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1) Dizion. 5° Ed. .
DISPERATO.
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DISPERATO.
Definiz: Partic. pass. di Disperare.
Lat. desperatus. ‒
Esempio: Passav. Specch. Penit. 228: Addivenne ch'egli infermò gravemente, intantochè disperato da medici, s'apparecchiavano l'essequie col mortorio.
Esempio: Bart. D. Mem. Ist. Comp. 3, 167: Ma.... alla fine, disperatone l'emendazione,... il cacciò dalla Compagnia.
Esempio: Segner. Guerr. Fiandr. volg. 362: Disperato ogni aiuto, chiuso ogni passo,... mandarono.... deputati al Farnese.
Esempio: E Segner. Pred. 164: Si figuri pur dunque talun di voi essere arrivata già l'ora, nella qual egli, disperato felicemente da' medici, dovrà cambiare la terra col paradiso.
Definiz: § I. E in forma d'Add. Che non spera più, Che è senza speranza, Privato d'ogni speranza; detto figuratam. anche di mente, animo, e simili. ‒
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 56: Certo tanto.... non piagnerebbono questo percosso di temporale afflizione, se essi non credessino che la disperata mente fussi sottratta da ogni speranza di salute dentro.
Esempio: Cell. G. Maestruzz. volg. 1, 32: In niun modo dee il prete permettere che il peccatore si parta disperato.
Esempio: Forteguerr. Cap. 201: Disperati nell'angustie estreme Trarremo i giorni dell'infausta vita, Germi infelici di viziato seme?
Esempio: Fosc. Poes. 160: Figlio infelice e disperato amante.
Definiz: § II. Disperato, con compimento retto dalla particella Di, vale Che dispera di conseguire, di ottenere, di fare, ciò che dal compimento è espresso. ‒
Esempio: Malisp. Stor. fior. 180: Il Paglialoco, conoscendo la potenzia del re Carlo, come disperato d'ogni soccorso, consentì al consiglio di messer Gianni.
Esempio: Dant. Conv. 333: Sono molti sì vilmente ostinati, che non possono credere che nè per loro, nè per altrui si possano le cose sapere.... Costoro sempre come bestie, in grossezza vivono d'ogni dottrina disperati.
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 285: I buoni cittadini rimasono molto crucciosi e disperati di pace.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 219: La donna, disperata della vendetta,... propose di volere mordere la miseria del detto Re.
Esempio: Machiav. Stor. fior. 1, 97: Messer Corso.... deliberò, poi che egli era disperato della vittoria, vedere se poteva trovare rimedio alla salute.
Esempio: Tass. Gerus. 13, 64: E 'l buon popol fedel, già disperato Di vittoria, temea gli ultimi mali.
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 300: Disperato di poterla contracambiare, la ringrazio quanto conviene.
Definiz: § III. Disperato, detto di malati e simili, vale Che non può guarire, Spedito: onde le maniere Avere per disperato uno, Fare disperato uno, valgono Non avere più speranza di salvarlo, Giudicare impossibile la sua guarigione. E detto di malattia, vale Che non dà speranza di potersi guarire, Mortale. ‒
Esempio: Fr. Guitt. Lett. 53: Malattia che piace è disperata.
Esempio: Giamb. Tratt. mor. 235: Tanto è ita innanzi la mia malattia, che m'hanno i medici per disperato.
Esempio: Fr. Giord. Pred. ined. 51: Gli amici sono medicati perfettamente, ma i nimici adiviene di loro come dello infermo disperato, che dice il medico: dàgli ciò che vuole.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg.: Perchè agl'infermi disperati è conceduto ciò che vogliono.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 11, 86: E giunse in pochi giorni in tale stato, Che i medici lo fecer disperato.
Definiz: § IV. E Caso disperato, dicesi di Qualsivoglia accidente o malattia che non lasci speranza di guarigione.
Definiz: § V. E figuratam. applicasi a qualsivoglia fatto od evento a cui non si possa far riparo. ‒
Esempio: Bonc. Disc. pol. 11: In qualche caso disperato si potrebbe imitare il medico che, in un corpo datogli per morto, farà prova d'alcun pericoloso medicamento.
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 253: Ho per caso disperato che quel governo voglia far bene.
