Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 2° Ed. .
BELARE
Apri Voce completa

pag.115


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
» BELARE
Dizion. 4 ° Ed.
BELARE.
Definiz: Si è della voce, che manda fuor la capra, e la pecora. Lat. balare.
Esempio: Fr. Giord. Salv. Parea, che ruggisse come Lione, e belasse come pecora.
Esempio: Franc. Sacch. rim. Asino pare, o pecora, che beli.
Esempio: Vit. San. Pad. Si comandò, alla virtù di Giesucristo, che quella pecora belasse in ventre di chiunque l'aveva tolta, e mangiata, e così avvenne, ec. onde belando la pecora in ventre al furo, egli ne fu vituperato.
Definiz: ¶ Per metaf. gracchiare cicalare, chiacchierare. Lat. effutire, garrire.
Esempio: Lib. motti. Tu non sai, che Salamone, egli altri il disson per te, e per gli altri sciocchi, che non sanno, che si belano.
Definiz: ¶ Diciamo talora, belare, al piagnere, ma per ischerzo, e, per lo più, de' fanciulli.
Definiz: E in questo signific. BELO l'atto del belare, e BELONE, a chi bela.
Esempio: Lod. Mart. Eglog. Gregge, ec. Venirmi attorno, e lasciar prati, e fonti, E pianger meco in angosciosi beli.