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DEVOTO.
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DEVOTO.
Voce cavata dal latino devotus, participio passato di devovere,
Definiz: e adoperata secondo la forza sua originale, ma solo in poesia, tanto in modo assoluto, quanto in congiunzione col verbo Essere devoto, in proposizione sì passiva, come neutra passiva. Vale Votato, Sacrato, Offerto in voto; ed altresì Destinato a pena, danno, morte, e simili. –
Esempio: Ugurg. Eneid. 30: Specialmente Dido,... devota a futura peste, non si può saziare nella mente, ed arde con desiderio ragguardandolo.
Esempio: Car. Eneid. 10, 660: Le Parche addosso Gli dier di mano; onde a morir devoto Fu per l'armi d'Evandro.
Esempio: E Car. Eneid. 12, 391: Ei che per noi combatte Ne sarà fra gli Dei, cui s'è devoto, In ciel riposto.
Definiz: § I. E in forma d'Add., e poeticam., vale Destinato, Designato, a morire. –
Esempio: Alf. Trag. 4, 54: Già in alto stan gli ignudi ferri: accenna, Accenna sol: già nei devoti petti Piombar li vedi, e a libertà dar via.
Definiz: § II. E pure poeticam., Deliberato di far sacrifizio della vita, Risoluto di morire. –
Esempio: Car. Eneid. 2, 834: Come a morte Devoto, ove più folti e più feroci Vide i nemici, incontr'a lor si mosse.
Esempio: E Car. Eneid. 11, 1177: E ciò dicendo, Ne va come devoto a morte anch'egli.
Definiz: § III. E detto delle vittime consacrate agli Dei, vale Destinato in sacrifizio. Offerto in voto, e simili. –
Esempio: Car. Eneid. 8, 276: Enea fu de le viscere pasciuto Del sagginato, a Dio devoto, bue.
Esempio: E Car. Eneid. 12, 294: Ambe col ferro, Sì com'era uso, a le devote belve Segnar le tempie.
Definiz: § IV. Trovasi pure, secondo proprietà latina, per Esecrato, Maledetto. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. Suppl. 19: Congiunse li devoti corpi.