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Dizion. 2° Ed. .
MENO
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pag.509
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MENO
Definiz: | avverb. Di quantità, val manco, ed ha relazion col più. Lat. minus. |
Esempio: | Boccac. nov. 23. 23. Egli parla, ne più, ne meno, come se un'anno, ò due fosser
passati. |
Esempio: | E Bocc. nov. 26. 23. E perciò non fia men tosto creduto a me,
che a voi. |
Esempio: | E Bocc. nov. 81. 3. E avendo ella men saviamente più volte
gli orecchj porti, e volendosi saviamente ritrarre. |
Esempio: | Dan. Purgat. 29. Con vista carca di stupor non meno. |
Esempio: | Petrar. Son. 262. La rividi più bella, e meno altiera. |
Esempio: | Boccac. nov. 19. 12. Che meno ti deono esser cari, che la testa. |
Esempio: | E Bocc. g. 3. p. 6. Gittava tanta acqua, e sì chiara verso il
Cielo, che di meno avria macinato un mulino. |
Esempio: | Dan. Infer. c. 3. Cacciarli i Ciel, per non parer men belli. |
Definiz: | ¶ Venir meno: mancare, sveníre, perder gli spiriti. Lat. consternari,
deficere. |
Esempio: | Petrar. canz. 4. 6. Com'io sentì me tutto venir meno. |
Esempio: | E Petr. canz. 8. 6. Che mi fanno anzi tempo venir meno.
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Esempio: | E Petr. Son. 39. Io sentía dentro al cuor già venir meno Gli
spiriti. |
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