Lessicografia della Crusca in rete

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MORA
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MORA.
Definiz: Sost. femm. Cumulo, Massa, di sassi, Macía; ma oggi non è comune. –
Esempio: Dant. Purg. 3: L'ossa del corpo mio sarieno ancora In co' del ponte presso a Benevento, Sotto la guardia della grave mora.
Esempio: Vill. G. 193: A piè del ponte di Benivento fu soppellito; e sopra la sua fossa per ciascuno dell'oste gittato una pietra; onde si fece una grande mora di sassi.
Esempio: Vill. M. 172: Tante gliene gittarono addosso (delle pietre)..., che ben a due braccia s'alzò la mora delle pietre sopra il corpo morto del loro senatore.
Esempio: Dav. Tac. 1, 283: Fatta la testuggine, disfecero quelle more (il lat. ha: rudes et informes saxorum compages).
Esempio: Not. Malm. 2, 697: Murelle chiamansi anco morelle..., dal toscano antico mora, che è lo stesso che il latino moles, e propriamente si dice di pietre.
Definiz: § I. In alcuni luoghi usasi in senso particolare per Mole di sassi rozzamente murata, e fatta lungo i fiumi per riparo. –
Esempio: Murat. Dissert. Antich. ital. 2, 283: Mora coll'O aperto. Massa di sassi o muro, opposto a i torrenti, perchè gonfi non danneggino i campi. Dal latino moles, mutato in mora, pretende il Menagio venuta questa voce. A me sembra più verisimile che sia discesa dal latino mora, figuratamente usata per Impedimento ed Ostacolo.
Esempio: Targ. Viagg. 10, 321: I signori Pontremolesi hanno in questo secolo introdotto l'uso di incassare i fiumi con muraglie di pietre e calcina, che chiamano more e moli.
Esempio: E Targ. Viagg. appr.: Alcuni dovendo fabbricare dette more in siti ove non si trovano scogli,... le hanno fatte fare di figura cubica, e non in muro continuato, ec.
Definiz: § II. Per similit., si usò a denotare Massa di frasconi. –
Esempio: Deput. Decam. 7: È in uso ancora de' nostri lavoratori, che una massa di frasconi chiamano mora.