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Dizion. 5° Ed. .
MORA
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pag.519
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MORA. Definiz: | Sost. femm. Indugio, Dilazione, nel far checchessia; ma in questo senso non è dell'uso comune. |
Dal lat. mora. – Esempio: | Canig. Ristor. 85: Ah! umiliati a Dio, e a lui adora, E agli altri signor china la testa, E al pover gli orecchi sanza mora. | Esempio: | Car. Eneid. 136: Che 'l crudo verno, il tempestoso mare, Il piovoso Orione, i venti, il cielo, Le sconquassate navi in ciò ne danno Mille scuse di mora e di ritegno. | Esempio: | E Car. Eneid. 552: Or qual più, Turno, Farai tu mora, o sotterfugio o schermo? | Esempio: | Bons. Lez. II, 2, 109: La terza cagione è la mora, cioè l'indugio e il badamento, che fa il sole sopra il zenitte, o quivi vicino. | Esempio: | Marchett. Lucrez. 210: In così fatta Guisa da tutti i corpi il corpo esala, E per l'aere si sparge in ogni parte, Nè mora o requie in esalando alcuna Gli è concesso giammai. |
Definiz: | § I. Parlandosi di ritmo musicale o di versi, trovasi per La durata d'un intervallo, d'una pausa. – | Esempio: | Varch. Ercol. 349: Il ritmo, ovvero numero, è la proporzione del tempo d'un movimento al tempo d'un altro movimento, cioè di quella mora, o spazio, o indugio, o bada, che interviene tra un movimento e l'altro; perchè non si potendo fare alcun movimento in instante seguita, che ciascuno movimento abbia il suo tempo. |
Definiz: | § II. È comunemente usato come Term. di Giurisprudenza, e vale, in genere, Indugio a sodisfare un obbligo oltre il termine convenuto nel contratto. – | Esempio: | Legg. Band. C. 2, 379: Tal pagamento debba fare in pena della sua mora e tardità, e acciocchè il fisco e camera ducale non sopporti la pena della negligenzia e pigrizia di tali creditori. | Esempio: | De Luc. Dott. volg. 5, 1, 58: Benchè il compratore abbia giusta causa, o scusa, di non avere pagato il prezzo;... o perchè se gli fosse fatta inibizione, o sequestro, o che in altra maniera fosse scusabile dalla mora; tuttavia sarà tenuto ec. | Esempio: | Casareg. Camb. 114: Passiamo ora a vedere a carico di chi va la decozione o fallimento dell'accettante, quando vi è qualche negligenza, o mora, per parte di chi deve presentare e farsi accettare la lettera di cambio, e di farsela poi pagare ec. |
Definiz: | § III. In significato più particolare, vale Quella condizione giuridica del debitore che non ha pagato entro il termine convenuto, e che perciò è incorso nella pena stipulata. E usasi più comunemente nella locuzione Costituire in mora. – |
Esempio: | De Luc. Dott. volg. 5, 1, 12: Il privilegio de' pupilli, e delle chiese, e di persone simili, resta operativo circa la mora, la quale è uno delli requisiti necessarj dell'interesse; cioè che senza l'interpellazione, o altro requisito necessario per la mora vera, che si dice regolare, entra per operazione di legge quella mora che si dice irregolare, ec. | Esempio: | Casareg. Camb. 115: Il giorno, o termine espressamente prefisso dalle parti, costituisce in mora colui che dentro quel termine doveva adempire alla sua obbligazione. |
Definiz: | § IV. Onde Cadere in mora, Essere, in mora, dicesi di chi si trova in tale condizione giuridica. – | Esempio: | Lipp. Malm. 6, 88: Sempre de jure pria si cita L'altra parte a dedur la sua ragione: Poi s'ella è in mora, viensi a un'inibita; E non giovando, alla comminazione, Che in pena caschi ec. | Esempio: | Not. Malm. 2, 517: Essere in mora, o Cadere in mora, vuol dire Essere incorso nella pena patteggiata nel contratto celebrato fra le parti, per avere indugiato a sodisfare all'obbligazione convenuta fra quelle. | Esempio: | Casareg. Camb. 124: L'accettante essendo per l'accettazione già in mora di pagare, i protesti in riguardo a lui sono inutili per far correre contro di lui gl'interessi. |
Definiz: | § V. E per estensione, detto di chi s'indugii a ciò ch'è tenuto. – | Esempio: | Rep. Fir. Diec. Bal. 8, 15: Siamo certissimi che V. E., mentre che arà aspettato tale risposta, non arà perduto punto di tempo, anzi arà fatta ogni opportuna preparazione per levarsi, per non essere in mora. |
Definiz: | § VI. Purgar la mora, pure nel linguaggio dei Giuristi, dicesi del debitore cui è stato concesso un nuovo termine al pagamento; e Purgazione della mora, La concessione di cotesta proroga o dilazione. – | Esempio: | De Luc. Dott. volg. 1, 256: E anco che si debba ammettere la purgazione della mora, quando non concorrano prove che tal mancamento sia stato doloso. | Esempio: | Not. Malm. 2, 517: Si dice poi Purgar la mora, quando la legge concede al delinquente qualch'altro tempo (che sogliono essere due mesi) a poter pagare, dopo la notificazione da farsi dal creditore. | Esempio: | Legg. Band. C. 29, 178: Resteranno (i frutti arretrati) immediatamente, e senza alcuna purgazione di mora, o restituzione in integrum contro il lasso del tempo,... irrevocabilmente incamerati a benefizio del Monte. |
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