Lessicografia della Crusca in rete

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INVANIRE.
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INVANIRE.
Definiz: Neutr. Divenir vano, vuoto della parte nutritiva; detto di cereali, biade, frutta, e simili. –
Esempio: Fr. Bart. Amm. ant. volg. 85: Che utilità è de' semi che al cominciamento bene mettono erba e fioriscono, e poi invaniscono?
Esempio: Vill. M. 149: Il residuo di grani e di biade in molti paesi.... fece (il gran caldo) ristrignere e invanire per modo, che dove era stata speranza d'ubertuosa ricolta, generò sformata carestia.
Esempio: Domen. Plin. 408: Nelle parti marine della Spagna fanno frutto (le palme), ma non maturo; in Africa, dolce, ma tosto invanisce.
Esempio: Red. Lett. 2, 251: Dovrebbe avere imparato ad intendersi de' terreni e delle raccolte, e come si fanno, e come vengono rigogliose, e come invaniscono.
Definiz: § I. E in locuz. figur. –
Esempio: Red. Son. 14: Venne il caldo d'amore; e i primi frutti Fe' nascer da quei fiori; e ben gli avria In dolce ancor maturità condutti; Ma sollevata dalla donna mia, Fece invanirgli interamente tutti Una nebbia crudel di gelosia.
Esempio: Giobert. Ges. mod. 2, 578: Nei principj incorrotti del loro apostolato, Iddio benedisse con ubertosa ricolta le generose loro fatiche, ma poco durò la messe; chè.... i rami intisichirono, i germogli invanirono, ec.
Definiz: § II. E figuratam., per Mancare, Svanire, Dileguarsi, Venir meno. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 306: Disfecesi il Segnore a questo modo, che 'l suo corpo tornasse in aiere? Non piaccia a Dio; onde non invanìe come nebbia, che si disfà: ma è detto quello, in ciò che si levòe dinanzi da loro.
Esempio: Colonn. Guid. N. 60: Per tutto questo non invanìo in lei la favilla d'amore.
Esempio: Volg. Pist. Vang. M. 105: I figliuoli d'Isdraelle non potevano ragguardare nella faccia di Moises per la gloria del suo volto, la quale gloria invanìe e tornò in nonnulla.
Esempio: Vill. M. 181: E per lunga vista si dimostrò (certa apparizione celeste) in propia figura di serpe, e poi cominciò a invanire dalla coda e dal collo, e ultimamente il corpo e 'l capo venne meno.
Definiz: § III. E per Divenire stolto, folle, Vaneggiare, e simili, costruito con un compimento retto dalla prep. In. –
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 510: Quei che o si lordano nel pantano delle lascivie, o almeno invaniscono nelle leggerezze d'amore, comuni ad ogni animo plebeio, vizioso, ec.
Definiz: § IV. Invanire, vale pure Divenir vano, vanaglorioso; anche con un compimento retto dalla prep. Di. –
Esempio: Cavalc. Pist. Eust. 406: Sii cauta e sollecita, che questa tua cotale umiltà e perfezione.... non ti faccia invanire dentro nel tuo occulto pensiere, e facciati parer santa.
Esempio: E Cavalc. Esp. Simb. 1, 194: Molti del dispregiare la vanagloria di fuora più invaniscono dentro.
Esempio: Machiav. Disc. 407: Altrimenti si governano gli uomini deboli, perchè invaniscono e inebriano nella buona fortuna.
Esempio: Bart. D. Vit. Zucch. 1, 69: Non le voleva (le monache) in esteriorità che avesse punto del singolare, che tira a sè gli occhi del publico, ed espone a gran pericolo d'invanire.
Esempio: Lanz. Vas. ant. dip. 152: Io credo anzi che Talide invanisse di quell'opera, come, per testimonianza di Dante, invaniva Oderigi da Gubbio delle sue miniature.
Esempio: Lambr. Elog. 104: Il Re l'onorò della croce, prima di cavaliere, poi di commendatore dell'Ordine Mauriziano. Il Vieusseux l'ebbe cara, ma lungi dallo invanirne pareva ripetere con nobile semplicità le parole ec.
Definiz: § V. Neutr. pass. invanirsi Esser preso dalla vanità di ciò che è indicato dal suo termine; e assolutam., Divenir vano, vanaglorioso. –
Esempio: Dav. Tac. 2, 216: Civile s'invanì di far anch'egli mostra di sue navi.
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 67: Imparano a non far conto de' divini comandamenti, a insolentire, a invanirsi, e a stimar più se stessi, che Dio medesimo.
Esempio: Salvin. Disc. 1, 189: Tra queste [arti].... occupa nobilissimo luogo la storia, la quale ancora potrà servire a' nobili a non s'invanire di sua nobiltà.
Esempio: Forteguerr. Cap. 218: Liborio, tu sai ben quanto lontano Io sia dall'invanirmi.
Definiz: § VI. Att. Fare o Render vano, privo di effetto; ed altresì Far venir meno, Distruggere; riferito per lo più a cose morali. –
Esempio: Volg. Pist. Vang. M. 105 t.: E non favellòe in vano, per invanire la promessione d'Abraam.
Esempio: Bart. D. Ital. 2, 182: L'infelice condizion del terreno, suggetto ad allagarsi, e col covarvi dell'acque corrompere la sementa, invaniva di tanto in tanto la ricolta e le speranze, or non poco or del tutto.
Esempio: E Bart. D. Op. mor. 23, 383: Avvi (il mondo).... mentite le promesse,... frodata la mercede, invanite le speranze, delusa l'espettazione.