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MAROSO
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MAROSO.
Definiz: Sost. masc. Grossa ondata del mare in tempesta; e talvolta anche semplicemente Fiotto della marea.
Da mare. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 64 t.: E di ciò dottano li savi, perchè el mare oceano fa cotali marosi, e mandali fuore, e poi li ritrae tra dì e notte do' volte senza finare.
Esempio: Colonn. Guid. N. 531: Ma pure io scampai solo (dal naufragio), il quale fui levato da' marosi a galla come morto, e gittato in terra; e colla schiuma che getta il mare quando frange in terra, pervenni io a lito.
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 1, 89: Dall'altra parte vedendo grandi marosi, e avendo gran tempestade, credendosi tutti morire, ricorsero ad Ilarione.
Esempio: Val. Mass. volg. V. 105: Conciofossecosa che, navigando per lo mare di Soria, votasse la sentina della nave, l'onda il gittòe della nave fuori, ed un altro maroso, per contraria parte ripercotendolo, il rigittòe nella nave.
Esempio: Serdon. Stor. Genov. volg. 294: Erano di più disvantaggiati dalle due difficoltà che dicemmo, del maggior numero de' nimici, e de' marosi e del vento contrario.
Esempio: Pindem. Odiss. 1, 148: Quindi, s'io trar men voglio, un gran maroso Sovra di sè può tormi, e in dura pietra Cacciarmi.
Definiz: § In locuz. figur., e figuratam. –
Esempio: S. Greg. Omel. 2, 70: Adunque li discepoli, perchè ancora erano nei marosi della vita mortale, s'affaticavano in mare.
Esempio: S. Ag. Solil. 134: Infino a quando, misero me, mi volterò io ne' marosi della mia mortalità?
Esempio: E S. Ag. Solil. 136: Infelici noi e miseri, li quali per li marosi di questo grande mare e tempestose voragini meniamo la nave.
Esempio: Vill. G. 685: Or non è questa terra, quasi una gran nave, portante uomini tempestanti, pericolanti, soggiacenti a tanti marosi, a tante tempeste?
Esempio: Segn. A. Oraz. I, 5, 125: In questi marosi calamita non c'è, che il sentiero n'additi; vela non si trova, che ne sospinga al porto; remo non s'adopera, che resister ne possa alla forza; timone non si usa, che ne prometta lo scampo.