1)
Dizion. 2° Ed. .
MALE
Apri Voce completa
pag.490
Vedi le altre Edizioni del Vocabolario |
|
|
|
MALE
Definiz: | sust. nome generico. Contrario al buono, e al bene. Lat. malum. |
Esempio: | S. Agost. C. D. Il male non è veruna natura, ma il perdimento del bene si
chiama male. |
Esempio: | Bocc. n. 19. 3. Conoscendo, che gran male ne potea nascere [cioè scandalo, e
rovina] |
Esempio: | E Bocc.novel. 38. 2. Dellaqual presunzione già grandissimi
mali sono avvenuti, e alcun ben non se ne vide giammai. |
Esempio: | E Bocc. n. 27. 34. La qual cosa, acciocchè venga in onor di
voi, e in male di chi meritato l'ha. |
Esempio: | Lab. n. 334. E ricordar ti dei avanti, e quali, e come enormi mali, per malizia
operati, egli abbia, con l'onde del fonte della sua vera pietà, lavati [cioè sceleratezze, e misfatti]
|
Esempio: | E Bocc.nov. 98. 37. Questo è adunque il gran male, il gran
peccato, il gran fallo adoperato da Gisippo. |
Esempio: | Petr. Son. 205. O del mio mal partecipe, e presago [cioè danno, disgrazia]
Lat. malum, infortunium. gr. κακόν. Flos. 40.
|
Esempio: | Amm. Ant. Molle è il colpo dello appensato male. |
Esempio: | Petr. canz. 9. 1. Ov'ella obblia La noia, e 'l mal della passata via [cioè
passione, pena, tormento] |
Esempio: | E Petr. Son. 48. Mirando gli atti, per mio mal, si adorni.
|
Esempio: | Dan. Par. 3. Huomini poi a mal più, ch'a bene usi [cioè à sceleratezze, a
impietà] |
Esempio: | E Dan. Inf. c. 1. Acciocchè io fugga questo male, e peggio
[cioè danno, e pericolo] |
Definiz: | ¶ Per infermità corporale. Lat. morbus. κακόν dissono anche i Greci. Flos.
42. |
Esempio: | Bocc. nov. 83. 6. Cuoprimi bene, che io mi sento un gran male. |
Esempio: | Passav. 347. Chi gli porta addosso non avrà mal di fianco, o mal maestro.
|
Esempio: | Com. Inf. c. 6. Che nelle loro carni dalli tre modi piovono, si come per mal di
fianco, di gotte. |
Esempio: | Vit. Plut. Ed incontanente venne una infermità nell'oste di mal di ventre.
|
Esempio: | Bocc. n. 38. 4. Molte volte ne gli disse male, e nel gastigò [cioè ingiuria
e villania] |
Definiz: | ¶ Diciamo in proverbio. Ogni mal fresco agevolmente si sana, e vale, ch'e' bisogna contastrare a'
princípj. Lat. omne malum nascens, facile opprimitur. Flos.
219. |
Definiz: | E quell'altro. Al mal fagli male. gr. ἀπολέαειας
ἀπολέσειας
κακὸν κακῶς. malum male perdas. Flos. 163. |
Definiz: | ¶ E Sempre non istà il mal dove e' si posa, risposta di chi gli è rimproverato i suoi danni, volendo
inferire, che gli stati talor si mutan dal male al bene. Lat. Nunc pluit, atque claro nunc
Iupiter aethere lucet. |
Definiz: | ¶ E Maluzzo dim. Leggiere, e piccol male. |
Esempio: | Ber. rim. Ogni maluzzo furfante, e mendico, è allor peste. |
|