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Dizion. 3° Ed. .
CELLA
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CELLA.
Definiz: | Propriamente stanza terrena, dove si tiene per lo più il vino. Lat. cella vinaria,
apotheca. |
Esempio: | Cr. 4. 34. 1. La cella del vino a Settentrione la dobbiamo avere
opposita. |
Esempio: | ECr. cap. 45. 1. Ma meglio si provvede, che 'l vino non
inforzi, se si tenga in cella fredda. |
Esempio: | Nov. Ant. 97. 2. Ed ella farà vista di scendere nella cella per altro, e voi, ec.
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Esempio: | Agn. Pand. Quelle, che ivi s'adoperano tutte l'ore, come della volta, cella, e
dalla dispensa. |
Definiz: | §. Cella: dicono alle lor Camere i Frati, e le Monache. Latin. cella. |
Esempio: | Boc. Nov. 4. 4. E seco nella sua cella ne la menò. |
Esempio: | Lib. Simil. Disse la Monaca, ec. lasciatemi ritornare alla mia cella a togliere
certe mie cosette. |
Definiz: | §. Cella: per Qualunque camera l'usò il |
Esempio: | Petr. Canz. 34. 4. Sol chiuso in fosca cella Dal dì, che la mammella, ec.
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Definiz: | §. Cella: per Quello, che oggi noi diremmo Cappella, quasi Sacello. Lat.
sacellum. |
Esempio: | Valer. Mass. P. S. Il qual collegio negava una cella potere esser sacrificata a
due Dij. |
Definiz: | §. E per figurat. |
Esempio: | Petr. Canz. 6. 8. Qual cella è di memoria, in cui s'accoglia, Quanta vede virtù,
quanta beltade? |
Definiz: | §. E per simil. Celle anche a que' Buchi de' fiali delle pecchie. |
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