Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 3° Ed. .
STRANO.
Apri Voce completa

pag.1633


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
STRANO.
Definiz: Nome, non congiunto di parentela, ne d'amistade. Lat. alienus, alienigena, extraneus.
Esempio: Bocc. Nov. 94. 13. Viene uno strano, e mosso a compassion dello 'nfermo, se 'l reca a casa.
Esempio: E Bocc. Nov. 27. 9. Uno strano avean pianto, e seppellito in luogo di lui.
Esempio: E Bocc. Nov. 23. 8. Perchè a voi sta bene di così fatte cose, non che gli amici, ma gli strani ripigliare.
Esempio: Tes. Br. 5. 8. E ciò non avviene per crudeltà di natura, ma per giudicamento di dirittura che non ha per suo figliuolo, anzi com'uno strano.
Esempio: Cron. Mor. E baratta l'amore, e carità del Padre verso il figliuolo, che è infinita, a quella delli strani, o parenti, o amici. Strani gli chiamo, perchè dove giudica pecunia, o alcuno bene proprio, ne parente, ne amico si trova, che voglia meglio a te, che a se, diposta la buona coscienza da parte.
Esempio: Franc. Barb. Della parente osserva, Che se la trovi nella terra tua, Ed è pur sola, o dura, Sed ella è bella fa come di strana.
Definiz: §. Strano: Forestiero, straniero. Lat. alienigena, peregrinus, exoticus, extraneus.
Esempio: Bocc. Nov. 99. 48. La barba grande, e lo strano abito.
Esempio: E Bocc. Letter. Assai nostri cittadini son già di troppa più splendida fama stati, appo le nazioni strane, che appo noi.
Esempio: Tes. Br. 1. 27. Ma egli avvenne cosa, che Nabucdonosor fu Re, e non a diritto, che egli non era di schiatta regale, anzi fu un'huomo strano, e sconosciuto, che nacque d'adulterio.
Esempio: Dant. Inf. 22. E con cose nostrali, e con istrane.
Definiz: §. Strano: Per simil. Nuovo, inusitato, stravagante. Lat. novus, inusitatus, insolitus.
Esempio: Dan. Inf. 31. Acciocchè 'l fatto non ti paia strano.
Esempio: E Dan. Inf. Cant. 13. Fanno lamenti in su gli alberi strani.
Esempio: Petr. Son. 102. M'empiè d'invidia l'atto dolce, e strano.
Esempio: Boc. Nov. 89. 8. Ed é nuova, e strana cosa a pensare, che per tutto questo, ec.
Esempio: E Bocc. Nov. 96. 14. M'è si nuovo, e sì strano, che voi per amore amiate, che, ec.
Esempio: Vit. Plut. Il Re tre dì innanzi, aveva veduto un segno strano.
Esempio: Nov. Antic. 33. 1. Cominciò a fare strano sembiante, e ingrossò contro all'amico suo [cioè cruccioso, brusco, arcigno. Latin. saevus, asper, torvus]
Esempio: Boccac. Novell. 75. 2. E assai altre cose tutte strane da ordinato, e costumato huomo [cioè disdicevoli. Lat. alienus, abhorrens, dedecens]
Esempio: Bern. Orl. 1. 26. 25. E fece un certo viso storto, e strano.
Definiz: §. Strano: Ruvido, di maniere scortesi, che usa stranezza. Lat. durus, rudis.
Esempio: Galat. Non si vuol'essere ne rustico, ne strano, ma piacevole, e domestico.
Definiz: §. Strano: Alieno, allontanato. Latin. alienus.
Esempio: M. V. 4. 66. Essendo strana da quelle virtù, e dalla provvision di quel reggimento.
Esempio: E M. V. 6. 40. Avvedendosi il Comun di Siena, che l'essere strano dal Comun di Firenze, gli poteva tornare a pericoloso danno.
Esempio: Laber. num. 70. Con aperto viso di ciò con meco ragiona, come se sempre stato fossi di lei strano.
Definiz: §. Strano: l'usiamo ancora per Pallido, e macilente, e quasi trasfigurato. Lat. macie deformis, squalidus.
Esempio: Alam. Gir. 6. 28. Ella avev'anni più che la Cumana, Grinza, torta, riarsa, nera, e strana.