Esempio: Varch. Boez. 63: Egli è alcuna volta che quella fallace ed ingannatrice si porta bene con gli uomini e fa loro benefizio; e questo è quando ella si palesa e squopre la faccia, e confessa i costumi suoi.
Esempio: Pindem. Poes. 74: Nè tranquillo vive il Giovinetto, e confessar le fiamme Benchè non voglia, io ti so dir ch'egli arde.
Definiz: § IX. Trovasi pure figuratam., per Dimostrare, Provare, detto di segni, qualità, accidenti e simili, e parlandosi di cose. –
Esempio: Pallad. Agric. 6: Queste cose approvano la bontà dell'aere, e le contrarie a queste confessano il contrario.
Definiz: § X. Vale anche Dichiarare, Attestare, a conferma di checchessia. –
Esempio: Dant. Purg. 3: Sanza vostra dimanda io vi confesso, Che questi è corpo uman.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 335: La qual cosa (un miracolo) don Piero, vescovo d'Alba, sì confessò avere udito dalla bocca del predetto Papa.
Esempio: Domin. Tratt. Car. 18: Tali secreti ed alti sermoni senza carità ebbe Giuda, il quale con li altri per bocca di Pietro confessò a Cristo: tu Cristo se' figliolo di Dio.
Esempio: Ar. Orl. fur. 34, 86: L'ampolla in ch'era [il suo senno] al naso sol si messe [Astolfo]; E par che quello al luogo suo ne gisse, E che Turpin da indi in qua confesse, Ch'Astolfo lungo tempo saggio visse.
Definiz: § XI. Si usò per semplicemente Dire, Affermare, Asserire. –
Esempio: Dant. Inf. 24: Così per li gran savj si confessa, Che la Fenice muore e poi rinasce.
Esempio: S. Greg. Omel. 1, 156: Sogliono ancora confessar i matematici, che chiunque nasce nel segno ec.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 1, 260: Si confessa ad una voce per tutti, che essendo fanciulletto si mostrò.... desideroso d'impiegarsi nelle civili azioni.
Definiz: § XII. Usasi comunemente per Dire, Dichiarare liberamente, aprendo intero l'animo proprio, ancorachè ciò sia per dispiacere ad altri od anche a noi medesimi. –
Esempio: Ricc. L. Teofr. Caratt. 3, 217: Confessiamo di non restar punto appagati di questa sua interpetrazione; dalla quale trovandoci quasi costretti a recedere, diciamo che ec.
Esempio: Pindem. Poes. 170: Mira [il poeta], è ver, nella lode un bene incerto, Periglioso, fatal:... E pur lode sì infausta amar confessa.
Definiz: § XIII. Vale anche Riconoscere con aperta dichiarazione, Conceder come vero; ed anche semplicemente Ammettere come tale. –
Esempio: Dant. Rim. 197: Nè voglion, che vil uom gentil divegna Nè di vil padre scenda Nazion, che per gentil giammai s'intenda: Quest'è da lor confesso; Onde la lor ragion par che s'offenda, In tanto quanto assegna Che tempo a gentilezza si convegna.
Esempio: E Dant. Conv. 297: Per altro modo può l'uomo disdire, non offendendo alla verità, quando quello che non è non si confessa; e questo è propio negare: siccome disdire l'uomo, sè essere del tutto mortale, è negare, propiamente parlando.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 278: Tu medesimo confesserai esser vero, sì veramente che tu mi prometterai ec.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 87: Maisì, ch'io le (la borsa e la cintura) conosco; e confessovi che io feci male.
Esempio: Senec. Pist. 259: Io m'accordo bene con Possidonio infin qui; ma io non gli confesso che filosofia trovasse le cose comuni, ch'usa l'umana vita.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 2, 108: E confessava d'avere peccato, e di potere essere caduto in simigliante colpa, se mi fosson stati dati tanti doni, quanti a lei ne furono impromessi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 36: Vo' che di tua bocca anco tu 'l dica; E del mio ben veduta la radice, Che confessi me solo esser felice.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 45, 109: Chè prosuposto (che nè ancor confesso Nè vo' creder ancor), ch'abbia costei Scioccamente a Ruggier così promesso,... e Ruggiero abbia a lei, Quando e dove fu questo?
