Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 4° Ed. .
FONDO
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FONDO.
Definiz: Sust. Profondità, La parte inferiore di checchessia. Lat. fundus, profundum, imum. Gr. πυθμήν, βάθος.
Esempio: Bocc. nov. 32. 23. Il fondo vi era grande, ed egli sapeva ben notare, sicchè male alcun non si fece.
Esempio: E Bocc. nov. 81. 16. Trovata aperta la sepoltura di Scannadío, nè dentro vedendovisi, perciocchè nel fondo l'aveva Alessandro voltato ec.
Esempio: E Bocc. g. 6. f. 10. Questo laghetto ec. chiarissimo il suo fondo mostrava.
Esempio: Dant. Inf. 4. Tanto che per ficcar lo viso al fondo, I' non vi discernea veruna cosa.
Esempio: E Dan. Inf. 9. In questo fondo della trista conca Discende mai alcun dal primo grado?
Esempio: Petr. son. 160. Oblío nell'alma piove D'ogni altro dolce, e Lete al fondo bibo.
Esempio: E Petr. 240. Che del più chiaro fondo di Sorga esca.
Esempio: M. V. 9. 97. Nella sua propria camera in un fondo, che v'era, lo 'ncarcerarono.
Esempio: Boez. Varch. 1. 5. Iniquitate in alto regna, E giustizia nel fondo afflitta giace.
Esempio: E Boez. Varch. appresso: In questo largo, e pieno Di fortuna crudel mar tempestoso, N'andiam fuor di riposo, Senza toccar mai fondo, o veder sponde.
Esempio: E Boez. Varch. 3. 8. Anzi del mare i più riposti fondi Sanno le genti.
Definiz: §. I. Fondo per metaf.
Esempio: M. V. 2. 41. Della qual cosa fu molto allegro, e confortato nel fondo della sua fortuna da questa prosperità (cioè: nel colmo d'ogni sua miseria.)
Definiz: §. II. Fondo per Centro.
Esempio: Petr. son. 130. Nel fondo del mio cuor gli occhi tuoi porgi.
Definiz: §. III. Fondo per Beni stabili, Capitali. Lat. fundus. Gr. χωρίον, ἀγρός.
Esempio: Borgh. Tosc. 335. Significando, come io credo, una piena possessione con questa voce ritenuta da noi, come di sicurissima, e saldissima ragione nelle cose stabili assegnate in dote, chiamandole fondo dotale.
Definiz: §. IV. Fondo de' calzoni, delle brache, e simili vestimenti, o altri arnesi; si dice Quella parte, che alla forcatura dell'uomo corrisponde.
Esempio: Bocc. nov. 75. 4. Un paio di brache, ec. che il fondo loro infino a mezza gamba gli aggiugnea.
Definiz: §. V. Fondo de' diamanti, si dice La loro profondità, o grossezza.
Esempio: Sagg. nat. esp. 232. Quando i diamanti hanno fondo, avvegnachè smussati, e spianati in sulla ruota, attraggono molto bravamente, dove le tavole, che non han fondo, quali sogliono essere i finimenti delle collane, non vogliono tirare.
Definiz: §. VI. Mettere in fondo, vale Affondare, Mandare in perdizione, in rovina, in esterminio, in estrema calamità, e miseria.
Esempio: Bocc. g. 4. p. 5. Essi potrebbono in guisa esser multiplicati, che con ogni piccola lor fatica mi metterebbono in fondo.
Esempio: M. V. 4. 54. Pensando di questo rimanere esaltati, e grandi, e aver messo in fondo il comun di Firenze.
Definiz: §. VII. Essere, o simili in fondo; vale Essere, ec. in rovina.
Esempio: Franc. Sacch. rim. Veduto ha quasi ogni nimico in fondo.
Definiz: §. VIII. Andare al fondo, per metaf. vale Rovinarsi.
