Lessicografia della Crusca in rete

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GRANDE
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GRANDE.
Definiz: Sust. Era nella repubblica di Firenze, Quegli, che per nobiltà, e ricchezze eccedeva gli altri, e perciò per lo più era privo de' magistrati. Lat. magnas. Gr. μεγιστάς.
Esempio: G. V. 12. 17. 1. A' grandi parea loro ragionevole, siccome erano stati principali a ricoverare la libertà del comune, d'aver parte degli uficj del Priorato.
Esempio: M. V. 2. 9. Per l'operazioni de' cittadini grandi, e popolani grassi (quì in forza d'add.)
Esempio: Borgh. Vesc. Fior. 513. Disfacimento di quei principali, che intorno a questi tempi cominciarono con proprio nome a chiamarsi grandi, e latinamente magnates, potentes.
Definiz: §. I. Per Ogni altra persona di qualsisia città, o regno, che ecceda gli altri in nobiltà, o ricchezza. Lat. proceres, magnates.
Esempio: Stor. Eur. 1. 13. Non potendo comodamente farsi da persona, che non ecceda, e di gran lunga non sopravanzi tutti gli altri grandi del regno.
Definiz: §. II. Stare in sul grande. Lat. superbè se gerere, magnos spiritus habere, v. Flos 352. Gr. σοβαρεύεσθαι.
Esempio: Varch. Ercol. 91. Stare in sul grande, in sul grave, in sul severo ec. in sul mille, significano quasi una cosa medesima, cioè così col parlare, come coll'andare tenere una certa gravità conveniente al grado, o forse maggiore.
Esempio: Salv. Spin. 1. 1. Io non so, s'e' si stanno in sul grande, o se pure egli abbiano in testa qualche altro umore.
Definiz: §. III. Far del grande, o il grande, vale lo stesso.
Esempio: Varch. Ercol. 91. Stare in sul grande ec. il che si chiama in Firenze, e massimamente de' giovani ec. fare il grande.
Esempio: Bern. rim. 18. Perch'ell'è vergognosa, e fa del grande.
Definiz: §. IV. Farsi grande; vale Presumersi, Aggrandirsi. Lat. se iactare, magnificare.
Esempio: Bellinc. son. 2. Ognun coi bei disegni si fa grande, Poi non riescon sotto le lor cioppe.
Definiz: §. V. In grande, posto avverbialm. vale Nella proporzion grande, Nella proporzion maggiore.
Definiz: §. VI. Grande, è anche Titolo, che si dà in alcune corti a' personaggi, che per alcuna determinata prerogativa si distinguono da gli altri.