Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
LEGGIADRO
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LEGGIADRO.
Definiz: Add. Piacevole Vago, per leggerezza e grazia di forme e per decorosa scioltezza di movenze e di atti; detto di persona.
Forse è di origine affine a Leggiero. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 298: Santa, saggia, leggiadra, onesta e bella.
Esempio: Bocc. Decam. 2, 222: Era il detto Gualtieri... il più leggiadro ed il più dilicato cavaliere che a quegli tempi si conoscesse.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 164: Fu adunque, non è gran tempo, in Firenze una giovane assai bella e leggiadra.
Esempio: Machiav. Pros. var. 5, 49: Come un falcone.... innanzi s'avventò a sì leggiadra e delicata donna.
Esempio: Ar. Orl. fur. 6, 33: Leggiadro e bel fui sì, che di me accesi Più d'una donna, e al fin me solo offesi.
Esempio: Car. Eneid. 1, 115: Appo me sono Sette e sette leggiadre ninfe e belle, E di tutte più bella e più leggiadra È Deiopea.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 26: Ed a quel largo pian fatto vicino, Ove Argante l'attende, anco non era, Quando in leggiadro aspetto e pellegrino S'offerse agli occhi suoi l'alta guerriera.
Esempio: Parin. Poes. 15: Or te questa, o signor, leggiadra schiera Trattenga al nuovo giorno, e di tue voglie, Irresolute ancora, or l'uno, or l'altro, Con piacevoli detti il vano occùpi, ec.
Esempio: Guadagn. Poes. 1, 192: Questa è l'unica ricetta Per guarire una donzella, Qual tu sei, leggiadra e bella.
Definiz: § I. E per similit. –
Esempio: Bern. Orl. 52, 55: Come ne vien quel leggiadro animale! E pure ha un gran poltrone armato addosso.
Esempio: Alam. L. Colt. 5, 593: In mezzo segga Con presenza real, leggiadra e vaga Di purpureo color, di bianco, e mista, E di più bel lavor le maggior frondi Tutte intagliate, e si dimostri altera, La ierofila allor.
Esempio: Mont. Iliad. 21, 403: Espero, il più leggiadro astro del cielo.
Definiz: § II. E figuratam. –
Esempio: Leopard. Poes. 47: Nostri sogni leggiadri ove son giti Dell'ignoto ricetto D'ignoti abitatori ec.
Definiz: § III. E per semplicemente Avvenente, Piacente, Vago, detto delle membra o parti del corpo. –
Esempio: Tass. Gerus. 12, 82: E voi leggiadre membra, or non son questi Del mio ferino e scellerato sdegno Vestigi miserabili e funesti?
Definiz: § IV. E detto di cose materiali, vale Che ha grata apparenza, Piacevole, Vago a vedersi. –
Esempio: Cap. Comp. S. Cr. 12: Che neuno di questa compagnia debbia portare vestimenti troppo vistosi di colore, nè di vistosi e nuovi e leggiadri tallj, nè con alcuno vano ornamento.
Esempio: Bocc. Decam. 3, 82: Si trasse di sotto alla guarnacca una bellissima e ricca borsa, con una leggiadra e cara cinturetta.
Esempio: E Bocc. Decam. 8, 264: Venuta la mattina, ella gli cinse una bella e leggiadra cinturetta d'argento.
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 34: Sì bell'arme io desiava assai E questo tuo leggiadro abito bruno.
Esempio: Car. Eneid. 1, 1149: Corser tutti a mirare il manto e 'l velo, E gli altri ch'adducea leggiadri arnesi.
Esempio: Tass. Gerus. 6, 108: Al giovin Poliferno, a cui fu il padre Su gli occhi suoi già da Clorinda ucciso, Viste le spoglie candide e leggiadre, Fu di veder l'alta guerriera avviso.
Esempio: Salvin. Iliad. 611: E 'l petto si copria davante Collo scudo leggiadro ed ingegnoso.
Esempio: Parin. Poes. 43: Tropp'ardua impresa, E insuperabil senza voatr'aita, Fia ricordare al mio signor di quanti Leggiadri arnesi graverà sue vesti, Pria che ec.
