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1) Dizion. 3° Ed. .
DANNARE
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DANNARE.
Definiz: Condennare. Lat. damnare, condemnare.
Esempio: Boc. Nov. 18. 13. A perpetuo esilio lui, e i suo' discendenti dannarono.
Esempio: Dant. Parad. 7. Dannando se, dannò tutta sua prole.
Definiz: §. Dannare: Biasimare, incaricare. Lat. criminari, vituperare.
Esempio: Boc. Nov. 41. 2. Li quali molti, senza saper, che si dicano, dannano, e vituperano a gran torto.
Esempio: Boc. Nov. 27. Essi dannano l'usura, e i malvagi guadagni.
Esempio: Sen. Ben. Varch. 6. 37. Non è dunque dubbio nessuno, che costoro, a' quali chiunque ha a giovare loro morendo nuoce vivendo, non desiderino più de' becchini quello, che è dannato in loro soli.
Definiz: §. Dannare: Cancellare, e fregare; ed è proprio di Conti, e partite. Lat. delere.
Esempio: Boc. Nov. 71. 8. Li dugento fiorini, ec. io gli recai qui di presente alla donna tua, e sì gliele diedi, e perciò dannerai la mia ragione.
Esempio: Nov. Ant. 24. 2. Messere, io errava; e volle dannare il soprappiù. Allora il Saladino parlò: Non dannare; scrivi quattromila.
Definiz: §. Dannare a serpicella: Quando la scrittura era per errore, si dannava con frego torto, onde così si diceva. Vedi Indice Nov. Ant.
Definiz: §. Dannare, neutr. pass. dicesi dell'Andare all'Inferno a penare perpetuamente.