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Dizion. 4° Ed. .
CARATO.
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CARATO.
Definiz: | Peso, ch'è il ventiquattresimo dell'oncia, siccome il danaio, ed è proprio dell'oro. Lat. siliqua. Gr. κεράτιον. v. Leon. Por. de Sestert.
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Esempio: | G. V. 8. 58. 2. E così la moneta piccola, e così quella dell'oro, ch'è di
ventitrè, e mezzo carati, la recò a meno di venti. |
Esempio: | Dant. Inf. 30. E m'indussero a battere i fiorini, Che avevan tre carati di
mondiglia. |
Definiz: | §. I. E per metaf. Lat. gradus, nota. Gr. βαθμός. |
Esempio: | Tratt. gov. fam. Non annoverano i carati della perfezione, e fuggono credendo
approssimarsi a Dio. |
Definiz: | §. II. In alcuno antico si trova anche di gen. femm. |
Esempio: | Tesorett. Br. 32. E quel tuo di Latino Tien per amico fino A tutte le carate, Che
voi oro pesate. |
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