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1) Dizion. 5° Ed. .
GORGOGLIARE.
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GORGOGLIARE.
Definiz: Neutr. Rumoreggiare che fanno le acque uscenti da luogo stretto; ma prendesi anche per Rumoreggiare che fanno le acque correnti.
È voce onomatopeica, se pure non è forma varia di borbogliare. –
Esempio: Bern. Orl. 33, 35: Non giunse Orlando in su la riva appena, Che quell'acqua comincia a gorgogliare.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 12: Così tra 'l piovere, il gorgogliare e 'l versare e di questa fonte e dell'altra, oltra al vedere, si fa un sentir molto piacevole e quasi armonioso.
Esempio: Tass. Gerus. 14, 60: Il fiume gorgogliar fra tanto udio Con novo suono, e là con gli occhi corse.
Esempio: Pindem. Poes. 302: E lasci Querulo gorgogliar tra i sassi il rio La solinga tua Musa.
Definiz: § I. Per similit. –
Esempio: Red. Ditir. 11: Allor che per le fauci e per l'esofago Ella (la malvagia di Montegonzi) gorgoglia e mormora, Mi fa nascer nel petto, ec.
Definiz: § II. E per Rumoreggiare che fanno i liquidi, o le sostanze liquefatte, agitati dal bollore, dalla fermentazione, e simili. –
Esempio: Tass. Gerus. 8, 74: Nel cavo rame umor che bolle Per troppo foco, entro gorgoglia e fuma, Nè capendo in sè stesso alfin s'estolle Sovra gli orli del vaso e inonda e spuma.
Esempio: Bald. Vers. 167: E cominciando omai L'acqua d'intorno a l'infiammato fianco Del vaso a gorgogliare, a poco a poco, ec.
Esempio: Bart. D. Ghiacc. 38: Maggiori sono gli scommovimenti che fa la fermentazione della cervogia e del mosto, levandosi in capo le fecce, tratte e sospinte su fin dall'ultimo fondo, e gorgogliando e versando, ec.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 127: L'oro infocato,... per quanto sia fervido, non gorgoglia.
Esempio: Bellin. Lett. P. 315: Che della calcina [diremo], la quale da copiosa acqua inaffiata gorgoglia, bolle e fuma?
Definiz: § III. E detto di cosa, la quale affondi e si sommerga nell'acqua. –
Esempio: Car. Eneid. 1, 191: Tre volte volta Calossi gorgogliando e s'affondò.
Definiz: § IV. Gorgogliare, vale altresì Mandar fuori quel suono strepitoso che si fa nella gorga, ossia gola, gargarizzandosi, o favellando in maniera che si senta la voce senza distinguersi le parole. –
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 218: Quest'inno.... si gorgoglian nella strozza; cioè gorgogliando dicono; Chè dir nol posson con parola integra. Assegna la cagione perchè gorgogliano.
Esempio: Varch. Ercol. 76: E quando uno barbugliando si favella in gola, di maniera che si sente la voce, ma non le parole, s'usa il verbo Gorgogliare;... dicesi ancora Gargagliare, onde nasce Gargagliata.
§ V. E detto della voce stessa, vale Uscir fuori in modo confuso o indistinto. –
Esempio: Parin. Poes. 86: Ora il distingue Risibil gobba, or furïosi sguardi, Obliqui e loschi; or rantoloso avvolge Tra le tumide fauci ampio volume Di voce che gorgoglia.
Definiz: § VI. Detto degl'intestini, del corpo, e simili, vale Rumoreggiare per aria o gas ivi racchiusi, Borbogliare. –
Esempio: Burch. Son. 1, 34: O veramente Siena arà gran doglia, Ch'io tel so dir, chè 'l corpo mi gorgoglia.
Esempio: E Burch. Son. 1, 107: Poi si rivolson, colle code torte, Dicendo: Taci, che 'l corpo ci duole; Ed ei rispose: Il mio gorgoglia forte.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 418: O corpo mio, odi com'e' gorgoglia.
Esempio: E Firenz. Comm. 1, 445: Gorgoglianti mai le budella?
Esempio: Fag. Rim. 4, 131: Gorgoglia il corpo suo in modo strano, Onde credo ch'e' sia d'armati pregno, E temo un tradimento deretano.
Definiz: § VII. Att. Dire, Proferire, gorgogliando. –
Esempio: Dant. Inf. 7: Quest'inno si gorgoglian nella strozza.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 219: Quello che gorgogliano è lo rimorso della coscienza che ànno di sì fatto peccato, che chiaramente non la dimostrano.
Esempio: Allegr. Fantast. Vis. 6: Un parlar mozzo Gorgogliò in gola in gola, Imperocchè il singhiozzo E il pianto gl'impediron la parola.
Esempio: Giord. Op. 2, 266: Incontrando un patrizio non gli facevano alcun segno di onore; ma abbassando o voltando in altro lato la faccia, gorgogliando un maledir cupo, passavan oltre.
Esempio: Giust. Vers. 84: La giovinetta convulsa e sbiadita Très–bien gorgoglia con squarrata voce, Mentr'ei tartassa il cembalo, ec.
Definiz: § VIII. Riferito a bevanda, vale Gargarizzarla. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 319: Lo 'nfermo riceva il fummo del detto vino per la bocca, e poi gorgogli il vino, la qual cosa asciugherà l'uvola (l'ugola), e purgherà il capo.