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1) Dizion. 4° Ed. .
INTENDERE
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INTENDERE.
Definiz: Apprendere collo 'ntelletto, Capire colla mente ascoltando, o leggendo. E in alcuni sentim. come appresso si vede, si adopera nel signific. neutr. pass. Lat. intelligere. Gr. νοεῖν.
Esempio: But. Intendere è comprendere l'esser vero della cosa, e sapere.
Esempio: Bocc. nov. 17. 27. Perciocchè essa poco, o niente di quella lingua intendeva.
Esempio: Cas. lett. 68. Inghiottendo quella poca amaritudine, senza la quale non si può pervenire alla dolcezza dello intendere, e del sapere.
Definiz: §. I. Intendere, per Sentire, Udire. Lat. cognoscere, auscultare, audire. Gr. ἀκούειν, ἀκροᾶσθαι.
Esempio: Stor. Pist. 167. Quando messer Luchino gli ebbe intesi, fue molto allegro.
Esempio: Dant. Inf. 2. Intese cose, che furon cagione Di sua vittoria.
Esempio: E Dan. Inf. 3. Cangiar colore, e dibattero i denti Ratto che 'nteser le parole crude.
Esempio: E Dan. Purg. 6. Ei non s'arresta, e questo, e quello 'ntende.
Esempio: Lor. Med. Nenc. 33. Cara Nenciozza mia i' aggio 'nteso Un caprettin, che bela molto forte.
Esempio: Cas. lett. 8. Dal sig. Annibale Rucellai mio gentiluomo potrà intendere V. Ecc. l'ordine ec.
Esempio: Varch. Lez. 474. Intendere significa due cose diverse, udire per dir così, e essere intento.
Definiz: §. II. Per Istimare, Giudicare. Lat. opinari. Gr. δοξάζειν.
Esempio: Fir. As. 213. Per mia fe, che se io avessi avuto la facultà delle parole, che io avrei detto, come io la 'ntendeva.
Esempio: Sen. ben. Varch. 1. 1. Io dirò liberamente, come io l'intendo.
Definiz: §. III. Per Attendere, Badare. Lat. animum intendere, incumbere. Gr. προσέχειν τὸν νοῦν, προσκαρτερεῖν.
Esempio: Dant. Inf. 20. Vedi Asdente, Ch'avere inteso al cuoio, e allo spago Ora vorrebbe.
Esempio: E Dan. Purg. 25. Or si piega, figliuolo, or si distende La virtù, ch'è dal cuor generante, Dove natura a tutte membra intende (cioè: attende a provvedere)
Esempio: E Dan. rim. 40. Qual non dirà fallenza Divorar cibo, ed a lussuria intendere?
Esempio: Bocc. nov. 18. 39. Al trastullare i fanciulli intendea.
Esempio: E Bocc. nov. 19. 6. Ella mai a così fatte novelle non intenderebbe.
Esempio: Gr. S. Gir. Viene lo savio uomo, e intendevi un poco, e sa, che gran tesauro v'ha nascoso.
Esempio: G. V. 10. 199. De' suoi seguaci cittadini, che con lui intendevano al tradimento, in quantità di più di trenta furono impiccati.
Esempio: M. V. 1. 53. 1. Il Papa l'amava, e intendeva a farlo grande.
Esempio: Petr. canz. 11. 6. Che 'l maggior padre ad altra opera intende.
Esempio: Varch. Lez. 474. Intendere significa due cose diverse, udire, per dir così, e essere intento.
Definiz: §. IV. Per Avere intenzione, Pensiero. habere statutum animo, Cic. Gr. δοκεῖν, φαίνεσθαι.
Esempio: Dant. Purg. 1. Mostrato ho lui tutta la gente ria, Ed ora intendo mostrar quelli spirti, Che purgan se.
Esempio: Bocc. nov. 77. 41. Con ogni odio, e con tutta la forza di perseguire intendo.
Esempio: E Bocc. Test. 2. Intendo, che de i detti miei beni i predetti miei eredi non debbano, nè possano vendere, o in altra maniera impegnare alcuno ec.
Definiz: §. V. Per Avere esperienza, e cognizione, e in questo signific. si usa anche neutr. pass. Lat. peritum esse, cognitionem habere. Gr. ἐμπειρίαν ἔχειν τινός.
Esempio: Petr. son. 1. Ove sia chi per pruova intenda amore.
Esempio: Bocc. nov. 79. 17. Io m'intendo così male de' vostri nomi, come voi de' miei.
Esempio: Bern. rim. 1. 30. Ben mi disse già un, che se n'intese, Che voi mandaste via quell'uom da bene.
Esempio: Cas. lett. 51. Chi fa patto con S. Ecc. guasta l'arte, e non se ne intende.
Definiz: §. VI. Per Avere intendimento, convenienza, Esser d'accordo. Lat. inter aliquos convenire. Gr. συμφωνεῖν τισι.
Esempio: Bocc. nov. 64. 3. Discretamente con lui s'incominciò ad intendere.
Esempio: Annot. Vang. I Giudei non s'intendono co' Sammaritani.
Esempio: M. V. 7. 61. I castellani del castello di Rezzuolo s'intesero insieme, e recaronsi in guardia.
Definiz: §. VII. Per Esser segno, Indicare. Lat. argumentum, signum esse. Gr. σημεῖον εἶναι.
Esempio: Nov. ant. 78. 2. Che cui egli presentasse, sì s'intendea aver commiato da lui, e dipartirsi di sua corte.
Definiz: §. VIII. Per Volger lo 'ntendimento, e 'l pensiero, Por la mira a una cosa.
Esempio: Bocc. nov. 23. 9. Il riprese dello 'ntendere, e del guardare, che egli credeva, che esso facesse a quella donna.
Esempio: Mor. S. Greg. Sicchè intendendo la mente tutta solo nell'amor di Dio, da niuna disutile tentazione possa essere dilacerata.
Esempio: Petr. cap. 9. Il buon Re Sicilian, che 'n alto intese, E lunge vide, e fu verament'Argo.
Definiz: §. IX. Intendere gli occhi, vale Fissargli . Lat. oculorum aciem intendere, oculos defigere. Gr. ἀτενές ὀρᾷν, ἀτενίζειν.
Esempio: Petr. cap. 6. Qual è chi 'n cosa nuova gli occhi intende, E vede, onde al principio non s'accorse.
Definiz: §. X. Intendersi in donna, vale Esserne innamorato. Lat. amare. Gr. ἐρᾶσθαι.
Esempio: Franc. Barb. 238. 20. Pur a lisciare intende Gran gente in lei s'intende, E che va per usanza Ad ogni perdonanza.
Definiz: §. XI. Intender l'arco, o simili, vale Tenderlo, Caricarlo. Lat. intendere. Gr. ἐκτείνεσθαι.
Esempio: Segn. Etic. 6. 1. Egli è certo ec. ritrovarsi un certo segno, ove ponendo la mira chi ha la ragione allenta, e intende l'arco.