Esempio: Monet. Poes. 345: Ruspandro prese a consolarlo, Dicendo: il caso non è disperato.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 15: Sono in un caso tanto disperato L'impresario in angustie diventato.
Definiz: § VI. Vale anche Che non dà speranza di buona riuscita, Da cui non è sperabile alcun buono effetto, Che riesce inefficace. ‒
Esempio: Leggend. SS. M. 4, 237: Onde essendo ricusato morto, e ogni argomento umano disperato, ricordossi del suo divoto santo Francesco.
Esempio: Cellin. Vit. 54: Questo valente uomo, infra gli altri sua medicamenti, prese certe disperate cure di mali franzesi.
Esempio: Tass. Gerus. 18, 104: Il Re, cedendo alfin, di là si parte, Perch'ivi disperata è la difesa.
Esempio: E Tass. Lett. 4, 126: La cura de la mia salute è difficile; ma non sarebbe forse disperata, s'i medici usassero gran diligenza nel risanarmi.
Esempio: Adr. M. Plut. Opusc. 2, 121: Menecrate, medico fortunato in alcune cure disperate, fu da alcuni per soprannome detto Giove.
Esempio: Dat. Oraz. Cr. 30: Ella sta nel restante del corpo sì male, ch'io l'ho per cura disperata.
Definiz: § VII. Detto in particolare di rimedj, espedienti, partiti, e simili, usasi per Rischiosissimo, Tale da non ricorrervi che per estrema necessità.
Definiz: § VIII. Detto di affare, negozio, stato, vale Che non è rimediabile, Che è irreparabilmente spacciato. ‒
Esempio: Giamb. Oros. 244: Campagna e tutta Italia si reddero ad Annibale, abbiendo per cosa disperata lo stato di Roma.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 143: Artemidoro.... riferisce, che il sognare di vedere Venere Anadiomene presagisce a' naviganti tempesta e naufragio, ma tuttavia conserva, e conduce a buon fine i negozj già disperati.
Definiz: § IX. E per Che non si può conseguire, Che non dà speranza di potersi ottenere, Di cui s'è perduta la speranza; ed altresì Non atteso, Inaspettato. ‒
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 386: Mostrano le grandi, e le disperate vittorie e soccorsi che Dio ha dato, e mandato alli suoi amici spesse volte.
Esempio: Bern. Orl. 56, 33: Quanto diletta all'uom talvolta e giova, Che cosa cara e disperata trova.
Esempio: Magal. Lett. At. 216: Questo è tutto quello che m'ingegnerò io di fare sul punto di quella apparentemente disperata inconcepibilità.
Definiz: § X. Detto di passo, luogo, e simili, d'una scrittura, vale Che è impossibile ad intendersi, Che è tale da non potersi interpretare. E detto della lettura di qualsivoglia scritto, vale Che è impossibile a farsi per la forma dei caratteri o per il guasto di essi. ‒
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 23: Questo luogo è stimato difficilissimo, e quasi che disperato, da Ottavio Ferrari,... grandissimo illustrator di Plinio.
Definiz: § XI. Disperato, vale anche Che, per grande e profonda angoscia, è preso dalla disperazione. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 7, 159: Non posso perciò credere che tu volessi vedermi fare così disonesta morte, come sarebbe il gittarmi a guisa di disperata quinci giù.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 507: La moglie di Pandolfo è mezza disperata, e non si può per verun modo accordarsi.
Esempio: Savonar. Pred. 22: Alcuna volta [Geremia].... sta suso alto unito alla illuminazione divina, alcuna volta pare mezzo disperato.
Esempio: Ar. Orl. fur. 8, 13: Con questi va la disperata Alcina, Che 'l desiderio di Ruggier sì rode, Che lascia sua città senza custode.
Esempio: Bern. Orl. 9, 58: Astolfo, ch'a quell'atto ben comprese Che il cavalier moriva disperato,... Credi, dicea, ch'io sia sì discortese, Che ec.
Esempio: Forteguerr. Cap. 233: E spesso spesso co' ritti capelli Disperato si scaglia in qualche pozzo.
Esempio: Mont. Poes. 2, 312: Disperata d'amor cieca donzella.
