Lessicografia della Crusca in rete

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Definiz: Avverb. di quantità, val manco, ed ha relazion col più. Lat. minus.
Esempio: Bocc. nov. 23. 23. Egli parla, ne più, ne meno, come se un'anno, ò due fosser passati.
Esempio: E Bocc. nov. 26. 23. E perciò non fia men tosto creduto a me, che a voi.
Esempio: E Bocc. nov. 81. 3. E avendo ella men saviamente più volte gli orecchi porti, e volendosi saviamente ritrarre.
Esempio: Dan. Purg. 29. Con vita carca di stupor non meno.
Esempio: Petr. Son. 262. La rividi più bella, e meno altiera.
Esempio: Bocc. n. 19. 12. Che meno ti deono esser cari, che la testa.
Esempio: E Bocc. g. 3. p. 6. Gittava tanta acqua, e sì chiara verso il Cielo, che di meno avria macinato un mulino.
Esempio: Dan. Inf. c. 3. Cacciarli i Ciel, per non parer men belli.
Definiz: Venir meno: mancare, sveníre, perder gli spiriti. Lat. consternari, deficere.
Esempio: Petr. canz. 4. 6. Com'io sentì me tutto venir meno.
Esempio: E Petr. canz. 8. 6. Che mi fanno anzi tempo venir meno.
Esempio: E Petr. Son. 39. Io sentia dentro al cuor già venir meno gli spiriti.
Definiz: ¶ Per isparire. Lat. evanescere.
Esempio: Dan. Par. 3. Debili sì, che perla in bianca fronte Non vien men tosto alle nostre pupille.