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Dizion. 4° Ed. .
SEME
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SEME.
Definiz: | Sustanzia, nella quale è virtù di generare, e che genera cosa simile al suo subbietto. Lat.
semen. Gr. σπέρμα. |
Esempio: | Dant. Purg. 16. Ch'ogni erba si conosce per lo seme. |
Esempio: | But. ivi: Cioè per lo frutto, che fa, che è poi seme, di che nasce l'erba, quando
l'uomo lo semina. |
Esempio: | Dant. Par. 13. Le cose generate, che produce Con seme, e senza seme il ciel,
movendo. |
Esempio: | Bocc. nov. 79. 31. Pinca mia da seme, ella è una troppo gran donna (cioè:
sciocco, scempio, nè buono ad altro, che a razza. Lat. caudex, stipes, fungus. Gr.
κορμός) |
Esempio: | Petr. canz. 48. 8. Di buon seme mal frutto Mieto. |
Esempio: | Cr. 6. 48. 1. Il seme (del finocchio) si coglie nel principio
dell'Autunno, e serbasi per tre anni. |
Esempio: | E Cr. num. 2. Quel medesimo fa la polvere del suo seme.
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Esempio: | Bern. Orl. 1. 24. 59. E ben misero è quello, e pazzo in tutto, Che di mal seme
miete peggior frutto. |
Definiz: | §. I. Seme, particolarmente si dice quell'Umore bianco, viscoso, e spiritoso, che si forma ne' testicoli per la
generazione del feto. Lat. sperma. |
Esempio: | Maestruzz. 1. 84. Se l'uomo pervenne al gittamento del seme, eziandío che la donna
nol mandi fuori, è da dire, che secondo Ostiense si contrae affinità. |
Esempio: | Red. cons. 1. 263. Poscia son fecondate dall'aura ec. del seme maschile.
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Definiz: | §. II. Figuratam. |
Esempio: | Dant. Inf. 3. Bestemmiavano Iddio, e i lor parenti, L'umana spezie, il luogo, il
tempo, e 'l seme Di lor semenza, e di lor nascimenti. |
Esempio: | E Dan. Par. 7. Vostra natura, quando peccò tota Nel seme suo,
da queste dignitadi, Come di Paradiso fu remota. |
Esempio: | But. ivi: Nel seme suo, cioè ne' primi parenti, che furono seme di tutta la natura
umana. |
Esempio: | Dant. Par. 12. Addimandò, ma contra 'l mondo errante, Licenzia di combatter per lo
seme, Del qual ti fascian ventiquattro piante. |
Esempio: | But. ivi: Cioè per la fede, che è seme, che produce miglior frutto, che mai
producesse alcuno altro seme, cioè vita eterna. |
Definiz: | §. III. Per Principio, Origine, Cagione. |
Esempio: | Dant. Inf. 33. Se le mie parole esser den seme, Che frutti infamia al traditor,
ch'i' rodo. |
Esempio: | E Dan. Purg. 31. Pon giù 'l seme del piangere, ed ascolta.
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Definiz: | §. IV. Per Istirpe, Discendenza, Razza. Lat. stirps, progenies. Gr.
γενεά. |
Esempio: | Cron. Morell. 231. Col suo aiuto certo seme di Ubaldini rimaso ancora nel mondo
vennono nell'Alpe. |
Esempio: | E Cron. Mor. 247. Il dì dopo si morì il fanciullo, sicchè di
lei non rimase seme. |
Esempio: | Stor. Eur. 1. 8. E' cercava con quella guerra annullare per sempre la guerra, ed
estinguere sì fattamente quel seme pessimo, che e' non potesse mai germogliare. |
Esempio: | Tac. Dav. ann. 12. 152. Ma de' Siluri bisognava spegnere il seme (il T.
Lat. ha nomen) |
Esempio: | Buon. Fier. 1. 3. 3. E si può dir, che delle buone lingue Se ne sia spento il
seme. |
Definiz: | §. V. Semi, si dicono anche le quattro diverse sorte, nelle quali sono divise le carte da giucare. |
Esempio: | Buon. Fier. 2. 4. 13. Doman rassembra Non pure il fante, e non pur quel di coppe,
Ma di mattoni, e muta seme, e stampa. |
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