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1) Dizion. 5° Ed. .
ESTREMO.
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ESTREMO.
Definiz: Add. Che termina, o In che finisce, checchessia; Che è, si trova, è posto, in fine, o verso il fine, di checchessia, Che ne costituisce il termine: e applicasi a spazio, o a cosa che occupi spazio.
Dal lat. extremus. ‒
Esempio: Dant. Parad. 30: E se l'infimo grado in sè raccoglie Sì grande lume, quant'è la larghezza Di questa rosa nell'estreme foglie?
Esempio: Bocc. Laber. 8: Da queste (dalle cose della natura) passammo alle divine, delle quali a pena le particelle estreme si possono da' più sublimi ingegni comprendere, tanto d'eccellenza trapassano gl'intelletti de' mortali.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 24: Per aver l'elmo che 'l fiume gli asconde, In quella parte, onde caduto gli era, Discende ne l'estreme umide sponde.
Esempio: Giambull. P. F. Stor. Europ. 119 t.: L'Istria,... ultima o estrema provincia d'Italia da quella banda dove il sol nasce, ec.
Esempio: Bart. C. Tratt. Albert. 8: E questi perchè ei vanno volando ed a pena toccando le estreme parti delle superficie, gli chiameremo raggj estremi o ultimi.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 48: Nè ferve men l'altra battaglia equestre Appresso il colle, all'altro estremo canto.
Esempio: Red. Lett. 1, 29: Per lo meno fece aprire pur di una piccola vena l'estrema bocchetta.
Esempio: Pap. Cons. med. 1, 210: Convengono frequenti freghe alle membra estreme, e spesse immersioni dei piedi.
Esempio: Capp. Longob. 134: L'estremo termine di quel mare pigliava nome da Ercole greco.
Definiz: § I. E dicesi pure di ciò che sta a' due capi, o costituisce i due capi, di qualsivoglia cosa; e figuratam., riferiscesi anche a cosa intellettuale, o serie di cose morali o ideali. ‒
Esempio: Varch. Lez. Accad. 349: I due amori estremi si chiamano demoni, cioè nè al tutto dii, nè affatto uomini, ma tra l'una natura e l'altra.
Esempio: Salv. Avvert. 2, 10: Del più o del manco, per lo essere termini estremi, meno son capaci di qual si voglia nome, e più naturalmente che a qualunque altro superlativo vien loro appresso la voce di.
Esempio: Guiducc. Disc. Com. 52: D'una linea retta si può lasciar nel suo stato uno de' suoi estremi termini, e incurvar tutto 'l resto.
Definiz: § II. E detto di paese, vale anche Il più lontano, o remoto; Lontanissimo, Remotissimo. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 34: Ritornando io da quelle isole estreme Che da levante il mar Indico lava, ec.
Esempio: E Ar. Orl. fur.15, 21: Ma volgendosi gli anni, io veggio uscire Da l'estreme contrade di ponente Nuovi Argonauti.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 107: La fama del decreto memorando Di Grecia andò fino alle piaggie estreme.
Definiz: § III. Detto di confine estremo, termine estremo, punto estremo, e simili, significa Oltre al quale non si possa o non si debba andare; per lo più in locuzione figurata. ‒
Esempio: Monigl. Poes. dram. 3, 446: Forz'è ch'io dica, o caro padre, è giunto Di nostra povertà l'estremo punto.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 308: Io spero che sia questo il punto estremo a cui menar ci dovesse questa, a mio credere, perniciosa direzione delle menti.
Esempio: E Capp. Econ. 366: I provvedimenti economici degli ultimi di schiatta Medicea segnarono l'estremo confine d'ignoranza amministrativa e di povertà voluta, a cui potesse condursi, ec.
Definiz: § IV. Estremo, aggiunto a nome designante spazio o luogo determinato, o anche cosa, forma con esso, secondo proprietà latina, una maniera che denota la Parte estrema, l'Orlo, la Punta, e simili, di esso spazio, o luogo, o cosa: ed è locuzione propria, più che altro, di nobile scrittura. ‒
Esempio: Sannazz. Arcad. 82: Riceverò in una patera il caldo sangue, e quello con gli estremi labbri gustato verserò tutto in una fossa fatta dinanzi all'altare.
Esempio: Ar. Orl. fur. 10, 23: Quivi surgea nel lito estremo un sasso, Ch'aveano l'onde, col picchiar frequente, Cavo.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 46, 3: Mamma e Ginevra e l'altre da Correggio Veggo del molo in su l'estremo corno.
Esempio: Tass. Rinald. 8, 46: Smontano i cavalier dov'è congiunto L'estremo mare colla molle arena.
Esempio: Parin. Poes. 14: Inchini 'l mento, e con l'estrema falda Del piumato cappello il labbro tocchi.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 150: Per mezzo della quale si congiungeva con l'estrema destra dell'esercito dell'Alpi.
