Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 1° Ed. .
FONDO
Apri Voce completa

pag.356


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
» FONDO
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 4 ° Ed.
FONDO.
Definiz: Sust. profondità, la parte inferior delle cose concave. Lat. fundus.
Esempio: Bocc. g. 4. n. 2. Il fondo v'era grande, ed egli sapeva ben notare.
Esempio: E Bocc. g. 6. f. 10. Questo laghetto, ec. chiarissimo il suo fondo mostrava.
Esempio: E Bocc. nov. 81. 16. Trovata aperta la sepoltura di Scannadio, ne dentro vedendovisi, perciocchè nel fondo l'aveva Alessandro voltato.
Esempio: E Bocc. n. 65. 4. Un paio di brache, ec. che il fondo loro, infino a mezzagamba gli aggiugnea.
Esempio: Fr. Giord. S. Ma Cristo non l'ebbe a misura, ma senza misura, che non ha ne fin, ne fondo [cioè termine]
Esempio: Dan. Inf. c. 4. Tanto, che per ficcar lo viso al fondo.
Esempio: E Dan. Inf. can. 9. In questo fondo della trista conca.
Esempio: Petr. Son. 241. Che del più chiaro fondo di Sorga esca.
Esempio: E Petr. Son. 161. D'ogni altro dolce: e Lete al fondo bibo.
Definiz: ¶ Per metaf.
Esempio: M. V. 2. 41. Della qual cosa fu molto allegro, e confortato, nel fondo della sua fortuna, da questa prosperità [cioè nell'estremo d'ogni sua miseria]
Definiz: ¶ Per luogo concavo.
Esempio: M. V. 9. 97. E nella sua propria camera, in un fondo, che v'era, lo 'ncarcerarono.
Definiz: ¶ Per centro.
Esempio: Petr. Son. 131. Nel fondo del mio cuor gli occhi tuoi porgi.
Definiz: Mettere in fondo. Lat. perdere, pessundare.
Esempio: Bocc. g. 4. p. 5. Con ogni piccola lor fatica, mi metterebbono in fondo.
Esempio: M. V. 4. 52. Pensando di questo rimanere esaltati, e grandi, e aver messo in fondo il Comun di Firenze [cioè in rovina, in esterminio, in estrema calamità, e miseria]
Definiz: Dar fondo, si dice de' navílj, quando si ferman su l'áncora. Virg. disse. Anchora fundabat naves.
Definiz: Dar fondo alla roba, vale dissiparla, e consumarla. Lat. prodigere, dissipare.