Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 2° Ed. .
ARCA
Apri Voce completa

pag.70


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
» ARCA
Dizion. 4 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
ARCA.
Definiz: Propriamente cassa, commessa a doghe incastrate l'una nell'altra. Lat. arca.
Esempio: Bocc. n. 40. 11. Io vidi questa sera al tardi, dirimpetto alla bottega di questo legnaiuolo nostro vicino, un'arca.
Esempio: Com. Dan. Inf. c. 19. Ben lo sae, chi si fae conceder le decime della Chiesa per empierne le proprie arche.
Definiz: ARCA, si dice anche a quella, che fece Noè.
Esempio: G. V. 11. 2. 10. Disse Dio a Noè, fa l'arca, ch'io vo' mandare il diluvio.
Definiz: ¶ E quella del testamento vecchio.
Esempio: Dan. Purg. c. 10. Era intagliato lì, nel marmo stesso, Lo carro, e i buoi, tirando l'arca santa.
Esempio: E Dan. Pur. c. 32. L'Aguglia vidi scender giù nell'arca del carro. [cioè nel cássero]
Definiz: ¶ Per li depositi, che si fanno nelle Chiese, per mettervi dentro i morti. Lat. sepulchrum, monumentum.
Esempio: Bocc. n. 15. 33. E furono all'arca, la quale era di marmo.
Esempio: G. V. 8. 3. 1. E levaronsene tutti i monumenti, e sepulture, e arche di marmo.
Esempio: Dan. Inf. c. 9. Che seppellite dentro da quell'arche.
Definiz: ¶ Chiamansi anche ARCHE certe pietre, che si mettono nel fondo de' pozzi, a mantenimento dell'acqua.
Definiz: ¶ Da ARCA, in proprio significato, viene il proverbio, che dice All'arca aperta il giusto vi pecca, che è quasi quanto quell'altro. La comodità fa l'huom ladro. Lat. occasio homines in delictum trahit.