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Dizion. 3° Ed. .
CARATO
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CARATO.
Definiz: | Peso, ch'è il ventiquattresimo dell'oncia, si come il danaio, ed è proprio dell'oro, forse dal Gr.
κεράτιον. Vedi
Leon. Por. de sestertio. |
Esempio: | G. V. 8. 58. 2. Che di ventitre, e mezzo caráti, la recò a meno di venti.
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Esempio: | Dan. Inf. 30. E m'indussero a battere i fiorini, Che avevan tre caráti di
mondiglia. |
Esempio: | Tratt. Gov. Fam. Non annoverano i caràti della perfezione, e fuggono, credendo
approssimarsi a Dio. |
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