1)
Dizion. 3° Ed. .
APPIGLIARE
Apri Voce completa
pag.121
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
APPIGLIARE.
Definiz: | Appiccáre. E usasi nella significazione attiva, ed anche nel sentim. neut. pass. |
Esempio: | Dan. Inf. 25. E un serpente con sei piè si lancia Dinanzi all'uno, e tutto a lui
s'appiglia. |
Esempio: | E Dan. Inf. 34. Appigliò se alle vellute coste. |
Esempio: | E Dan. Purg. 7. E abbracciollo, ove 'l minor s'appiglia.
|
Esempio: | Vit. S. Pad. Temo d'esser disubbidiente a mio padre, onde non so, che mi faccia,
ne a che m'appigli. |
Esempio: | Petr. Cap. 12. Al cui saper non pure io non m'appiglio, Ma gli Angeli ne son
lieti, e contenti Di veder delle mille parti l'una [cioè non m'avvicino, non arrivo] |
Esempio: | E Petr. Canz. 39. 10. Io veggo il meglio, e al peggior
m'appiglio. |
Esempio: | Segn. Pred. 18. Abbarbagliáti allo splendor dell'argento, al fulgór dell'oro,
incontanente appigliaronsi alle ricchezze. |
Definiz: | §. E delle piante: Barbicare. L. radices agere. |
Esempio: | Dan. Purg. 28. Quando alcuna pianta, Senza seme palese ivi s'appiglia.
|
Esempio: | Cr. 5. 14. 1. Il moro, ec. ma in tufo, o in argilla appena
s'appiglia. |
|