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1) Dizion. 5° Ed. .
GRECO.
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GRECO.
Definiz: Add. Proprio dei Greci, Appartenente ai Greci, Conforme alla maniera dei Greci; ed è spesso aggiunto di lingua, letteratura, e simili.
Dal lat. graecus. –
Esempio: Giannott. Dial. 30: Catone Censorino cittadino romano imparò lettere grece nel LXXX anno della sua età.
Esempio: Adr. G. B. Lett. 17: Fu egli (il pittore Eupompo) di tanta autorità appresso i Greci, che, dividendosi prima la pittura in due maniere, l'una chiamata asiatica, l'altra greca, egli partendo la greca in due, di tutte ne fece tre, asiatica, sicionia ed attica.
Esempio: Parin. Poes. 84: E chi giammai, Fuor che il genio di Francia, osato avrebbe Su i menomi lavori i grechi ornati Recar felicemente?
Definiz: § I. Si usò anche come aggiunto di Quella rozza maniera di dipingere, scolpire e fabbricare, che incominciò in Italia dopo Costantino, e durò fino al risorgimento delle arti del disegno; che oggi comunemente dicesi Bizantino. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 1, 211: Il di fuori [del tempio di san Giovanni in Pisa] è pieno di colonne, d'intagli e di storie, e nel fregio della porta di mezzo è un Gesù Cristo, con dodici Apostoli, di mezzo rilievo di maniera greca.
Esempio: E Vasar. Vit. Pitt. 1, 258: Avendo essi in gran parte levata via nel lavorare i marmi e nel fabbricare quella vecchia maniera greca, goffa e sproporzionata; ed avendo avuto ancora migliore intenzione nelle storie e dato alle figure migliore attitudine.
Definiz: § II. Aggiunto di una sorta di vino greco, vale Fatto con uva di vitigni venuti primieramente di Grecia. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 130: Adagiato il destrier, la mensa venne Di varj cibi, e di vin corso e greco.
Esempio: Firenz. Pros. 2, 212: Emo, piglia quel tazzone, e lavalo molto bene, e da' a questo nostro novello parasito un tazzon di vin greco del miglior che sia in cantina.
Esempio: Cellin. Vit. 78: Ei subito, piangendo, corse per una caraffina di bonissimo vin greco.
Esempio: Borgh. V. Disc. 1, 55: E questo con quello che segue appresso.... ci ha spesso imbastarditi i migliori autori, e come questi vini albani co' veri greci di Somma da avari mescitori mescolati, ci hanno corrotto il puro e sincero sapore del buono antico secolo.
Esempio: Tass. Dial. 1, 356: I vini, che nel regno di Napoli greci son chiamati, i quali per aventura sortirono questo nome, perchè le viti di Grecia furono portate, sono bianchi o dorati più tosto di colore.
Definiz: § III. E detto dell'uva greca stessa con la quale si fa il vin greco. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 144: Sono altre spezie d'uve bianche;... e queste sono moscadelle, e lugliatiche,... e la greca e la vernaccia, che avvegnachè appo noi vin buono facciano, fannone molto poco.
Esempio: Trinc. Agric. 108: L'uva chiamata trebbiano di Spagna, o sia uva greca bianca, è di qualità bellissima, comincia a maturare la seconda settimana dal mese d'agosto, ne fa infinitamete moltissima ogni anno, di pigne grosse, serrate, di granella tonde, grosse, e di guscio gentile, e maturata perfettamente, perde il bianco e diventa di un colore, che partecipa del giallo chiaro; fa i capi passabilmente grossi, coloriti di scuro chiaro, con gli occhi spessi, grossi e rilevati. Fa i pampani di mediocre grandezza grossi, molto vellutati, e rabescati gentilmente colle punte rotonde, di gambo e di costole grosse, colorite di scuro chiaro.
Definiz: § IV. Aggiunto di vento greco, vale Che spira o soffia dalla parte di Grecia, fra levante e tramontana; Grecale. –
Esempio: Sassett. Lett. 196: Subito che egli scuoprono l'isole della Madera e delle Canarie, trovano il vento greco; il quale, per esser sempre gelato, è da costoro addimandato brisa.
Esempio: E Sassett. Lett. 212: Fummo fino a quivi accompagnati da venti grechi che escono dall'isola della Madera e dalle Canarie.
Definiz: § V. Greco, in forza di Sost., vale Lingua greca. –
Esempio: Dant. Conv. 88: E questa è la ragione per che Omero non si mutò di greco in latino, come l'altre scritture che avemo da loro: e questa è la ragione per che i versi del Psaltero sono sanza dolcezza di musica e d'armonia; chè essi furono trasmutati d'ebreo in greco e di greco in latino, e nella prima trasmutazione tutta quella dolcezza venne meno.
Esempio: Fr. Guid. Fior. Ital. 279: Questa [Sibilla Eritrea] fece un libro che si chiama in greco vasilegrafe.... lo quale libro santo Eugenio re di Cicilia recò di greco in latino.
