Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
DISPERATO.
Apri Voce completa

pag.193


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
DISPERATO.
Definiz: Add. da Disperare, Fuor di speranza. Lat. exspes, desperatus. Gr. ἀνέλπιστος.
Esempio: Bocc. nov. 13. tit. Tornandosi a casa per disperato, lui truova essere la figliuola del Re d'Inghilterra.
Esempio: E Bocc. nov. 27. 15. Egli se n'andò disperato.
Esempio: Maestruzz. 1. 32. In niun modo dee il prete permettere, che il peccatore si parta disperato.
Esempio: Petr. son. 100. Poichè 'l camin m'è chiuso di mercede, Per disperata via son dilungato (cioè: da disperarsi.
Esempio: Mor. S. Greg. Perchè agl'infermi disperati è conceduto ciò, che vogliono.
Esempio: Bern. Orl. 1. 16. 28. Marfisa ha nome, la più disperata, Aspra, cruda, selvaggia, empia fanciulla.
Esempio: E Ber. Orl. 2. 1. 54. Che partito saría da disperati.
Esempio: Cas. lett. 59. Io sono il più disperato uomo, che mai fosse.
Definiz: §. I. Per Ismoderato, Eccessivo, cioè da disperati; a quella guisa, che dicono i Latini: insanus, in vece di magnus, immensus. Gr. ἄμετρος.
Esempio: Bocc. nov. 48. 15. Il romor disperato della cacciata giovane da tutti fu cominciato a udire.
Esempio: Dant. Inf. 1. E trarrotti di quì per luogo eterno, Ov'udirai le disperate strida.
Esempio: E Dan. Inf.33. Tu vuoi, ch'io rinnovelli Disperato dolor, che 'l cor mi preme.
Esempio: Cavalc. med. cuor. Quando l'uomo vuol dir d'alcuno, che sia molto reo, dice: egli è un disperato.
Definiz: §. II. Cura disperata si dice da' medici di quelle malattíe, che egli non isperano di poter sanare.
Definiz: §. III. E figuratam. si dice quando nè ammaestramenti, nè riprensioni possono ridurre uno a ben fare.