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1) Dizion. 5° Ed. .
FATARE.
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FATARE.
Definiz: Att. Dare in fato, Assegnare o Imporre per fato, per proprio destino, Destinare. Ma non si userebbe oggi se non talvolta in poesia.
Da fato. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. S.: Se io non posso fare in altro modo, se non nè più nè meno che mi fati la stella, che dunque ci fanno le leggi?
Esempio: E Fr. Giord. Pred. S. altrove: Se tu non mi togli l'arbitrio, e che ciò ch'io fo mi sia fatato.
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 273: Ma, perchè fatato li era lo regno di Italia, in alcun modo si potè retenere.
Esempio: E Fr. Guid. Fior. Ital. 331: Se la città, che t'è fatata, intendi di fare, noi ci deletteremo d'arrecare li sassi con le nostre spalle a fare le vostre mura.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 3, 56: E tu, Protesilao primaio, sì come ti fu fatato, cadi per la lancia di Ettore.
Definiz: § I. E riferito a persona, per Designare il fato di quella, Predirne l'avvenire; Astrologare. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 99: La quale stella disse che dava il fato, per la quale le persone si poteano fatare, e sapere quello che gli dovesse intervenire nella vita sua.
Esempio: S. Ag. C. D. 2, 136: Non sia altro Dio ma esso in quelle Dee, che fatano quelli che nascono, e chiamansi Carmentes (il lat. fata nascentibus canunt).
Esempio: Sacch. Nov. 2, 85: E Nuccio,... non facendo le cose sue caute, credendo guadagnare, perdè grossamente, e ancora ne rimase buon tempo come aombrato, come il Gonnella l'avea fatato (qui per similit. e scherzevolmente).
Definiz: § II. E per Predire, Indovinare; anche in forma di Neutr. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 103: Questi punti chi conoscerà, che sono cotanti e così spessi?.... Dunque, matto che tu se', di che fati? or di che indovini dunque? che di', ch'hai veduto?
Esempio: E Fr. Giord. Pred. appr.: E però vedi quanto è la mattezza tua, che vuoli indivinare e fatare, e dire: così ti coglierà.
Esempio: E Fr. Giord. Pred. 105: E però non dica nullo: Io fato che tu viverai cotanto, e Cotali altre cose.... Non fu mai nullo che quello ordine che secondo sua natura è posto nella stella che debba vivere cotanto, mai sapere si potesse.... Ma io ti pongo pur che tu il sappi. Non puoi però fatare nulla; imperocchè, ec.
Definiz: § III. Esser fatato, o Esser fatato ad alcuno, in costrutto con altra proposizione mediante la cong. Che, vale Esser destinato, Esser destino di quello, che avvenga la cosa espressa; Esser fatale. –
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 265: Se fatato si fosse che Troia si potesse defendere, lo tuo braccio è assai sofficiente a defenderla: ma perciocchè li fati questo impediscono, ec.
Esempio: Fr. Bart. Sallust. 83: Avea trovato ne' libri di Sibilla, come della casa de' Corneli doveano essere tre signori di Roma: e innanzi a lui erano stati Cinna e Silla, e egli era il terzo a cui era fatato e preveduto che dovea la signoria avere.
Esempio: Ovid. Art. Am. Ch. 37: Li cavalli,... de' quali era fatato, se e' bevessero nel fiume di Troia chiamato Santo, che Troia dalli Greci non sarebbe presa.
Esempio: Rim. Ant. G. Ubert. Faz. 103 t.: Come del corpo di mia madre uscìo, Così la povertà mi fu da lato, E disse: E' t'è fatato Ch'io non mi deggia mai da te partire.
Esempio: Segn. B. Vit. Capp. 30: Ma perchè egli era pur fatato, che divenisse non pur disutile a quella repubblica, anzi ch'essa repubblica s'estinguesse, i cittadini popolari.... trovarono i mezzi di conseguir questo fine.