Esempio: Pazz. Rim. burl. 343: Perché in fatti quel che non ha greco, Può essere malagevol buon Toscano; Perchè in vero ogni bel dir toscano, Se non in tutto, in parte vien dal greco.... Ma ogni Greco sarà buon Toscano, Se i concetti e lo stil che trae dal greco, Saprà ridurre e parlare in toscano.
Esempio: Bern. Rim. Burl. V. 118: Dice le cose che non par suo fatto: Sa greco, sa ebraico; ma io So che lo conoscete, e sono un matto.
Esempio: Varch. Lez. Verb. 1, 54: Onde come niuno non può sapere perfettamente latino, il quale non sappia greco, così niuno può toscanamente intendere il quale latinamente prima non intenda.
Esempio: Fag. Pros. 85: Esopo in una delle sue moralissime favole dal greco in latino tradotte.... introduce un cane servo.
Esempio: Lanz. Sagg. Ling. etrusc. 1, 30: Ove si veggono chiarissimi segni di ellenismo e di latinità,... le ricerche più accurate deon farsi nel latino e nel greco.
Esempio: Giobert. Introd. 1, 19: Io ho conosciuto valentissimi grecisti, che dopo un'applicazione indefessa di due lustri e più, dicevano di non sapere il greco, e andavano a rilento e tremavano, quando si trattava di decidere qualche punto oscuro e difficile di ellenica filologia.
Definiz: § VI. Si usò anche per Grecista. –
Esempio: Vasar. Vit. Pitt$. 9, 156: Essendo stato [fra Iocondo] non pur filosofo e teologo eccellente, ma bonissimo greco; il che in quei tempi era cosa rara, ec.
Esempio: Dav. Scism. 365: Fra Riginaldo.... gran maestro in divinità, greco ed ebraico raro in que' tempi (il testo lat. ha: Theologus insignis, graecarumque et haebraicarum literarum, quod illis temporibus paucorum erat, peritissimus).
Definiz: § VII. E per Vento greco, Vento che spira fra tramontava e levante. –
Esempio: Dat. L. Sfer. 3, 3: Zeffiro è quel che noi diciam Ponente, E Coro, Maestrale ed Aquilone Tramontana si chiama; è poi seguente Borea detto Greco.
Esempio: Bern. Orl. 35, 12: Era signor del mar Maestro allora, Ma Greco a poco a poco si rinforza.
Esempio: E Bern. Orl. 56, 42: Il Levante mutossi in Tramontana, E fe' con Greco una mala mistura A chi di Creti vuol ire in Siciglia.
Esempio: Anguill. Ovid. Metam. 9, 193: Drizza a greco il cammin col vento all'orza.
Esempio: E Anguill. Ovid. Metam. 195: Ma intanto un greco spaventoso e tetro Ingrossa il mare e move al legno guerra.
Esempio: Dant. E. Astrolab. 72: Li quattro altri [venti] secondarj sono nel mezzo di dette quarte alli 45 gr. de' quali Maestro e Greco mettono in mezzo Tramontana, e Libeccio e Scirocco sono collaterali di Ostro.
Esempio: E Rad. Lat. Comment. 20: Si noteranno li principj de i venti, dalla banda destra li venti destri, cioè Ostro, Libeccio, Ponente e Maestro, e dalla sinistra li venti sinistri, cioè Tramontana, Greco, Levante e Scirocco.
Esempio: Cresc. B. Naut. Medit. 157: Venendo dalla Grecia, fu dato al suo contrario (del libeccio) nome di greco.
Esempio: Barl. D. Ghiacc. 70: Così da vero il fanno col mare di Settentrione i tre venti, che muovono da quel polo; tramontana, maestro e greco.
Esempio: Galian. B. Vitr. 39: A destra e a sinistra di greco, greco ter. s. tram. e greco ter. s. levante.
Definiz: § VIII. Figuratam., per Quella parte dell'orizzonte, donde spira il vento greco, la quale è fra tramontana e levante. –
Esempio: Marc. Pol. Mil. 141: Presso a questa città, a quindici miglia è il mare Oceano, ed è tra greco e levante.
Esempio: Vill. M. 202: Si mosse uno sformato fuoco nell'aria, il quale corse per gherbino inverso greco.
Esempio: Lastr. Agric. 5, 104: Fra greco e tramontana poi [il Vicariato di Barga] termina nell'Appennino.
Definiz: § IX. E per Vin greco. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 92: Essendo stati i ragionamenti lunghi ed il caldo grande, ella fece venir greco e confetti, e fe' dar bere ad Andreuccio.
Esempio: E Com. Dant. M. 2, 33: Nè è penna che stanca non fosse volendo i trebbiani, i grechi, le ribole, le malvagie, le vernacce e mille altre maniere di vini preziosi descrivere.
