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1) Dizion. 4° Ed. .
GUERCIO
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GUERCIO.
Definiz: Add. Che ha gli occhi torti. Lat. strabo. Gr. στραβός.
Esempio: Bocc. nov. 74. 9. Ell'aveva ec. i denti mal composti , e grandi, e sentiva del guercio.
Esempio: Cron. Vell. 20. La Cecca fu bella giovane, sentì del guercio.
Esempio: Com. Inf. 7. Come il guercio, per difetto, ch'è nell'occhio, non guata diritto, così costoro per l'avarizia, ch'è vizio dell'anima, non guatarono diritto.
Definiz: §. I. Per similit.
Esempio: G. V. 10. 144. 2. Ma la guercia, e disleale sempre invidia de' cittadini di Firenze (quì Lat. obliqua invidia , Virg.)
Esempio: Dant. Inf. 7. Ed egli a me: tutti quanti fur guerci Sì della mente in la vita primaia, Che con misura nullo spendio ferci.
Definiz: §. II. In proverb. disse il
Esempio: Pulci nel Morg. 21. 138. Non fu mai guercio di malizia netto (ed è detto proverbiale come quell'altro: Niun segnato da Dio fu mai buono. Lat. Lumine laesus, Rem magnam praestas, Zoile, si bonus es, Marzial.)
Definiz: §. III. Per Maniera particolare si dice, E' mi dice guercio; E' t'è detto guercio, e vale Io ho la fortuna contro, E' t'è succeduto male. Lat. mihi fortuna non arridet.