Esempio: Firenz. Pros. 1, 51: E non mi mancarebbe l'esempio di molte venerande vedove, le quali rimaste con carico de' figliuoli, ma con poche facultà e con gran debiti, hanno fatto in modo ch'egli è stato necessario confessare che la morte de' lor mariti è stata la salute della casa loro.
Esempio: Nard. Stor. 1, 7: Confessava bene ingenuamente aver fallito a non revelare cotali cose a' Signori.
Esempio: Salv. Infarin. sec. 159: Pareva.... che non fosse necessario di provar cosa per sè chiarissima, e che l'autore istesso avea confessato in cento luoghi del suo poema.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 185: Ghiotto son io, i' tel confesso, ma Per questo non son io ladro nè tristo.
Esempio: Dat. Vegl. 3, 98: Confesso, che con questa seconda maniera di speculare s'arriva a vedere di belle cose.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 69: Voi sarete astretti bensì a confessare ch'ell'è vera, ma della medesima non concepirete altro che il nome.
Esempio: Leopard. Poes. 162: Nobil natura è quella.... che con franca lingua, Nulla al ver detraendo, Confessa il mal che ci fu dato in sorte.
Esempio: E Leopard. Pros. 2, 107: Quei lettori che si troveranno aver praticato cogli uomini molto e in diversi modi, confesseranno che quello ch'io sono per dire è vero.
Definiz: § XIV. Per Riconoscere in una persona o cosa certe determinate qualità, Riconoscerla tale quale essa è veramente, o quale si crede che sia, facendo di ciò espressa dimostrazione. E usato assolutam., Riconoscerla tale quale dev'essere. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. 1, 257: Se tu vuogli amare castitade, e la vita monacile, e vuogli essere con meco in santo proponimento, confessoti per mio signore.
Esempio: Volg. Pist. Vang. P. 2, 81: Io (Cristo) confesserò lui (l'uomo) dinanzi al Padre mio.
Esempio: Dav. Scism. 386: Tre teologi.... che già difesero Caterina, e ora non confessavano Pontefice il Re,... furono strascinati per le piazze al supplizio maggiore.
Esempio: Pallav. Stor. Conc. 1, 354: Essendo il principal articolo della fede ch'ella sia certa, il confessarla per incerta sarebbe stato un confessarla per falsa.
Esempio: Segn. A. Mem. Viagg. Fest. 87: Dopo lo scisma di molti secoli, dopo la diversità di varie opinioni, dopo la varietà di assaissime controversie, si ridusse la Chiesa greca a riunirsi colla latina, confessarne il primato del Papa, abbracciarne la verità de' dogmi ec.
Esempio: Menz. Lett. 75: L'Abate suo fratello, servitore di mons. Martelli, vive ammiratore della mia virtù, e mi confessa per valentuomo.
Definiz: § XV. In particolare, riferito a Dio, Riconoscerlo in sè, cioè nella sua esistenza e ne' suoi attributi, o come Dio vero, facendone solenne dimostrazione. E secondo il linguaggio biblico, vale anche Lodare altamente, Esaltare. –
Esempio: S. Greg. Omel. 3, 424: Non ci vergognamo nè del Signore nè delle sue parole; anzi con aperta voce il confessiamo.
Esempio: E S. Greg. Omel. appr.: Sono molti, i quali però confessano Cristo, perchè veggono tutti esser cristiani.
Esempio: S. Ag. C. D. 1, 43: Intra li tormenti.... Cristo confessasse.
Esempio: E S. Ag. C. D. 1, 44: Coloro.... confessavano Cristo.
Esempio: Volg. Pist. Vang. P. 2, 81: Ogni uomo che mi confesserà dinanzi agli uomini, io confesserò lui dinanzi al Padre mio.
Esempio: Colomb. Lett. 201: Per ogni gente si gridi e si confessi el nostro dolcissimo Signore, sì come tenuto è ciascheduno.
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 193: Si dispon di lasciar Macon da canto, E Cristo confessar vivo e potente.
