Lessicografia della Crusca in rete

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MALE
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MALE.
Definiz: Avverbio. Contrario all'avverbio BENE. Val malamente. Lat. malè.
Esempio: Petr. Son. 53. Mal chi contrasta, e mal chi si nasconde.
Esempio: Bocc. nov. 19. 36. Domandando perdonanza, la quale ella, quantunque egli mal degno ne fosse, benignamente gli diede [cioè poco degno]
Esempio: E Bocc. nov. 69. 14. Mal prenderei vendetta d'un Re, che mi facesse dispetto, se d'uno sparvier non avessi ardir di pigliarla.
Esempio: E Bocc. g. 4. p. 8. Padre mio, voi siete oggimai vecchio, e potete mal durar fatica [cioè difficilmente]
Esempio: Petr. Son. 233. Che mal per noi quella beltà si vide.
Esempio: E Petr.Son. 66. Che mal si segue ciò ch'a gli occhi aggrada [con danno]
Esempio: E Petr. canz. 1. 7. Ch'agli animosi fatti mal s'accorda [cioè poco]
Esempio: Dan. Par. 4. Questo principio male inteso torse [cioè a rovescio]
Esempio: M. V. 3. 106. Essendo i libri, e le ragioni mal guidate, per li notai, che non li sapeano correggere [cioè negligentemente]
Definiz: E Avere a male, cioè malamente sopportare. Lat. aegreferre.
Esempio: Bocc. n. 33. 3. E noi pur siamo (non l'abbiano gli huomini a male) più dilicate, che essi non sono.
Definiz: Esser male d'alcuno. Lat. alicui odio esse.
Esempio: Bocc. n. 94. 4. Perchè mal della donna era, quasi disperatosene, podestà chiamato di Modona, v'andò [cioè non era in sua grazia]
Esempio: G. V. 9. 79. 3. Il Re Ruberto, prima che fosse Cardinale, era male di lui.
Esempio: E G. V. lib. 8. 72. 4. Non volle acconsentire all'appello, ec. e tornossi in Borgogna, male del Re di Francia [cioè in disgrazia del Re, o adirato col Re]