Esempio: Macingh. Strozz. Lett. 603: Ho 'vuto lo 'nventario d'una balla di panni, e lino e greco, che mandi per la via di Pisa.
Esempio: Bern. Rim. burl. V. 72: I'ho un vin che fa vergogna al greco.
Esempio: Firenz. Comm. 1, 395: Bisognerebbe legarlo a' piedi d'una botte di trebbiano, di greco, o di malvagia.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 420: Noi abbiamo Trovato che il greco e malvagia Ci piacciono, e pappiàn per sette poveri, E beviamo per dodici ammalati.
Esempio: Sassett. Lett. 26: Quelli che vendono il greco, che l'acconciono con mille sciagurataggini.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 26: Della malvagia e greco, quando non la fogliate a voi mi sarà gratissimo; ma non la togliete a voi.
Esempio: Tass. Lett. 1, 34: De' vini non so che mi dica, perchè i chiarelli, i grechi e le lacrime sono troppo famosi.
Esempio: Soder. Anim. domest. 257 t.: Farà ancora lor bene e gioverà loro spruzzargli (i bachi da seta), con la bocca stretta, greco o malvagia, sparsa sottile come rugiada.
Definiz: § X. E pel Vitigno che produce l'uva greca, ed altresì L'uva stessa dalla quale si cava il vino greco, detta anche Trebbiano di Spagna. –
Esempio: Soder. Coltiv. 14: In questi [luoghi ventosi] fa bene il greco e 'l trebbiano in vigne.
Esempio: E Soder. Coltiv. 47: In Terra di Lavoro, alle viti, che fanno il greco su per gli arbori, si spuntano attorno attorno le cime di essi senz'altro, potando ogni cinque anni.
Esempio: E Soder. Coltiv. 118: Il greco ancora è molto profittevole nel render vino.
Definiz: § XI. E pel Luogo o Bottega, dove si vendeva vino greco, e altri vini prelibati; Grecaiuolo. –
Esempio: Leopard. G. Cap. piac. 68: Non c'eran questi grechi maladetti, Nè questi casinacci o scannatoi, Dove rovinan tanti garzonetti.
Esempio: E Leopard. G. Cap. piac. 76: La mattina al greco andiamo, E se 'l dente non unghiamo, Non Sappiam di quivi uscire.
Esempio: Buonarr. Fier. 2, 4, 3: Le spose Son tutte alla moderna, E vanno colla nuora, Non dico alla taverna, Perchè non s'usa ancora: al greco sì.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 417: Luogo dove si va a bere il vino detto greco ed altri vini preziosi..., i venditori de' quali si domandano grecaiuoli: e l'andare a tali luoghi si dice andare al grecaiuolo, ovvero al greco.
Definiz: § XII. Greca, in forza di Sost., vale Sorta di abito che sopra il vestito portano le donne, aperto dinanzi, con maniche corte, e con ricamo sugli orli.
Definiz: § XIII. E vale pure Sorta di ornato, sia in disegno o pittura, sia in rilievo, consistente in una striscia la quale corre, scende e risale, in giro in giro, formando angoli retti; e per estensione chiamasi così anche un Nastro o Frangia fatti a questa foggia, e che servono di guarnizione a tende, parati, e simili.
Definiz: § XIV. Greco levante, nome di vento, è lo stesso che Grecolevante, come oggi più comunemente si scrive. –
Esempio: Bocc. Com. Dant. 2, 6: Sospignendo i venti orientali, cioè greco levante e scilocco il mare di Grecia verso il Fare, e per quello verso il mare Tirreno, ed il fiotto mettendosi, avvenire quel medesimo, che dinanzi è detto.
Esempio: Ar. Orl. fur. 18, 137: Quindi a un greco levante spiegò ogn'ala, Volando da man destra a Cipro intorno.
Definiz: § XV. Calende greche.
V. Calende, § II e III.
Definiz: § XVI. Croce greca. –
V. Croce, § XIX.
Definiz: § XVII. Fieno greco. –
V. Fiengreco.
Definiz: § XVIII. Fuoco greco. –
V. Fuoco, § XXIV.
Definiz: § XIX. Noce greca. –
V. Noce.
Definiz: § XX. Pece greca. –
V. Pece.
Definiz: § XXI. Greco, in forza di Avverb., vale In lingua greca, Alla maniera greca. –
Esempio: Bart. C. Archit. Albert. 160: Egli (Vitruvio) non aveva scritto molto ornatamente. Conciosia che egli parlava di maniera che a' Latini pareva che e' parlasse greco, ed a' Greci pareva che egli parlasse latino; ma la cosa stessa nel dimostrarcisi fa testimonanza che egli non parlò nè latino nè greco.
Definiz: § XXII. Alla greca, posto avverbialm., vale Alla maniera greca, Secondo l'uso dei Greci. –
Esempio: Dav. Tac. P. 1, 6: Io per me ci aggiugnerei gli accenti alla greca, per aiuto della pronunzia a chi legge.