Esempio: Manz. Poes. 62: Divorai L'estrema via: giunsi sull'orlo.
Definiz: § V. Poeticam. vale anche Che è di fuori, Esterno, Esteriore. ‒
Esempio: Dant. Inf. 19: Qual suole il fiammeggiar delle cose unte Muoversi pur su per l'estrema buccia; Tal era lì da' calcagni alle punte.
Esempio: E Dant. Parad. 12: Così di quelle sempiterne rose Volgeansi circa noi le duo ghirlande; E sì l'estrema all'intima rispose.
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 362: L'estrema, cioè quella di fuora; all'intima, cioè a quella d'entro.
Definiz: § VI. Per Ultimo, rispetto al corso della vita; detto così di tempo, come di atti, o di cosa che abbia comecchessia relazione con la fine del vivere: ma è proprio di nobile scrittura. ‒
Esempio: Petr. Rim. 1, 16: Indi traendo poi l'antico fianco Per l'estreme giornate di sua vita, Quanto più può col buon voler s'aita, Rotto dagli anni e dal cammino stanco.
Esempio: Ar. Orl. fur. 24, 82: Così dicendo, le reliquie estreme De lo spirto vital che morte fura, Va ricogliendo con le labra meste.
Esempio: E Ar. Orl. fur.37, 77: Va a Drusilla, e mira Che di sua vita ha chiuse l'ore estreme.
Esempio: Tass. Gerus. 12, 65: Ella, mentre cadea, la voce afflitta Movendo, disse le parole estreme.
Esempio: E Tass. Gerus. 20, 127: Giunse e mirolla (Armida) il cavaliero Tanto vicina alla sua estrema sorte, Già compostasi in atto atroce e fero, Già tinta in viso di pallor di morte.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 474: Un certo giovane si teneva in casa una donna, amata da lui sì potentemente, che nè pure nell'estrema sua malattia pensava a licenziarla.
Esempio: Forteguerr. Cap. 293: Ma venga pur vecchiezza e 'l giorno estremo.
Esempio: Parin. Poes. 271: Applausero Ai duellanti atroci; Creando a sè delizia E delle membra sparte, E degli estremi aneliti, E del morir con arte.
Esempio: Alf. Trag. 2, 283: Quella orribil sanguinosa notte, Che fu l'estrema al padre mio.
Esempio: Fiacch. Fav. 2, 5: Pure alfin la vecchiezza all'ora estrema Fia che mi guidi, e converrà ch'io mora.
Esempio: Mont. Poes. 2, 180: Generoso mortal, che al fato estremo Mi togli, ec.
Esempio: Capp. Longob. 123: La Francia, che in sè avea raccolto gli estremi aneliti del genio latino (qui in locuz. figur.).
Definiz: § VII. E nel medesimo senso applicasi, pure in nobile scrittura, a ciò che si faccia, si dica, venga, e simili, in fine, o per ultima cosa. ‒
Esempio: Petr. Rim. 1, 156: Date udïenza insieme Alle dolenti mie parole estreme.
Esempio: Ar. Orl. fur. 2, 57: A quel loco, che chiudea il mio core, Dissi, partendo, le parole estreme.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 27, 17: Si consigliaro alquanto, e fur l'estreme Conclusïon dei lor ragionamenti Di dare aiuto... Al re Agramante.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 52: Squadra d'ordine estrema ecco vien poi; Ma d'onor prima e di valore e d'arte.
Esempio: E Tass. Gerus. 5, 12: Qui tacque Eustazio, e questi estremi accenti Non proferì senza arrossarsi in viso.
Esempio: E Tass. Gerus. 19, 110: Apri gli occhi, Tancredi, a queste estreme Essequie (grida) ch'io ti fo col pianto.
Esempio: Don. Comp. Music. 15: Non far communemente salti di quinta e di quarta, se non tra le corde cadenziali di ciascuno; ed in esse porre l'estreme note delle progressioni continuate.
Esempio: Forteguerr. Cap. 285: Il grano, il vino, la vitella e 'l porco, Sono le prime cure e son l'estreme.
Esempio: Alf. Trag. 2, 323: In core Di vederti una volta anco bramava, Darti d'amor l'estremo addio.
Esempio: Fosc. Poes. C. 25: E l'uomo e le sue tombe E l'estreme sembianze e le reliquie Della terra e del ciel traveste il tempo.
Esempio: Giust. Vers. 341: Anch'io del tempio fra i devoti marmi Dunque l'estremo vale intuonar deggio Al dolce amico con pietosi carmi?
Esempio: Manz. Poes. 83: A questo pio Presta gli estremi ufizj.