Esempio: Segner. Pred. 348: Rimunerò... chi confessollo palesemente per tale, come fe' Pietro; riprese chi dubitonne, come un Tommaso.
Esempio: E Segner. Mann. magg. 9, 1: Confessare Cristo in questo luogo par che significhi.... gloriarsene, e in virtù di ciò protestare liberamente di riconoscerlo per maestro.
Definiz: § XVI. Riferito a parte o fazione, religione o setta, abito di vita, e simili, vale Riconoscere come proprio, Dimostrare liberamente e apertamente di voler seguitare, Professare. –
Esempio: S. Ag. C. D. 1, 44: Intra gli tormenti confessavano la santa povertà.
Esempio: Morell. Cron. 318: Messer Francesco Visconti, il quale avea rinnegata per carta parte Ghibellina, e confessato parte Guelfa ec.
Definiz: § XVII. E in costrutto con la prep. Da, Riconoscere come datoci o comunicatoci da altri, Riconoscere da quello. –
Esempio: Cavalc. Frutt. Ling. 104: Questa rivelazione e sapienza umilmente confessava S. Paolo da Cristo.
Definiz: § XVIII. Per Affermare, Dichiarare, ma in modo solenne e valido; detto di chi fa ricevuta di danari pagatigli. –
Esempio: Salv. I. Cron. 353: Andrea di Guglielmino de' Pazzi, in nome di sè e di Domenico suo fratello carnale, confessò avere avuto e ricevuto da me, per dota della Caterina mia figliuola e moglie di detto Andrea, fior. 1000 d'oro.
Definiz: § XIX. E costruito con l'oggetto diretto, vale Dichiarare validamente di aver ricevuto; ma oggi riferiscesi solo a dote. –
Esempio: Morell. Cron.: A domandare, riscuotere, esigere, confessare, e finire, ogni quantità di danari.
Definiz: § XX. Riferito a debito, si usa per Riconoscerlo come proprio, Dichiararlo effettivo, cioè Riconoscersi debitore; e trovasi anche riferito a domanda di pagamento. –
Esempio: Brev. Calz. Prat. 12: Se quello cotale richiesto comparirà, e confesserà la domanda, li rectori o vero alcuno di loro li faciano comandamento che paghi quella quantità confessata da ivi a otto dì, a quello cotale che li li adimanda.
Esempio: E Brev. Calz. Prat. 18: Quello cotale che sarà confesso.... debbia pagare quello cotale forestieri.... ciò ch'elli ha confessato.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 23, 250: Confessa il debito; ma per quantunque ardentemente il desideri, niega rimanergli il bisognevole a sodisfare.
Esempio: Magal. Lett. 93: Rispondetemi approposito, e confessate per me il mio debito a' vostri concreditori dell'ariette (qui in locuz. figur.).
Definiz: § XXI. E riferito a pegno, vale Dichiarare d'averlo ricevuto in deposito dal debitore di un terzo, prestando a questo guarentigia del pegno stesso o del pagamento. E trovasi anche riferito a gravamento, intesa questa parola per La cosa stessa gravata. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 300: Pareva avessino [i messi del Potestà] a portare via tutto il monastero: e non vollono mai stare al confessare il gravamento; chè per dua fiorini vollono il cavallo e 'l detto pegno.
Esempio: Fag. Comm. 5, 108: Uh sì! questo forestiero vi è tanto ubbrigato (obbligato) che vo' lo tenete in casa, vi confesserà un pegno, o ailmanco (almanco) v'entrerà mallievadore (mallevadore). (È un contadino che parla.)
Definiz: § XXII. Confessare, detto del sacerdote, nel sacramento della Penitenza, vale Ascoltare il penitente ch'espone i proprj peccati, Stare a udire i peccati altrui per assolvernelo. –
Esempio: Dant. Inf. 19: Io stava come il frate che confessa Lo perfido assassin.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 125: E ancora se volesse più discendere alle cose particulari, per averne più vergogna, o per esser più chiaro d'esser ben confessato, puollo fare.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 143: Il santo frate, che confessato l'avea, salito in sul pergamo, di lui cominciò e della sua vita.... a predicare.