Definiz: § XII. E vale altresì, Che non ha speranza di miglior condizione, e perciò è pronto ad appigliarsi a qualsivoglia partito anche non buono. ‒
Esempio: Comp. Din. Cron. DL. 35: E come disperati, sanza altro consiglio si missono in punto.
Esempio: Guicc. Op. ined. 1, 132: Grande differenza è da avere e' sudditi malcontenti a avergli disperati:... il disperato le va (le occasioni) cercando e sollecitando.
Definiz: § XIII. Figuratam., detto di atti, grida, e simili, vale Proprio di persona disperata, ed altresì Che muove da disperazione. ‒
Esempio: Dant. Inf. 1: Udirai le disperate strida, Vedrai gli antichi spiriti dolenti ec.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 178: Il romore disperato della cacciata giovane da tutti fu cominciato ad udire.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 138: Mostra ov'egli passa, ov'egli giunge Di valor disperato ultimo segno.
Esempio: Fosc. Poes. 116: Disperato partito, a racquistarti, Piglierà al certo.
Definiz: § XIV. Disperato, vale anche Grandemente furibondo e impetuoso. ‒
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 1, 130: Narra Cicerone, li signori per far diventare li loro cavalieri valenti e disperati a combattere contra gl'inimici, e difendere la patria, faceano ec.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 119: A lui che 'l ritiene.... Disperato si volge, e 'l fiede in fronte.
Definiz: § XV. E figuratam. ‒
Esempio: Bern. Orl. 8, 67: Ma quanta maglia prese, gli ha stracciata, Tanto l'unghione ha disperato e crudo.
Definiz: § XVI. Detto di affetti, passioni, qualità dell'animo, e simili, vale Eccessivo, Smoderato. ‒
Esempio: Dant. Inf. 33: Tu vuoi ch'io rinnovelli Disperato dolor che il cor mi preme.
Esempio: Tass. Gerus. 3, 27: E lui, di pauroso, audace Rendè in quel punto disperato amore.
Esempio: E Tass. Gerus. 12, 83: E come move Suo disperato di morir desio, Squarcia le fasce e le ferite, e piove Dalle sue piaghe esacerbate un rio.
Esempio: Dav. Tac. 1, 112: Vinta [Agrippina] da disperato dolore, pochi dì ristette a moderarsi.
Definiz: § XVII. E detto di condizione, stato, e simili, vale Pieno di tribolazioni, d'angoscia. ‒
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 187: Uom ch'è tiranno della possessione, Fa vita dissoluta e disperata.
Esempio: Poliz. Rim. C. 134: Ond'esso (Orfeo) in vita acerba e disperata, Per sdegno amar più mai donna non volse.
Esempio: Forteguerr. Cap. 260: E vede il fin di sue giornate corte, U' tutti l'ampia eternità n'attende, Per darci lieta o disperata sorte, ec.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 10: Che vita disperata! Che mestiero!
Definiz: § XVIII. Detto di guerra, battaglia e simili, vale Accanito, Fiero; e detto di colpo, e simile, vale Dato con estrema forza e furore, Violento. ‒
Esempio: Bern. Orl. 17, 59: Quel cavaliero è 'l conte Orlando, Che fa quei colpi così disperati.
Esempio: Tass. Gerus. 7, 41: Disponsi al fin con disperata guerra Far prova omai dell'ultima fortuna.
Esempio: Giobert. Rinnov. 2, 10: I puritani e gl'illiberali.... muovono una guerra disperata a chi non la pensa del tutto come loro (qui in locuz. figur.).
Definiz: § XIX. Detto di morte, vale Atroce, Straziante, Che avviene tra gli spasimi. ‒
Esempio: Grazz. Pros. 81: L'affogato corpo ripescarono,... avendo alle braccia mezze stracciate e rotte le vangaiole, quelle incolpando che, per essersi attaccate, gli fussero state cagione di disperata morte.
Esempio: Rondin. F. Relaz. 29: I carbonchi volevano esser trattati benignamente,... perchè esasperandoli, il dolore cagionava una disperata morte.
Definiz: § XX. Disperato, detto familiarmente di persona, vale Che ha perduto la pazienza, Impazientito, Stizzito. ‒
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 135: Io son qui imbarazzato, arrabbiato e disperato affatto: e quanto più mi dimeno per ispedirmi, più m'intrico.