Definiz: § VIII. Pure per Ultimo, detto di atto, o simile, col quale altri tenti o si adoperi con tutte le forze di conseguire un dato fine, o di riuscire in checchessia. ‒
Esempio: Tass. Gerus. 11, 26: Chiama ancora alle fatiche estreme Fanciulli e vecchi l'ultima fortuna.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 9, 203: Tutti i pietosi uomini alzavano le mani al cielo, perchè.... in quell'estremo cimento un popolo proteggesse, che difendeva la sua libertà.
Definiz: § IX. Figuratam. e poeticam., detto di persone, vale Che è del più basso grado o condizione, Infimo: ma in tal senso è di raro uso. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 19, 2: Questo umil diverria tosto il maggiore; Staria quel grande infra le turbe estreme.
Definiz: § X. Estremo dicesi di condizione, stato, e simili, di persona, e anche di cosa, e vale Grandissimo, Sommo, Massimo, Eccessivo; e comunemente applicasi a condizione non buona. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 8, 319: Il quale vedeva poverissimo, ed in estrema miseria posto.
Esempio: But. Comm. Dant. 1, 139: Molte cose si dicono della sua estrema povertà.
Esempio: Poliz. Pros. 54: È in necessità estrema.
Esempio: Ar. Orl. fur. 45, 1: Ruinati son da la suprema Gloria in un dì ne la miseria estrema.
Esempio: Legg. Band. C. 2, 322: Per il gran numero di Suore al quale immeritamente le son pervenute, e per l'estrema povertà loro, ec.
Esempio: Varch. Stor. 3, 226: Nè giovò.... a Giovanfilippo l'essere in estrema vecchiezza.
Esempio: Fiacch. Fav. 1, 34: Ne' bisogni estremi Suol far buon giuoco Anco il cattivo, e il poco.
Esempio: Leopard. Pros. 1, 273: La lunghezza del verno, l'intensità del freddo, e l'ardore estremo della state,... mi travagliavano di continuo.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 328: Serbava quel partito all'estrema necessità.
Esempio: Capp. Econ. 371: La estrema penuria non è tra noi più frequente che per l'innanzi non fosse.
Definiz: § XI. E nel medesimo senso dicesi pure di stato dell'animo, e anche della mente; di sentimenti, affetti, e simili. ‒
Esempio: Poliz. Pros. 72: Io vi rimando.... quelle vostre laude e sonetti e ternarj.... Presonne quelle donne un piacere estremo.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 55: Porta, non che punto, Ma trapassato il cor d'estrema ambascia.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 16, 9: Corre, e fingendo una letizia estrema, Verso Grifon l'aperte braccia tende.
Esempio: Alam. L. Gir. 23, 10: Porta odio estremo al fisico severo.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 2, 3: L'animo acceso d'estrema voglia e desiderio d'attendere alla scultura.
Esempio: Tass. Rinald. 5, 49: E solo il tutto ad un compagno dissi, Con cui d'estremo amor congiunto vissi.
Esempio: Forteguerr. Cap. 186: Estrema E nuova maraviglia era il vedere L'augusto almo Innocenzo in aureo seggio.
Esempio: Panant. Poet. Teatr. 84: Tutto quanto occupato, e in un'estrema Meditazion.... per rivedere un tema.
Esempio: Giord. Op. 1, 235: Alla congregazione cristiana, venuta da circa trecento anni nel mondo, rimproveravano una estrema ignoranza.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 315: Le miglia di più e il tempo gli avevan fatto passare quell'odio così estremo e fanatico.
Definiz: § XII. E dicesi altresì di qualità sia fisica, sia morale, atto, e simili. ‒
Esempio: Poliz. Pros. 52: Quello ufficio ha ora quivi, lo fa con estrema diligenzia.
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 40: Questi, or pregando, or minacciando, estreme Prove fa tuttavia.... per trarmi A' suoi disii.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 24, 5: Viste del pazzo l'incredibil prove,... e la possanza estrema, Si voltan per fuggir, ma non sanno ove.
Esempio: E Ar. Orl. fur. 46, 122: Con quella estrema forza che percuote La machina ch'in Po sta su due navi, ec.
Esempio: Car. Eneid. 5, 559: Era Darete un che di forze estreme Fu solo ardito a star con Pari a fronte.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 46: E congiungendo a temerario ardire Estrema forza e infaticabil lena, ec.
Esempio: E Tass. Rinald. 8, 73: E con possanza e con furore estremo, ec.
Esempio: Segner. Crist. instr. 2, 244: Non hanno a durar sempre queste caligini su la terra,... si hanno a disciogliere con estrema confusione de' reprobi, e con estremo onore di quel Dio stesso, ec.
Definiz: § XIII. E semplicemente per Grande, ma in locuzione comparativa e con maniera iperbolica, si disse di persona, a denotare supremo grado di alcuna sua mala qualità. ‒
Esempio: Firenz. Comm. 1, 428: Io non vidi mai il più estremo bugiardo di costui.
