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Dizion. 4° Ed. .
DIMESTICARE
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DIMESTICARE.
Definiz: | Tor via la salvatichezza, Render dimestico. Lat. cicurare, mansuefacere, cicur
reddere. Gr. τισθασσεύειν
τιθασσεύειν. |
Esempio: | Cr. 2. 7. 2. E quanto più giù si fa, tanto il suo frutto, e sapore si muta, e
dimestica. |
Esempio: | E Cr. cap. 8. 5. Ogni pianta ec. salvatica si dimestica,
quando si cultiva. |
Esempio: | E Cr. 9. pr. 2. A prendere gli animali cominciarono, e
rinchiudergli, e dimesticargli. |
Definiz: | §. I. Per Amicarsi, o Fare amico, o familiare. Lat. familiarem reddere, amicum sibi
conciliare. |
Esempio: | Fiamm. 3. 18. Egli (quanto pur te non amasse, intorno a molte cose da altri suoi
fatti impedito) non potrebbe ora vacare a dimesticar novelle donne. |
Definiz: | §. II. Per Congiugnersi carnalmente. Lat. coire, rem habere. |
Esempio: | Bocc. nov. 15. 10. In tal guisa con lui si dimesticò, ch'io ne nacqui.
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Definiz: | §. III. In signific. neutr. pass. Divenire familiare, dimestico, amico, e simili. Lat. consuetudine coniungi. Gr. οἰκεῖον
γίγνεσθαι. |
Esempio: | Bocc. nov. 79. 5. Gli venne in disiderio di volersi, se esso potesse, con
amenduni, o con l'uno almeno dimesticare, e vennegli fatto di pigliar dimestichezza con Bruno. |
Esempio: | Petr. son. 301. Vedendo tanto lei dimesticarsi Con colui, che vivendo in cor
sempr'ebbe. |
Esempio: | Franc. Sacch. rim. 69. Dimesticarsi colli tuo' suggetti, E tu colla famiglia
siate netti. |
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