Esempio: Morell. Cron. 361: Essi ebbono il comandamento dell'anima, furono confessati e comunicati e inoliati.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 3, 269: Trasferitosi il Gas alla stanza ov'egli (il Cardinale di Guisa) era con l'Arcivescovo di Lione, e nella quale erano stati tutta la notte con grandissimo spavento, confessandosi scambievolmente e vegliando in continua orazione, disse ec.
Definiz: § XXIII. E nel medesimo senso usasi pure assolutam. –
Esempio: Robb. Recit. 297: Detto Frate era assai esercitato in confessare, dotto, pieno di fervore.
Esempio: Machiav. Pros. var. 5, 39: Il terzo [sacerdote], per confessare, in una sedia, quasi di mura cinta, nel mezzo della prima nave (della chiesa di S. Reparata) si posava.
Esempio: Mellin. Descr. Entr. 84: A' sacerdoti.... appartiensi.... il procurare.... la salute dell'anime de' prossimi, orando, predicando, insegnando, confessando.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 10, 47: Grandi sospetti si erano conceputi sul loro (dei Gesuiti) ministerio del confessare.
Definiz: § XXIV. Pur detto di sacerdote, e usato assolutam., vale Avere la facoltà di confessare.
Definiz: § XXV. Neutr. pass. confessarsi Dire, nel sacramento della Penitenza, al sacerdote i proprj peccati, perchè ne dia l'assoluzione. E spesso è seguito da compimento, retto dalla prep. Da, o, come anche si usò, dalla prep. A, e indicante il confessore. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 95: In questi casi, e in qualunque altro che pericolo ne potesse intervenire o al prete o alla persona che si confessa, è licito di confessarsi ad altro confessore che al propio prete. E se la persona si volesse confessare dai frati Predicatori o Minori, o ad altri religiosi ch'avessono privilegio,... non è bisogno che la persona chieggia altra licenza. Ma se si volesse confessare ad altri preti ec.
Esempio: E Passav. Specch. Penit. 120: L'uno modo si è che altri si confessi spesse volte, per li peccati cotidiani ch'altri fa, e acciocchè per l'indugiare non si dimentichino li peccati.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 127: Il domandò quanto tempo era che egli altra volta confessato si fosse.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 66: Una giovane donna.... s'andò con altre donne a confessar da questo santo frate.
Esempio: E Bocc. Decam. 6, 209: Ella voleva andar la mattina della Pasqua alla chiesa, e confessarsi, e comunicarsi.
Esempio: Poliz. Rim. C. 301: Poi s'andò a confessare.
Esempio: Cellin. Vit. 96: Io non mi son potuto nè confessare, nè comunicare, perchè non mi vogliono assolvere.
Esempio: Segner. Op. 4, 626: Quando si viene a confessare la gioventù, e si accusa di avere amoreggiato in chiesa ec.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 3, 205: Così confessansi massimamente coloro, che tengono la roba d'altri senza renderla mai.
Esempio: Monet. Poes. 41: Perciò quivi doman tutti v'aspetto Dopo che vi sarete confessati.
Esempio: Casott. Mem. Impr. 314: Il paziente, conosciuto il pericolo [di morire], si confessò.
Definiz: § XXVI. Nel medesimo senso trovasi con l'ellissi della particella pronominale. –
Esempio: S. Antonin. Lett. 99: Udire la messa, digiunare i dì comandati, confessare e comunicare, come comanda la Chiesa.
Definiz: § XXVII. E si usò costruirlo con l'ausiliare Avere in vece che con Essere. –
Esempio: Fr. Iac. Tod. 29: Credo avermi confessato, E col prete ho ragionato: E il mio vizio e peccato Il commetto come pria.
Definiz: § XXVIII. Confessarsi usasi anche in costrutto con la prep. Di, per indicare espressamente i peccati o le colpe che si dicono al sacerdote. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 117: Io, misero peccatore, mi confesso a Dio, e alla Vergine Maria, e a tutti i Santi e alle Sante di Paradiso, e a te, padre, di tutti i miei peccati, ne' quali io ho offeso il mio Creatore.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 127: Io non mi confessai mai tante volte, nè sì spesso, che io sempre non mi volessi confessare generalmente di tutti i miei peccati che io mi ricordassi.