Definiz: § XIV. Vale pure Gravissimo, Irreparabile, Disperato, detto di mali, danni, sinistri accidenti, mala sorte, e cose simili. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 20, 88: Come aiutar ne le fortune estreme Sempre si suol, si pone [Astolfo] il corno a bocca.
Esempio: Tass. Gerus. 2, 69: Dolci cose ad udire e dolci inganni, Ond'escon poi, sovente estremi danni.
Esempio: E Tass. Gerus. 16, 62: Nè un momento indugiò, nè un breve aiuto Nel caso estremo il traditor mi porse?
Esempio: E Tass. Rinald. 10, 57: Tu solo, altera coppia, isgomentarti Vista non fusti nell'estrema sorte.
Esempio: Filic. Poes. tosc. 15: Nella ruina estrema Fia che dell'Istro la famosa reggia D'ostile incendio avvampi.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 72: Cristoforo vedendo il suo padrone nell'estremo pericolo, andò col pugnale addosso al Signore.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 537: Noi uomini siam in generale fatti così: ci rivoltiamo sdegnati e furiosi contro i mali mezzani, e ci curviamo in silenzio sotto gli estremi.
Esempio: Capp. Pens. Educ. 317: Coloro i quali tengono a grave misfatto ogni più lieve percossa che in casi estremi sia data ai bambini, a fine di rimuoverli dall'ostinatezza, ec.
Definiz: § XV. E detto di estremo rimedio, estremo partito, e simili, vale Che essendo gravissimo, e talvolta pericoloso, pigliasi solo per forte necessità, dopo aver conosciuto che ogni altro espediente è inefficace. ‒
Esempio: Bentiv. G. Nunz. 4, 171: Questo regno è.... sì infermo particolarmente nella dissoluzione della disciplina regolare, che appunto.... è bisogno in ciò d'un estremo rimedio.
Esempio: Pap. L. Coment. 1, 66: Essere già la Convenzione circondata di cannoni; doversi ricorrere agli estremi rimedj; cassare tutti que' magistrati che si dicevano rivoluzionarj, ec.
Definiz: § XVI. Talora prendesi per Che esce dai termini ordinarj, o convenienti, Che eccede, Eccessivo, detto di cose tanto morali quanto fisiche. ‒
Esempio: Castigl. Corteg. V. 101: Io per me amerei che non fossero [gli abiti] estremi in alcuna parte, come talor suol essere il franzese in troppo grandezza, e 'l tedesco in troppo piccolezza.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 135: Occorre tale anno.... che il Signore Iddio.... fa e permette che i tempi vadano estremi, e non secondo le loro stagioni, come un lungo secco, ec.
Definiz: § XVII. Estremo supplizio. –
V. Supplizio.
Definiz: § XVIII. Estrema Unzione. –
V. Unzione.
Definiz: § XIX. Estremo, in forza di Sost., vale, con proprietà che ha comune col latino, Parte estrema, Termine, Estremità; ed altresì Ciascuno dei due punti estremi di cosa che si consideri rispetto alla sua lunghezza, Capo, Punta. ‒
Esempio: Bocc. Com. Dant. M. 1, 165: La seconda maniera del mezzo s'intende assai sovente ciò che si contiene intra due estremi, o infra la circonferenza del cerchio.
Esempio: Vinc. Mot. Mis. acq. 364: All'estremo di essa asse interrata sia messo il piè d'una cerbottana stoppata da piè.
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 37: Ch'ella (una balena) sia una isoletta ci credemo; Così distante ha l'un da l'altro estremo.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 3, 22: La manca un cerro tien grosso e gagliardo, Ch'uno estremo ha d'acciar lucido armato.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 5, 39: Sostenevano quel cielo che per tutto era in modo armato, e particolarmente in su gli estremi, di canapi, di funi,... che non è possibile imaginarsi meglio.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 53: Gli Arabi allora, e gli Etiopi, e i Mori, Che l'estremo tenean dal lato manco, Giunsi spiegando e distendendo in fuori.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 2, 57: Non sia in natura altra maniera di aggregare, che coll'unione o col toccamento degli estremi.
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. 3, 133: Investigare.... se l'istessa forza che basterebbe usare per romperla (la mazza) in tal modo, basterebbe ancora quando il ginocchio si puntasse, non nel mezzo, ma più vicino all'un degli estremi.
Esempio: Guiducc. Disc. Com. 53: Egli riferisce la cagion di ciò all'esserci gli estremi della cometa disugualmente lontani dall'occhio.
Esempio: Viv. Lett. Oriuol. 342: Legò due palle di piombo con fili di egualissime lunghezze, e dagli estremi di questi le fermò pendenti in modo, che ec.
Esempio: Grand. Elem. Eucl. 2: E se la superficie è terminata, gli suoi estremi sono linee in cui le finisce.
Esempio: Zanott. F. M. Forz. viv. 251: La linea S A.... sia una corda elastica, che avendo un estremo immobilmente piantato nel punto S, con l'altro si attacchi a un globo A.