Definiz: § V. Figuratam., detto di vino, vale Piacevole al palato, Amabile, Squisito. –
Esempio: Grazz. Comm. 85: E spilla questa botte, e assaggia quell'altra, toi di questo leggiadro, bei di quel della vena, io non me ne poteva spiccare.
Esempio: Cecch. Servig. 1, 6: Avete voi Ancor dato nel corpo a quel leggiadro?
Definiz: § VI. Parlando di cose morali, e segnatamente di azioni umane o di sentimenti, vale Magnanimo, Nobile, Generoso, Lodevole, Virtuoso, e simili. –
Esempio: Dant. Purg. 11: L'antico sangue e l'opere leggiadre De' miei maggior mi fer sì arrogante, Che ec.
Esempio: Petr. Rim. 1, 4: Per far una leggiadra sua vendetta, E punir in un dì ben mille offese,... Amor ec.
Esempio: EPetr. Rim. 1, 319: E sento ad or ad or venirmi al core Un leggiadro disdegno aspro e severo.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 246: Chè, s'al ver mira questa antica madre, (l'Italia), In nulla sua tenzone Fur mai cagion sì belle o sì leggiadre.
Esempio: E Petr. Rim. 2, 249: Perchè tien verso me le man si strette Contra tua usanza? i' prego che tu l'opra (apra); E vedrai riuscir cose leggiadre.
Esempio: Bocc. Teseid. 2, 96: Alla reina le cose leggiadre Narrava che avie fatte.
Esempio: Pulc. L. Morg. 9, 54: Meridïana dice: O caro padre, Non mi volere una grazia disdire; Io vo' provar le mie virtù leggiadre In Francia, ben s'i' dovessi morire.
Esempio: Bemb. Rim. 36: Per tornar Italia in libertade, Sostien ne l'arme grave e lungo affanno, Pien d'un leggiadra sdegno e di pietade!
Esempio: Tass. Gerus. 3, 63: V'è Guelfo seco, e gli è d'opre leggiadre Emulo, e d'alto sangue e d'alto stato.
Esempio: Lambr. Elog. 205: Rinnovando e volgendo a miglior uso la leggiadra costumanza di antichi tempi, quando le dame e damigelle ornavano di loro fusciacche gli scudi dei vincitori nei tornei.
Definiz: § VII. E per similit. –
Esempio: Leopard. Paralip. 1, 1: Del topo vincitor furo abbattuti Gli ordini, e volte invan l'opre leggiadre.
Definiz: § VIII. Figuratam., pur detto di cosa, vale anche Virtuoso, Lodevole, Buono, o simile; ed anche Ingegnoso, Sottile, Spiritoso. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 189: Il leggiadro gastigamento della Marchesana fatto al Re di Francia.
Definiz: § IX. E detto di discorso, stile, studj, e simili, vale Piacevole, Vago, Elegante; ed anche Arguto, Sottile. –
Esempio: Dant. Vit. nuov. 80: Quella che m'avea chiamato era donna di molto leggiadro parlare.
Esempio: Petr. Rim. 1, 153: Dolci rime leggiadre, Che nel primiero assalto D'Amor usai, quand'io non ebbi altr'arme; ec.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 233: Che quella voce infin al ciel gradita, Suona in parole sì leggiadre e care, Che pensar nol poria chi non l'ha udita.
Esempio: Bocc. Decam. 5, 230: Voglio che.... infra questi termini si ragioni, cioè di chi con alcuno leggiadro motto tentato si riscotesse.
Definiz: § X. Riferito a persona, vale Cortese, Gentile, Benigno, Benevolo, o simile; riferito anche a sentimenti, affetti dell'animo, maniere, e simili. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 169: Così cresca 'l bel lauro in fresca riva; E chi 'l piantò, pensier leggiadri ed alti Nella dolce ombra al suon delle acque scriva.
Esempio: E Petr. Rim. 206: Ancor che solo i cor leggiadri invesca.
Esempio: Ar. Orl. fur. 1, 53: Non mai con tanto gaudio o stupor tanto Levò gli occhi al figliuolo alcuna madre,... Con quanto gaudio il Saracin, con quanto Stupor l'alta presenza e le leggiadre Maniere, e vero angelico sembiante Improviso apparir si vide inante.