Esempio: Mirac. Mad. 199: Da quella ora innanzi da ch'ella (la Vergine Maria) gli apparve, il cavaliere fecie penitenzia, e confessossi bene e divotamente d'ogni suo peccato.
Esempio: Fr. Cherub. Vit. matr. 140: E però se tu ci sei caduto per lo passato tempo, confessatene, e per lo futuro guarda di non lo fare più.
Esempio: E Fr. Cherub. Vit. matr. 148: Se in questo peccato sei caduto, confessatene.
Esempio: S. Antonin. Confess. 70: La quarta legge si è, che ciascuno maschio e femina da poi che gli è pervenuto agli anni della discrezione, cioè di cognoscere el bene della virtù dal male del peccato, si debbe confessare e interamente e diligentemente d'ogni peccato mortale allo sacerdote, tale che lo possa assolvere, ogni anno una volta almeno.
Esempio: Segner. Op. 4, 626: Quante volte, quanti anni sono, che avete cominciato a cadervi? voi non ve ne siete mai confessato, non è così?
Esempio: E Segner. Op. 4, 658: Un'altra volta accusino solamente sè stessi, e.... si confessino de' loro difetti propj, non degli altrui.
Definiz: § XXIX. Vale anche Riconoscere i proprj peccati accusandosene interiormente ed avendone contrizione dinanzi a Dio. –
Esempio: S. Bern. Cosc. 4: L'uomo adunque, stimolato dalla verità, confessi i peccati suoi: e Iddio per misericordia inclinato è a misericordia a chi si confessa.
Definiz: § XXX. Per Accusarsi delle proprie colpe, manifestandole ad un giudice. –
Esempio: Dant. Inf. 5: Quando l'anima mal nata Li vien dinanzi (a Minos), tutta si confessa; E quel conoscitor delle peccata Vede qual loco d'Inferno è da essa.
Esempio: Fag. Comm. 4, 146: Dovete mettere in prigione questo villano:... e perchè egli si confessi giusto, dategli subito due o tre ore di corda.
Definiz: § XXXI. Per estensione, semplicemente Riconoscersi colpevole di qualche difetto, negligenza, o simili, dinanzi a qualsivoglia persona. –
Esempio: Magal. Lett. fam. 2, 158: Sempre mi verranno in tempo i suoi favori (parla del dono d'un libro); tanto più che, a confessarmi giusto, in oggi tra qualche piccola occupazione e tra la molta infingardaggine, io son ridotto un lettore assai flemmatico.
Definiz: § XXXII. E per Dichiarare compiutamente e in modo solenne le proprie opinioni o sentimenti in cose di fede, Fare la propria professione di fede religiosa. –
Esempio: Dant. Parad. 24: La grazia che mi dà ch'io mi confessi.... dall'alto Primipilo, Faccia li miei concetti esser espressi.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 655: La quale grazia mi dà, cioè dà a me Dante; ch'io, cioè che io; mi confessi, cioè manifesti me a san Piero come sono informato de la fede.
Definiz: § XXXIII. E per Dir tutto il vero di checchessia, tutto quello che uno ha in cuore; ed anche, in senso generico, Dire i fatti proprj. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 154: Quanto al suo essere, mi pare che la si sia saputa confessare del vero da lei (cioè da sè); chè sta come vi dice.
Esempio: Cecch. Masch. 1, 4: Io non mi voglio Confessare; e poi sai che certe cose Non s'hanno a dir, quando le si facessino.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 28: Confessatevi pur, buttate fuora Quanto avete sul cor, meco potete Tutto narrar.
Definiz: § XXXIV. Confessarsi, con un aggiunto dopo di sè, vale Dichiararsi, Riconoscersi, tale quale l'aggiunto stesso significa. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 23: I Rodiani gittando in terra l'armi, quasi ad una voce tutti si confessaron prigioni.
Esempio: Bald. Vit. Feder. 1, 87: Ringraziollo Alessandro affermando, sortisse il negozio, o non sortisse l'effetto, non esser per cessar mai di confessarsegli obbligato.
