Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
STRANO.
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STRANO.
Definiz: Add. Non congiunto di parentela, nè d'amistade. Lat. alienus, alienigenus, extraneus. Gr. ἀλλόφυλος.
Esempio: Bocc. nov. 23. 8. A voi sta bene di così fatte cose, non che gli amici, ma gli strani ripigliare.
Esempio: E Bocc. nov. 27. 9. Uno strano avean pianto, e seppellito in luogo di lui.
Esempio: E Bocc. nov. 94. 13. Viene uno strano, e mosso a compassion dello 'nfermo, e' se 'l reca a casa, e con gran sollecitudine, e con ispesa il torna nella prima sanità.
Esempio: Tes. Br. 5. 8. Ciò non avviene per crudeltà di natura, ma per giudicamento di dirittura, che non ha per suo figliuolo, anzi come uno strano.
Esempio: Cron. Morell. 258. Baratta l'amore, e carità del padre verso il figliuolo, che è infinita, a quella degli strani, o parenti, o amici. Istrani gli chiamo, perchè dove giuoca pecunia, o alcuno bene proprio, nè parente, nè amico si trova, che voglia meglio a te, che a se, diposta la buona coscienza da parte.
Esempio: Franc. Barb. 40. 15. Della parente osserva, Che se la trovi nella terra tua, Ed è pur sola, o dua; Sed ella è bella, fa come di strana.
Definiz: §. I. Per Forestiero, Straniero. Lat. alienigena, peregrinus, exoticus, extraneus. Gr. ἀλλόφυλος, ξένος, ἀλλοδαπής, ἐξωτικός.
Esempio: Bocc. nov. 99. 48. La barba grande, e lo strano abito ec. gliele toglievano (la conoscenza)
Esempio: E Bocc. lett. Pin. Ross. 272. Assai nostri cittadini son già di troppa più splendida fama stati appo le nazioni strane, che appo noi.
Esempio: Tes. Br. 1. 27. Nabuccodonosor fu Re, e non a diritto, che egli non era di schiatta regale, anzi fu un uomo strano sconosciuto, che nacque d'adulterio celatamente.
Esempio: Dant. Inf. 22. E con cose nostrali, e con istrane.
Definiz: §. II. Per similit. vale Nuovo, Inusitato, Stravagante. Lat. novus, inusitatus, insolitus. Gr. νεός.
Esempio: Dant. Inf. 13. Fanno lamenti in su gli alberi strani.
Esempio: E Dan. Inf. 31. Acciocche 'l fatto men ti paia strano.
Esempio: Petr. son. 201. Me empiè d'invidia l'atto dolce, e strano.
Esempio: Bocc. nov. 89. 8. Ed è nuova, e strana cosa a pensare, che per tutto questo io non posso trovare uom, che ben mi voglia.
Esempio: E Bocc. nov. 96. 14. M'è sì nuovo, e sì strano, che voi per amore amiate, che quasi un miracol mi pare.
Esempio: Vit. Plut. Il Re tre dì innanzi aveva veduto un segno strano.
Esempio: Nov. ant. 33. 1. Il cavaliere fu turbato, e cominciò a fare strano sembiante, ed ingrossò contro all'amico suo.
Esempio: Bern. Orl. 1. 26. 25. E fece un certo viso storto, e strano, Quando disteso trovossi in sul piano.
Esempio: Malm. 2. 21. Ostico gli pareva, e molto strano.
Esempio: Malm. 3. 1. Se gli son rotte l'uova nel paniere, Considerate, se gli pare strano.
Esempio: Dav. Acc. 144. Io vi confesso, che 'l mio (ingegno) è schizzinoso, fantastico, e molto strano.
Definiz: §. III. Per Ruvido, Di maniere scortesi, Che usa stranezza. Lat. durus, rudis. Gr. σκληρός.
Esempio: Galat. 18. Alcuni altri sono sì bizzarri, e ritrosi, e strani, che niuna cosa a lor modo si può fare.
Esempio: E Galat. altrove: Non si vuol essere nè rustico, nè strano, ma piacevole, e domestico.
Definiz: §. IV. Per Alieno, Allontanato, Lontano. Lat. alienus. Gr. ἀλλότριος.
Esempio: Bocc. nov. 75. 2. E assai altre cose tutte strane da ordinato, e costumato uomo.
Esempio: Lab. 70. Con aperto viso di ciò con meco ragiona, come se sempre stato fossi stato di lei strano.
Esempio: M. V. 4. 69. Essendo strana da quelle virtù, e dalla provvisione di quel reggimento.
Esempio: E M. V. 6. 40. Avvedendosi alquanto il comune di Siena, che l'essere strano dal comune di Firenze li poteva tornare a pericoloso danno ec.
Definiz: §. V. Strano, l'usiamo ancora per Pallido, e Macilente, e Quasi trasfigurato. Lat. macie deformis, squalidus. Gr. ὠχρός, χλωρός.
Esempio: Alam. Gir. 6. 28. Ella avev'anni più, che la Cumana, Grinza, torta, riarsa, nera, e strana.