Esempio: Mascher. Problem. Agrim. 1: Misurare una distanza A B accessibile nei soli due estremi A B.
Esempio: Leopard. Poes. 148: E già tenerla O per le chiome fluttuanti, o certo Per l'estremo del boa.
Definiz: § XX. Figuratam., e in locuz. figur. ‒
Esempio: Petr. Rim. 1, 92: Però, lasso, conviensi Che l'estremo del riso assaglia il pianto.
Esempio: Vill. M. 5, 182: Gli estremi della letizia sono occupati dal pianto.
Esempio: Giobert. Rinnov. 2, 337: Confrontando insieme l'ingegno e la plebe, pare a prima vista che l'uno sia valore e l'altra numero, l'uno individuo e l'altra moltitudine, l'uno spirito, cervello, nervo, l'altra braccio, muscolo e materia; per guisa che in loro versino i due estremi della catena sociale, onde la plebe è la parte infima e come la base, l'ingegno è la parte più esquisita e la cima.
Definiz: § XXI. Pure per Parte estrema, Estremità, ed altresì Confine, detto di città, paese, regione. ‒
Esempio: But. Comm. Dant. 3, 159: Nello estremo, cioè nella estrema parte, d'Europa.
Esempio: Car. Eneid. 1, 938: Cercando Io manderò di lui fino a l'estremo De' miei confini la riviera tutta.
Esempio: E Car. Eneid. 9, 16: Ei co i migliori al palatino Evandro Se n'è passato, e quindi è ne l'estremo Penetrato d'Etruria.
Esempio: Lam. ant. tosc. 1, 60: Le cattedrali di Siena e di Lucca sono talmente nell'estremo e come sulle mura di quelle città, che vi è tutta l'apparenza che in antico.... rimanessero fuori del cerchio anteriore delle medesime.
Esempio: Alf. Sallust. 191: Trovansi, quasi nell'estremo dell'Affrica, due golfi d'inegual vastità.
Definiz: § XXII. Per Segno o Grado massimo, Ultimo termine, cui giunger possa checchessia. ‒
Esempio: Leopard. Pros. 2, 122: A quale estremo di cecità, anzi di stolidità, sia condotto l'uomo dall'amor proprio.
Esempio: Capp. Econ. 336: Noi vedemmo in questi pochi anni l'estremo dei cari e dei bassi prezzi delle derrate.
Definiz: § XXIII. Per Fine, Termine; e più propriamente dicesi della vita. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 4, 21: A me vergogna non reputerò infino nello estremo della mia vita di dover compiacere a quelle cose, ec.
Esempio: Cas. Rim. 1, 17: E da quelle armi ch'io pavento e tremo, Della mia vita affidi almen l'estremo?
Esempio: Manz. Prom. Spos. 679: L'occhio soltanto era quello di prima, e un non so che più vivo e più splendido; quasi la carità, sublimata nell'estremo dell'opera, ed esultante di sentirsi vicina al suo principio, ci rimettesse un fuoco più ardente e più puro di quello che l'infermità ci andava a poco a poco spegnendo.
Definiz: § XXIV. E si disse della morte, in costrutto con la particella In estremo, per Punto estremo; come anche dicesi popolarmente In fin di morte. ‒
Esempio: Sacch. Nov. 1, 54: Basso della Penna nell'estremo della morte lascia con nuova forma ogni anno alle mosche un paniere di pere mézze.
Definiz: § XXV. E usato assolutam., vale parimente Fine o Termine della vita; e con più largo senso, Parte estrema del vivere. ‒
Esempio: Petr. Rim. 1, 9: Che vendetta è di lui ch'a ciò ne mena, Lo qual, in forza altrui, presso all'estremo Riman legato con maggior catena.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 251: Felice agnello alla penosa mandra Mi giacqui un tempo: or all'estremo famme E fortuna ed Amor pur come sole.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 145: Come che la sua vita fosse scelerata e malvagia, egli potè in su l'estremo aver sì fatta contrizione, che per avventura Iddio ebbe misericordia di lui, e nel suo regno il ricevette.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 261: Queste cose chiederà Dio su l'estremo a i ricchi crudeli.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 2, 233: Essi più contumaci.... sono disposti a mantenerla (la zuffa) tuttora fino all'estremo.
Esempio: Manz. Poes. 112: Stette Con lui fino all'estremo, e con lui cadde.
Definiz: § XXVI. Quindi le maniere Agli estremi, o All'estremo, Negli estremi, Nell'estremo, In estremo, che valgono In fine di vita, Vicino a morte; e spesso costruisconsi con Essere agli estremi, all'estremo, negli estremi, nell'estremo, in estremo, e anche si usarono con Stare agli estremi, all'estremo, negli estremi, nell'estremo, in estremo. ‒
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 2, 3: Puote essere per vana dilettazione, la quale li ha abbagliati, che non si sieno accorti se non nelli estremi.