Esempio: Bern. Orl. 7, 62: Altri m'han detto poi che sei signore Leggiadro, largo, gentile e modtesto, E che sei pien d'ardire e di valore.
Esempio: Varch. Stor. 1, 205: Messer Baldassarre Castiglione.... era.... e nelle lettere e nell'armi, e in tutte le lodevoli qualità che a leggiadro uomo e gentile s'appartengono, più tosto singolare che raro.
Esempio: Salvin. Disc. 3, XXI: Ed a ciò fare, con alcune basse immagini e similitudini, e con minute e spesse interrogazioncelle, per dolce modo e leggiadro ei s'acconciava.
Definiz: § XI. Pur detto di persona, vale altresì Galante, Che sta su gli amori, o simile. –
Esempio: Dant. Rim. 202: Non moverieno il piede Per donneare a guisa di leggiadro (qui in forza di Sost.).
Esempio: Passav. Specch.Penit. 99: Non sia (il confessore) ebriaco, nè tavernieri, non giucatore.... non leggiadro, non feminacciolo, ec.
Esempio: Bocc. Decam. 6, 164: Avvenne che un giovane de' leggiadri, veggendo un giorno questa Peronella, e piacendogli molto, s'innamorò di lei.
Definiz: § XII. Si usò per Vano, Leggiero, o simile. –
Esempio: Fr. Guitt. Rim. 2, 104: E se' leggiadra ed altizzosa e strana.
Esempio: Avvertim. Maritagg. 15: E quella [è bene ammaestrata] che non à volontade d'usare con femina leggiadra, ond'ella potesse apprendere male esempro.
Esempio: Libr. Prov. 56: Potrebbe avvenire ch'i' doventerei sì leggiadro, che direi: or chi è Domenedio?
Definiz: § XIII. Si usò poeticam. per Esultante, Gaio, Giulivo, e simili; pur detto di persona, o di sue appartenenze. –
Esempio: Dant. Rim. 81: Amor.... Mi pose in vita sì dolce e soave, Ch'io mi sentia dir dietro assai fïate: Deh! per qual dignitate Così leggiadro questi lo cor ave?
Definiz: § XIV. Vale anche Agile, Snello, Destro, del corpo, o simile. –
Esempio: Poliz. Rim. G. 343: E va leggiadra e presta E costumata; E spesso ne va alzata Per sin quasi al ginocchio.
Esempio: Castigl. Corteg. V. 82: E se poi si ritroverà armeggiare nei spettacoli publici, giostrando, torneando, o giocando a canne, o facendo qualsivoglia altro esercizio della persona..., procurerà esser nell'arme non meno attilato e leggiadro, che sicuro.
Esempio: Ar. Orl. fur. 13, 37: Con quell' agevolezza che si vede Gittar la canna lo Spagnuol leggiadro, Orlando il grave desco da sè scaglia.
Definiz: § XV. E figuratam., detto d'ingegno, vale Pronto, Vivo, Elegante. –
Esempio: Salvin. Disc. 1, 210: Parlo con uomini.... nella squisitezza del giudizio eccellenti, ingegni acuti, inventivi, leggiadri.
Definiz: § XVI. E usato in forza di Sost. Ciò che è leggiadro, grazioso, e simili.–
Esempio: Segn. P. Demetr. 71: Il leggiadro si descrive con ornamenta e belle parole, le quali particolarmente partoriscon la leggiadria.
Esempio: Don. Music. Scen. 138: Con applauso anco del volgo ignorante, il quale non sa discernere il leggiadro e grazioso dal molle ed effeminato.
Esempio: Leopard. Poes. 109: Io gli studj leggiadri Talor lasciando e le sudate carte.... Porgea gli orecchi al suon della tua voce.
Esempio: Giord. Op. 2, 537: Carolina..., fanciulla ornata d'ogni leggiadro studio, di modestia e bontà eccellente ec.
Definiz: § XVII. In forza d'Avverb., vale In modo leggiadro, Leggiadramente. –
Esempio: Salvin. Inn. Omer. 576: Ben suona.... Ed acconcio, e leggiadro, e dotto canta.