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CARATO
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CARATO.
Definiz: Peso, ch'è il ventiquattresimo dell'oncia, sí come il danaio, ed è proprio dell'oro, forse dal Greco κεράτιον. V.Leon. Por. de sestertio.
Esempio: G. V. 8. 58. 2. Che di ventitre, e mezzo caráti, la recò a meno di venti.
Esempio: Dan. Inf. c. 30. E m'indussero a battere i fiorini, che avevan tre caráti di mondíglia.
Definiz: ¶ E per metaf.
Esempio: Tratt. gov. fam. Non annoverano i caráti della perfezione, e fuggono, credendo approssimarsi a Dio.
Definiz: CARATARE suo verbo. Pesare minutamente dal Gr. χαρακτηρίξειν χαρακτηρίζειν. Vedi Flos. c. 127.
Esempio: Varch. Erc. Onde ciascuno, perchè non avessono a caratarlo, voleva esser l'ultimo a partirsi.