Esempio: Belc. F. Pros. 2, 146: E poi crescendo l'infermità, e stando in estremo, disse: arrecatemi l'acqua benedetta.
Esempio: Ar. Orl. fur. 5, 60: Ripetendo sovente la parola Che Arïodante avea in estremo detto: Che la cagion del suo caso empio e tristo Tutta venia per aver troppo visto.
Esempio: Sassett. Lett. 354: Era questo un marinaro della nave, quale stava già confessandosi, e nell'estremo.
Esempio: Dav. Scism. 410: Già vicina, fu avvertita che il re era all'estremo.
Definiz: § XXVII. Pure assolutam., per Condizione molto povera, e trista, o gravissima, Angustia o Strettezza grandissima, Massima miseria, Somma necessità, Mancanza assoluta del necessario a vivere, e simili. ‒
Esempio: Bocc. Decam. 5, 186: Avvenne un dì, che essendo così Federigo divenuto all'estremo, che il marito di monna Giovanna infermò.
Esempio: Baldin. Decenn. 6, 478: Finalmente con tal bella invenzione diminuì tanto il suo avere, che si ridusse all'estremo.
Esempio: Mont. Feron. 3, 232: Ma del figliuol di Maia, a ciò spedito, Non fu tarda l'aita in tanto estremo.
Esempio: Manz. Poes. 333: A questi estremi A poco a poco ei venne, e coi consiglj Che or proponete: a trarnelo fia d'uopo Appigliarci agli opposti.
Esempio: E Manz. Poes. 847: O prole d'Israello, o nell'estremo Caduta.
Esempio: E Manz. Prom. Spos. 537: Alcuni di quei più abbandonati e ridotti all'estremo venivan levati di terra, rianimati, ricoverati, e provveduti per qualche tempo.
Definiz: § XXVIII. E parlandosi di città o eserciti assediati, vale Massima angustia, Condizione disperata, per mancanza di viveri e di soccorsi. ‒
Esempio: Vill. M. 5, 78: La vittoria fu grande e singolare, chè essendo Bologna abbandonata dall'aiuto della Chiesa, dall'Imperadore, da' Signori di Lombardia e da' Comuni di Toscana, e posta negli estremi, per occulta via fu liberata.
Esempio: Montecucc. Op. 1, 221: Ridotto all'estremo. Ragguagliarne i superiori,... ragunare il consiglio, e rimostrare la necessità e le difficoltà della piazza.
Definiz: § XXIX. Estremo, pure assolutam., e in senso figurato, usasi a denotare Ciascuna delle due condizioni, modi, stati, qualità, e simili, opposte e contrarie fra loro, che sono o si considerano respettivamente come i termini di checchessia: e applicasi più che altro a cose morali. ‒
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 528: Si può dire de la superbia che à du' estremi, cioè eccellenzia di sè, mancamento del prossimo; invidia à du' estremi, letizia del male, tristizia del bene del prossimo, ec.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 274: È difficile trovare il punto della virtù posta nel mezzo delli dui estremi, viziosi l'uno per lo troppo, l'altro per lo poco.
Esempio: Guicc. Op. ined. 1, 153: Quanto più ti discosti dal mezzo per fuggire uno degli estremi, tanto più cadi in quello estremo di che tu temi.
Esempio: Segn. B. Etic. volg. 220: Per esser ella (la giustizia) ultimamente, non nel mezo di due estremi, ma d'un solo che serve per due, vien ella ancora ad esser diversa dall'altre [virtù], che son mezo infra due estremi distinti.
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. 32: Ma fra 'l riso e fra 'l pianto in tali estremi, Mezzo non veggio, che un gran duolo scemi.
Esempio: Piccolom. Instit. mor. 264: Risiede questa virtù della magnificenzia in mezzo di due estremi;... l'uno de' quali.... si può chiamare disperdimento; l'altro.... si potrà domandare meschinezza.
Esempio: Segn. Agn. Lez. 66: È mezzana tra la filosofia e l'istoria la poesia, perchè partecipa di questi due estremi.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 34: Il che nel suo modo di discorrere era l'istesso che trovare un uomo di gran cuore e di poco spirito: ma non essendo facile l'unire questi due estremi, differì per alcuni giorni la risoluzione.
Esempio: Pindem. Poes. 349: Odiar gli estremi, e star nel mezzo, E Natura seguir.
Esempio: Giobert. Rinnov. 2, 269: Potrebbe anche accadere che niuno dei due estremi si verificasse, e le cose procedessero per una via mezzana tra l'uno e l'altro, che è quanto dire per un sentiero misto di vicende repentine e di equabili andamenti.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 259: Miscuglio accidentale d'uomini, che più o meno, per gradazioni indefinite, tengono dell'uno e dell'altro estremo.