Definiz: § XXI. Usasi pure a denotare Che è in poverissima condizione, e perciò facile ordinariamente ad appigliarsi a partito non buono, o rischioso. ‒
Esempio: Monet. Poes. 340: Devi saper ch'io tengo al mio comando Colà nell'Ungheria armate schiere,... tutta gente disperata, e quando Vien comandata, corre al mio volere.
Definiz: § XXII. In forza di Sost. Colui che è preso dalla disperazione. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 5: Come avviene a un disperato Che da lontan brama e desia la morte, E l'odia poi che se la vede appresso.
Esempio: Capor. Rim. 204: Di Catone Uticense la ricetta.... insegna a un disperato, che si dia Con un coltel nel ventre da sè stesso, Senza aspettar la peste o la moria.
Definiz: § XXIII. E per Colui che non avendo nulla da perdere, nè speranza di miglior condizione, facilmente s'appiglia a partito non buono, o rischioso. ‒
Esempio: Cavalc. Med. Cuor. 282: Quando l'uomo vuol dir d'alcuno che sia molto reo, egli dice: egli è uno disperato.
Esempio: Bern. Orl. 30, 54: Per due sol modi in Francia passar puoi:.... L'uno è quel d'Acquamorta verso noi, Che partito saria da disperati, ec.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 464: Essere molto pericoloso combattere senza speranza d'alcun acquisto contra un esercito così grosso di disperati.
Esempio: Giord. Op. 2, 310: Nè questo solo tentarono i disperati: volevano altri invadere i granaj pubblici, altri chiamare da Firenze quelli dei Poggi, ec.
Definiz: § XXIV. Ed anche, ma in modo familiare, dicesi semplicemente di Chi è in estrema povertà.
Definiz: § XXV. Trovasi per Colui che non ha più cagion di sperare, Sfiduciato. ‒
Esempio: Salvereg. volg. 59: In te abbia speranza ogni disperato, e corra a te con grande fidanza.
Definiz: § XXVI. Alla disperata, posto avverbialm., vale Disperatamente, Con modo proprio di persona disperata. ‒
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 77: E non curava la Maddalena dire la verità, perocch'ella non curava nè di vita nè di morte: alla disperata ella faceva.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 76: Dice l'uno quasi alla disperata: Andiamo, Dio ci aiuti.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 256: Così piangeva nel suo povero letto alla disperata.
Definiz: § XXVII. E per Con impeto straordinario, Furiosamente, e per lo più a modo di chi non ha più speranza. ‒
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 332: Non sono queste l'impromesse che mi facesti, o Pallante, che mi dicesti che non ti gitteresti alla disperata tra li ferri.
Esempio: Vill. M. 400: Ardendo ville, casali e manieri in grande quantità, ed uccidendo e predando alla disperata.
Esempio: Grazz. Pros. 92: Non stette a far troppi convenevoli, che alla disperata le salì addosso.
Esempio: Bald. Vit. Guidob. 1, 76: E combattendo alla disperata, o salvarsi, o morire.
Esempio: Segner. Pred. Pal. ap. 219: Quando [il leone] in difesa de' suoi leoncini combatte alla disperata.
Definiz: § XXVIII. Trovasi per Con ferma risoluzione, Addirittura. ‒
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 205: E da' sette anni innanzi, mi penso che facesse alla disperata in tutto.
Definiz: § XXIX. Da disperato, posto avverbialm., vale Disperatamente, Con impeto, Con furia, e simili. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 36, 48: Sì l'odio e l'ira le guerriere abbaglia, Che fan da disperate la battaglia.
Esempio: Bern. Orl. 33, 14: Mettesi a camminar da disperato, Chè cavarne la man tosto dispone.
Definiz: § XXX. Per disperato, posto avverbialm. vale Per disperazione, Per essere disperato. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 2, 39: Tre giovani.... impoveriscono; de' quali un nepote, con uno abate accontatosi, tornandosi a casa per disperato, lui truova essere la figliuola del Re d'Inghilterra.
Esempio: Pulc. L. Morg. 11, 81: S'io ho tre mesi assaltato alla strada Per disperato, e pien di giusto sdegno, ec.
Esempio: Cecch. Incant. 3, 2: E mi conchiuse, o che si voleva oggi trovar con voi, o che si getterebbe per disperata in quel pozzo.