Esempio: Bart. D. Inghilt. 5, 64: Il mandò fermar su la seggiola da' servidori, e.... tenervelo a forza di buone braccia, e, volesselo o no, udire e rispondere se sapea che; se no, confessarsi vinto, e rendersi al vincitore.
Definiz: § XXXV. E nel medesimo costrutto, si usò anche per Dimostrarsi, Professarsi, Darsi a divedere. –
Esempio: Ceff. Dicer. 9: Però che tra tutti li vostri amici e servidori elli si confessano li più devoti, più sicuramente ricorrono alla vostra potente amistade.
Definiz: § XXXVI. Figuratam., trovasi detto di cosa. –
Esempio: Bart. D. Op. mor. 28, 3, 185: Cacciata da essi [ghiacci] l'anima di quel freddo che li formava un corpo sodo e duro, si confessano acque travestite con ipocrisia di cristallo, si struggono a goccia a goccia ec.
Definiz: § XXXVII. Confessarsi a Dio, trovasi, in maniera figurata e biblica, per Prestargli il debito onore, Riconoscersi a lui soggetti. –
Esempio: S. Bern. Lib. Arb. A. 21: Abatte [Iddio] e pone sotto li nostri piedi le spirituali bestie di questo mondo, delle quali dice la Scrittura: Non dare alle bestie l'anime che si confessano a te.
Definiz: § XXXVIII. Confessare a Dio, significa, nel linguaggio biblico, Inalzare a lui solenni lodi, Esaltarlo con solenne confessione della sua grandezza. –
Esempio: Bibb. 2, 268: A te, Idio, Dio mio, confessarò nella citara. Per che adunque sei trista, o anima mia, e per che me conturbi? Spera in Dio; però che ancora confessaròli: egli è salute del mio volto, e Idio mio.
Esempio: Savonar. Pred. 17: Confessate, confessate [o Santi], date la gloria a Dio; e dite: Non nobis ec.
Definiz: § XXXIX. Confessare il cacio. –
V. Cacio, § IV.
Definiz: § XL. Confessarla giusta, o Confessarla giusta giusta, è maniera familiare, che vale Dire alcuna cosa nella sua intera verità, Dirla tale quale è. –
Esempio: Red. Lett. 1, 93: Ed il Borelli, se vogliamo confessarla giusta, non si è egli poi pentito di essersi, con tanto dispiacere del granduca Ferdinando, licenziato da Pisa? e per confessarla altresì giusta, non istuzzicò egli i suoi ferruzzi per tornarvi?
Esempio: E Red. Lett. 1, 209: Lo interrogò.... in qual paese fosse aperto lo spedale dove si facevano così belle cure. Il buon gobbo, che non era più gobbo, gliela confessò giusta giusta, e gli disse che ec.
Esempio: Menz. Lett. 84: A confessarla giusta, il secondo Oratorio non è nè men cominciato, non che finito.
Definiz: § XLI. Confessare la ronfa giusta. –
V. Ronfa.
Definiz: § XLII. Confessare senza corda, o senza fune, o senza duol di fune, sono maniere proverbiali e figurate, derivate dall'antico costume della tortura, che significano Manifestare il proprio segreto facilmente o spontaneamente, o senza esserne molto pregato. –
Esempio: Varch. Ercol. 329: Se egli intende, che si trovino de' forestieri i quali... scrivano meglio de' Fiorentini,... lo confesserò senza fune.
Esempio: Ambr. Furt. 4, 8: O o, costui confesserà senza duol di fune.
Definiz: § XLIII. Mi sarei confessato da lui, da lei, e simili, o Mi ci sarei confessato; sono maniere usate a significare la buona opinione od aspettativa che avevamo di alcuna persona, la quale abbia poi dato prova di non esserne meritevole. –
Esempio: Bocc. Decam. 5, 217: Mi sarei confessata da lei, sì spirital mi pareva.
Esempio: Gell. Sport. 5, 2: Oh va': fidati poi tu di persona.... Oh io mi sarei confessata da voi.
Definiz: § XLIV. Chi burla si confessa. –
V. Burlare, § IV.