Esempio: Franc. Sacch. rim. 66. Canzon, egli è predicar nel diserto A chi per seguir Marte è ito a fondo.
Esempio: E Franc. Sacch. nov. 152. Oh sventurati ordini della cavallería, quanto siete andati al fondo!
Definiz: §. IX. Cavar di fondo; vale Cavar d'intrigo, o di calamità.
Esempio: Cecch. Dissim. 2. 2. Fidati di lui, che egli è persona da cavarti d'ogni fondo.
Definiz: §. X. Dar fondo, si dice del Fermarsi le navi sull'ancora. Lat. anchorâ fundare naves, Virg. anchoram iacere. Gr. χαλᾶν ἄγκυραν.
Esempio: Buon. Fier. 1. 4. 6. E così navigando ognor per persi Detter poi fondo in questo asciutto porto.
Esempio: E Buon. Fier. 2. 4. 7. Ecco il porto, oh dì giocondo! Date fondo, Date fondo, e sbarchiam quì.
Definiz: §. XI. Dar fondo alla roba; vale Dissiparla, Consumarla, Mandarla male, Finirla. Lat. prodigere, dissipare, dilapidare. Gr. κατασωματεύειν.
Esempio: Cecch. Dot. 1. 1. Il buon proponimento mio fu rotto Da quel ribaldo, il quale oltre l'avere A poco a poco alla spezzata dato Fondo e a masserizie, e a cose mobili ec.
Esempio: Tac. Dav. stor. 1. 241. Dato fondo al suo avere (Licinio) venne in istato pericoloso.
Esempio: E Tac. Dav. stor. 244. Avendo dissipato il loro, e quel d'altri, e dato fondo a stabili, e mobili.
Esempio: Red. Ditir. 32. Ma se chieggio Di Lappeggio La bevanda porporina, Si dia fondo alla cantina.
Definiz: §. XII. Toccare il fondo, o Andare al fondo, o Pescare al fondo di checchessia; vale metaforicam. Toccare il fondamento d'una cosa, Saperla bene, Chiarirsi in tutto, e per tutto, Scoprirne la pretta verità. Lat. scopum attingere, rem acu tangere. Gr. σκοποῦ τυγχάνειν.
Esempio: Dant. Purg. 18. Color, che ragionando andaro a fondo, S'accorser d'esta innata libertate.
Esempio: Dav. Oraz. Cos. 1. 134. Magistrato ec. da coloro, che de' governi civili trattando andaro al fondo, posto fra' necessarj.
Esempio: Libr. son. 51. Sicchè tu di', ch'i' ho già tocco il fondo.
Esempio: Ant. Alam. son. 27. E per mostrarti ben, ch'a fondo io pesco ec.
Esempio: Salv. Spin. 2. 2. Non credo, ch'e' peschi tanto a fondo, che basti.
Definiz: §. XIII. Andare a fondo, vale lo stesso, che Affondare, Sommergersi. Lat. mergi, demergi. Gr. καταβαπτίζεσθαι.
Esempio: Cr. 9. 86. 5. L'uova piene ec. vanno a fondo, e le sceme nuotano a galla.
Esempio: Bern. Orl. 2. 14. 7. Al fondo se n'andò con esso addosso.
Definiz: §. XIV. Non aver nè fin, nè fondo; vale Essere immenso, non compreso da termine alcuno.
Esempio: Fr. Giord. Pred. S. Ma Cristo non l'ebbe a misura, ma senza misura, che non ha nè fin, nè fondo.
Esempio: Bern. rim. 63. Questo piacer non ha nè fin, nè fondo.
Definiz: §. XV. In quel fondo, posto avverbialm. vale Alla fin delle fini, Finalmente. Lat. tandem.
Esempio: Malm. 2. 73. La sua caponería gli butta in faccia, E quel, ch'ei ne cavò po' poi in quel fondo.
Esempio: E Malm. 9. 51. Tal musica finì po' poi in quel fondo.