Definiz: § XXX. E per Stato, Modo, e simili, eccessivo, Eccesso, considerato in relazione al suo contrario. ‒
Esempio: Giott. Canz. 348: E pigliando quel detto, Duro estremo mi par, s'io ben comprendo; E però nol commendo, Ch'è rade volte estremo sanza vizio.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 376: Meritavane più tosto biasimo che commendazione d'andare all'altro estremo.
Esempio: Car. Lett. fam. 2, 59: Il fastidio di uno estremo non vi deve far cadere in un altro.
Esempio: Tass. Lett. 1, 44: Ma se alcuno vi è, il quale non si lasci vincere in guisa da la novità de le cose non più vedute, che disprezzi quelle che ha famigliari per lungo uso, e insieme si guardi da l'altro estremo, cioè dal soverchio amore di sè stesso, ec.
Esempio: E Tass. Lett. 1, 280: Maggiormente sarei sottoposto a i medesimi [strali de l'invidia cortegiana], se dopo così gran caduta, con subito ed inaspettato rivolgimento di fortuna, io passassi da l'un a l'altro estremo di favore e di condizione.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 32, 152: Quivi egli, quivi i suoi capitani, quivi tutta la soldatesca, trovandosi passati da l'un estremo della durissima vita militare all'altro della mollissima capuana, come ferri bolliti s'ammorbidirono, e perderon tutta la tempera militare.
Esempio: Segner. Crist. instr. 1, 360: Dissi poc'anzi perchè il passare da estremo ad estremo non è difficile: difficile è il passarvi di subito, senza mezzo, sicchè chi ieri ardeva di fiamme impure, oggi sia tutto lagrime di cordoglio e di compunzione.
Esempio: Giobert. Primat. Proleg. 204: Gli spiriti ardenti, concitati, generosi,... passano facilmente da un estremo all'altro.
Definiz: § XXXI. Quindi Dare nell'estremo, vale Passare i termini del vero, del giusto, del convenevole, in checchessia, Eccedere. ‒
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 73: Si dà nell'estremo a credere ch'io sappia assai, quanto a perfidiare che non sappia nulla.
Definiz: § XXXII. E Gettarsi negli estremi, detto di persona, che vale Abbandonarsi all'eccesso ora di un dato affetto, modo di operare, stato, e simili, ora del suo contrario: e Passare negli estremi, detto di qualche affetto, per Eccedere, Trasmodare. ‒
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 526: Allora è santo lo desiderio dell'oro, quando sta nel mezzo e non passa ne l'estremi.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 211: Voi avete un difetto in ogni vostra Cosa, voi vi gettate in su gli estremi; O uno è vostro vostro amico, o egli V'è altrettanto nemico: voi sapete Ch'i' ve l'ho detto altra volta, sappiatevi Mantener per la via del mezzo.
Esempio: Maff. Merop. 2, 1: Ma tu mi sembri Altra Merope appunto, che di lancio Ne gli estremi ti getti.
Esempio: Pindem. Poes. 188: Tu sempre negli estremi, o lieti o tristi, Figlia, ti getti.
Definiz: § XXXIII. Estremi, chiamami dai Filosofi I termini estremi, cioè maggiore e minore, del sillogismo, ossia I due termini che entrano nel conseguente, e che nelle premesse si paragonano col termine medio; ma si dissero anche le Premesse stesse del sillogismo: e per estensione valgono Il primo e l'ultimo termine di una formula o proposizione. Dai Matematici poi chiamansi Estremi Il primo e l'ultimo termine d'una proporzione. ‒
Esempio: Cavalcant. B. Retor. 84: E perciochè il termino mezano è quello che regge e fa procedere il sillogismo, congiugnendo gli estremi (come è detto), la sua varia disposizione fa variare ancora gli altri termini, e la maniera del sillogismo.
Esempio: Varch. Lez. Pros. var. 2, 286: A ciò fare è necessario che truovi un mezzo, il quale in uno degli estremi sia cagione e nell'altro effetto (estremi chiamano i loici i duoi termini, cioè le due proposizioni di che si fanno i sillogismi, la maggiore e la minore, chiamate da loro premesse); e mediante quel mezzo, ec.
Esempio: E Varch. Lez. Pros. var. appr.: Chi volesse provare che questa passione, immortale, è in questo subbietto, anima,... trovasse un mezzo che nell'uno estremo fusse cagione e nell'altro effetto, dicendo ec.
Esempio: Crusc. Vocab. IV: Termini presso a' Loici sono gli estremi della proposizione, corrispondenti presso a' gramatici a' nomi sustantivi e addiettivi.
Esempio: Giobert. Bell. 76: Il quale [panteismo] confondendo insieme i due estremi della formola ideale, ec.