Esempio: E Cecch. Comm. ined. 181: Se e' miseri e gli avari conoscessero Quanta commodità e quant'onore È in un baril di vino e in uno staio Di pane, io credo ch'e' s'appiccherebbono Per disperati.
Esempio: Grazz. Comm. 228: E poi egli sdegnerà forse, e non vorrà mai più moglie, e forse se ne andrà per disperato.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 4: Seguì che il vate della compagnia.... Per disperato se la battè via.
Definiz: § XXXI. Anima disperata, dicesi figuratam., nel linguaggio familiare, a Chi non teme di alcun rischio ed è risoluto a qualunque cosa; ed altresì per disprezzo, a Chi suol commettere azioni scellerate.
Definiz: § XXXII. E in particolare Anima disperata, vale Anima condannata da Dio all'inferno. ‒
Esempio: Gozz. Op. scelt. 1, 13: Giurando che tanto era loro lo stare in que' boschetti, quanto fra l'anime disperate, se durava più a lungo quella gargagliata.
Definiz: § XXXIII. Aver del disperato, detto di deliberazione, proposito, e simili, vale Essere mosso da disperazione, ed altresì Essere proprio di chi è disperato. ‒
Esempio: Salv. Spin. 5, 7: Queste diliberazioni son troppo audaci e troppo precipitose, e hanno troppo del disperato.
Definiz: § XXXIV. Dare per disperato checchessia, vale Togliere altrui ogni speranza intorno a checchessia; e più spesso si usa in proposizione negativa. ‒
Esempio: Magal. Lett. fam. 1, 120: Il libretto del Tuano ancora non s'è avuto. Non vi do già per disperato l'averlo, quando voi vi contentiate di mandar un libro di qualche verità in contraccambio.
Definiz: § XXXV. Darsi al disperato o alla disperata, Gettarsi al disperato o alla disperata, Mettersi, e simili, al disperato, e, talora, alla disperata; e anche, come trovasi, Recarsi in sul disperato; sono maniere che valgono Disperarsi, Darsi alla disperazione, ed altresì Fare atti, risoluzioni, da disperato. ‒
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 148: Un frate antico era stato tentato ben dieci anni fortemente da molte male cogitazioni, intantochè quegli s'aveva recato in sul disperato.
Esempio: Gell. Circ. 83: Mi gittai al disperato, e mi diedi a navicare.
Esempio: Car. Lett. ined. 1, 216: Diffida del perdono e de la grazia di S. Santità, e de la protezione di V. S. reverendissima, e par che si getti ad un certo modo al disperato.
Esempio: Dav. Tac. 2, 134: Vistol morto, [i soldati] si diedero al disperato.
Esempio: Galil. Op. astronom. 1, 419: Non vi gettate del tutto al disperato.
Esempio: Fag. Rim. 7, 76: Pur non vo' pormi sì alla disperata, E vo' provar se in tutti i modi ancora Mi riesce di fare una sonata.
Definiz: § XXXVI. Fare checchessia come un disperato, vale Farlo disperatamente; ed altresì Farlo con grandissima alacrità, con passione, e simili. ‒
Esempio: Car. Lett. fam. 1, 210: M. Teofilo Zimara è tutto vostro, e studia come un disperato.
Definiz: § XXXVII. Giocare del disperato, o, come anche trovasi, Giocare il disperato, vale figuratam. Operare da disperato, Arrischiare ogni cosa. ‒
Esempio: Pulc. Luc. Ciriff. Calv. 2, 41: Epidoniffo, benchè sia pirato, E facci l'arte come si conviene, A chi giuoca alfin pur del disperato Parvegli questo un giovene da bene.
Esempio: Machiav. Pros. stor. pol. 2, 297: La pazienza e prudenza dovevano usare quelli che erano più saggi, e che non avevano da giuocare del disperato.
Esempio: Guicc. Op. ined. 3, 109: Gli inimici sua (di Piero de' Medici) e quegli si erano scopertigli contro, entrati in grandissimo timore, si risolverono che bisognava giuocare del disperato.
Esempio: Giambull. P. F. Appar. 131: Libano non ne voleva udir cosa alcuna, parendogli un giuocare il disperato.