Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
DOTTA.
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DOTTA.
Definiz: Sost. femm. Lo stesso che Otta, cioè Ora, e in più largo significato Tempo: ma oggi non usasi che nella maniera familiare Rimetter le dotte, che propriamente vale Riacquistare il tempo perduto, facendo quello che per ozio o trascuraggine si è lasciato di fare.
Da otta, premessavi la d intensiva. ‒
Esempio: Med. L. Canz. ball. 7: Noi rimetteren le dotte Un'altra volta.
Esempio: Valorian. L. Cap. 359: Ma vi so dir che da un tempo in qua I' ò voluto rimetter le dotte Di portare i calzon.
Esempio: Allor. A. Cap. 411: Ma gli stanno poi 'l giorno con tant'agio Ch'e' rimetton le dotte.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 510: Rimettere le dotte, cioè il tempo perso.
Esempio: Fag. Comm. 6, 329: Il cielo sta a vedere, e lascia fare un pezzo, ma poi rimette le dotte.
Definiz: § Rimetter le dotte, dicesi figuratam., anche per Scontare quello che uno ha fatto, sostenendo il suo contrario; ed altresì Pagare il fio di colpa commessa. ‒
Esempio: Pulc. L. Morg. 21, 105: Ma de' ladron che rimisson le dotte Lo ringraziavan per la sua bontate.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 382: Quand'io era bella giovane, Ero servita e corteggiata, e davomi Spasso e bel tempo, e ora ho a rimettere Le dotte.