Definiz: § XXXIV. E dai Legisti diconsi Quelle condizioni essenziali, che son necessarie affinchè la cosa di che si tratta sussista veramente, abbia la sua efficacia, e simili. ‒
Esempio: De Luc. Dott. volg. 1, 95: Rispetto alla prima sorte di legitimazione, quando vi concorrano gli estremi abili, in maniera che per le regole legali, abbia luogo la retrotrazione perchè costi bene della filiazione, ec.
Esempio: E De Luc. Dott. volg. 1, 185: Parimente si crede più comune e ricevuta l'affermativa, cioè che in quelle successioni, nelle quali entra l'ordine di primogenitura, la prerogativa della linea sia la prima e la maggiore, presupposta però la capacità, ed il concorso degli estremi abili.
Definiz: § XXXV. E per similit. ‒
Esempio: Guglielmin. Scrittur. 133: Crediamo bene che la risoluzione di questo punto debba dipendere dal provare due estremi, che sono, prima lo stato antico, e poi il moderno, per potere dal confronto dell'uno e dell'altro ricavare la verità.
Definiz: § XXXVI. Agli estremi, dipendente da verbi di moto, vale Sino all'ultimo grado o termine, Fino a quel punto in cui non c'è più riparo o rimedio alla cosa di che si discorre: e applicasi più che altro a cose civili. ‒
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 25: Tutte queste cagioni unite insieme fanno trascorrere.... fino agli estremi le cose.
Esempio: E Bott. Stor. Ital. 1, 42: Poi venne la rivoluzione di Francia, che dilatò questa peste (cioè il tenere eserciti smisurati) ancor di vantaggio; poi sorse Buonaparte, che la portò agli estremi.
Definiz: § XXXVII. All'estremo, posto avverbialm., vale Alla fine, Finalmente. ‒
Esempio: Petr. Rim. 2, 118: E, per dir all'estremo il gran servigio, Da mill'atti inonesti l'ho ritratto.
Definiz: § XXXVIII. In estremo, posto avverbialm., vale Estremamente, In sommo grado, Grandemente, Sommamente. ‒
Esempio: Ar. Orl. fur. 21, 13: Io ti farò veder ch'in ogni effetto Scelerata è costei più ch'in estremo.
Esempio: Galil. Comm. ep. 1, 281: Ella... sta con ottima sanità, dispostissima della persona, gustosa in estremo di tutti quelli modesti e lodevoli esercizj, che alla vivezza del suo spirito.... sono proporzionati.
Esempio: Panciat. Scritt. var. 190: Se egli potesse trasferirsi quassù, ne goderei in estremo.
Esempio: Segner. Mann. dic. 30, 1: Non solo non è egli da detestarsi, ma è da lodarsi in estremo.
Esempio: E Segner. Incred. 6: Con tutto ciò quella evidenza conferisce in estremo a ricevere un dono tale.
Esempio: Baldin. Vit. Bern. 20: Quel magnanimo Principe, a cui l'opera piacque in estremo, mandò al nostro artefice un gioiello di diamanti.
Esempio: Salvin. Annot. Cas. 256: Versi che piacevano in estremo all'ottimo giudicio del serenissimo e reverendissimo Principe Cardinal Leopoldo di Toscana.
Definiz: § XXXIX. Fare alcuno l'estremo di sua possa, vale Fare esso gli ultimi sforzi, anche figuratam. ‒
Esempio: Petr. Rim. 2, 75: Or hai fatto l'estremo di tua possa, O crudel Morte.
Esempio: Alam. L. Gir. 6, 51: E con la lancia in man, ch'è corta e grossa, Fa verso lor l'estremo di sua possa.
Esempio: Tass. Gerus. 18, 61: Nè cosa è più che ritardar gli possa Dal far l'estremo omai d'ogni lor possa.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 5, 111: Furono trasportati a far l'estremo di lor possa nelle cominciate imprese.
Esempio: Bott. Stor. Ital. cont. 9, 203: Genovesi contro Tedeschi, Tedeschi contro Genovesi già si erano avventati, e ciascuno faceva l'estremo di sua possa per rimaner di sopra.
Esempio: Niccol. Poes. 2, 437: Degl'illustri a favor, che rei non credo, Farò l'estremo di mia possa.
Definiz: § XL. Tutti gli estremi son viziosi, ed anche Ogni estremo è vizio; dicesi proverbialmente per significare Che in ogni cosa è da evitare gli eccessi e seguire la moderazione. ‒
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 528: Ogni estremo è vizio, e lo vizio è peccato; e però vivere ne li estremi è vivere in peccato.
Esempio: Lipp. Malm. 7, 2: Chi non ne beve (del vino), e quello a cui non piace, A questo conto dunque ha un gran giudizio: Anzichè no (sia detto con sua pace), Perch'ogni estremo finalmente è vizio.
Esempio: Not. Malm. 2, 537: Ogni estremo è vizio. Ogni estremo è male; Ogni troppo è troppo. Questa sentenza usiamo dirla Il troppo e il poco Guasta il giuoco.